LA GUIDA PRATICA

Smart working sicuro: regole e controlli per il nuovo paradigma aziendale

L’esigenza della continuità operativa del business aziendale in tempi di pandemia impone il ricorso alle modalità di protezione dei dati e l’introduzione di controlli di sicurezza informatica per uno smart working sicuro. Ecco i consigli per le aziende

Pubblicato il 22 Giu 2021

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor

Smart working sicuro le regole

L’esigenza di realizzare le condizioni per lo smart working sicuro è una delle priorità per tutte le aziende. La pandemia e il conseguente blocco in lockdown hanno obbligato al ricorso del “remote working”, poi evoluto in “smart working”, ma inizialmente non garantito in tutte le features di sicurezza informatica necessarie a contrastare un’agguerrita serie di attaccanti che infatti, ne hanno approfittato con numerosi attacchi, spesso riusciti.

Tuttavia, l’esigenza della continuità operativa del business aziendale impone il ricorso alle modalità di protezione dei dati e l’introduzione di controlli di sicurezza informatica per uno smart working sicuro.

Si rende anche necessario per le imprese, il ricorso a workplace digitali intrinsecamente sicuri o equipaggiati di features di sicurezza che possano rappresentare un guardiano invisibile ma efficace, sollevando il dipendente da attività specifiche di security, ma responsabilizzandone i comportamenti.

Smart working: da misura preventiva del contagio a nuovo paradigma

L’emergenza Covid-19 che è stata affrontata su scala mondiale ha offerto l’opportunità a molti lavoratori e imprenditori di cambiare le abitudini lavorative e di scoprire che non solo è possibile lavorare da remoto in modo efficace (remote working), ma che è ulteriormente possibile immaginare un modo diverso di organizzare il lavoro per il futuro.

Un futuro in cui lo smart working potrà rappresentare un’opportunità per tutti: la garanzia di work-life balance e di una maggiore flessibilità per i dipendenti e un significativo risparmio per le imprese rispetto alla vecchia concezione del luogo di lavoro, delle postazioni di lavoro e degli spazi aziendali.

Per tutti, invece, si apre l’opportunità per un importante cambio culturale legato alla trasformazione digitale del lavoro, in termini di flessibilità di luogo e orario di lavoro e per un approccio basato non più sull’orario ma sull’identificazione di obiettivi specifici, misurabili, realistici e definiti in un determinato periodo di tempo.

Anche gli strumenti digitali e operativi come già succedeva in azienda fra diverse sedi di lavoro e branch della stessa company, dovrebbero essere scelti per adeguarsi e anzi supportare totalmente qualsiasi esigenza lavorativa che la forza lavoro debba affrontare da remoto per una abilitazione alla collaborazione, alla condivisione di documenti, al repository documentale sempre disponibile e accessibile, alle comunicazioni via mail e in video, con riunioni a distanza e alla gestione di gruppi di lavoro e stanze virtuali in cui i vari team possano organizzarsi e ritrovarsi.

Allo stesso tempo gli strumenti on line e digitali dovrebbero garantire la sicurezza per tutte queste attività lavorative.

Le conseguenze dello smart working “improvvisato”

Il ricorso allo smart working in modalità “frettolosa” con abilitazioni e attivazioni di servizi in piena emergenza pandemica, ha portato diversi disagi alle aziende, culminati con una estensione della superficie di attacco in favore degli attaccanti e una condizione di maggiore vulnerabilità dei singoli dipendenti collegati da casa con mezzi propri.

Le conseguenze sono state piuttosto rovinose. Secondo un rapporto recentemente pubblicato da Europol, il report IOCTA (Internet Organized Crime Threat Assessment), il crescente numero di persone che ha adottato lo smart working attraverso la propria rete internet locale, spesso non adeguatamente protetta, ha aumentato esponenzialmente per gli hacker le opportunità di perpetrare un attacco informatico per sottrarre dati personali sensibili e/o dati aziendali oppure per tentare un accesso persistente nei sistemi aziendali e sfruttare movimenti laterali ed escalation dei privilegi per ulteriori frodi e crimini digitali.

Il report IOCTA ha evidenziato anche un significativo aumento dell’attività del Dark Web e la proliferazione di campagne di phishing su larga scala e a tema Covid o a tema “vaccini”, per favorire un’ampia diffusione di malware dei generi più vari.

Infine, un altro tipo di attività criminale online che sembra continuare a svilupparsi con il COVID-19 è quello del ransomware, ovvero quel tipo di malware che opera per rendere non accessibili i file presenti su un computer, attraverso la loro crittografia e/o il mancato accesso all’utente e propone una richiesta di riscatto, generalmente in Bitcoin o altre criptovalute.

Recentemente la pratica evoluta del ransomware a doppia estorsione, aggiunge anche l’esfiltrazione dati e la minaccia di divulgarli come aumento della pressione verso la vittima se quest’ultima si rifiuta di pagare il riscatto.

L’importanza della sicurezza nello smart working

Considerando le molteplici minacce e il rischio concreto di esserne vittima è evidente come le aziende che hanno potuto risparmiare per le sedi di lavoro, debbano razionalizzare i loro investimenti includendo strumenti, ovvero workplace digitali e tool che possano garantire la sicurezza delle informazioni aziendali all’interno di un environment sicuro e predisposto alla protezione dei dati sia quando si tratti di dati fermi (noti come dati “at rest”) sia dati in movimento (noti come dati “in transit”) e in qualsiasi luogo digitale siano gestiti (cloud o on premise).

È ulteriormente necessario garantire uno approccio Zero Trust, con un paradigma di sicurezza informatica incentrato sulla protezione delle risorse e la premessa che la fiducia non viene mai concessa implicitamente ma deve essere continuamente valutata nel perimetro «fluido» aziendale.

Lo Zero Trust si realizza intervenendo sulle risorse aziendali e sulla sicurezza dei dati mediante controlli sulle identità, le credenziali, la gestione degli accessi, le operazioni, gli endpoint, e l’infrastruttura di interconnessione.

Alcuni dei suoi obiettivi principali riguardano: la limitazione delle risorse a coloro che hanno la necessità di accedere concedendo solo privilegi minimi; l’abilitazione dell’autenticazione a doppio fattore per prevenire il furto di credenziali; la tenuta sotto controllo di tutti gli asset e delle policy di sicurezza; il controllo di tutti gli accessi, dagli endpoint alle applicazioni aziendali.

Quali che siano gli strumenti aziendali prescelti per realizzare un workplace operativamente abilitante e uno smart working sicuro è consigliabile conoscere bene le features di security offerte dalle suite software. Giorgio Prino commerciale di Pragma Progetti suggerisce l’adozione di Microsoft365 Business Premium perché: “offre funzionalità di protezione dalle minacce, protezione dei dati e gestione dei dispositivi per evitare minacce online e accessi non autorizzati, oltre a proteggere e gestire i dati aziendali su telefoni, tablet e computer. In particolare” spiega “il prodotto è dotato delle features di protezione: Advanced Threat Protection (ATP), Windows Defender che operano contro malware, ransomware, virus e spyware. E la feature di Message Encryption che combina funzionalità di crittografia e diritti di accesso per garantire che solo i destinatari previsti possano visualizzare il contenuto dei messaggi”.

Un’altra caratteristica spesso sottovalutata nella scelta di soluzioni abilitanti è la facilità di configurazione e l’usabilità degli strumenti prescelti.

Questo tema è particolarmente sentito nelle PMI o nelle imprese che non hanno un gruppo IT interno, o in cui il ricorso all’outsourcing è prassi.

In effetti, il rischio è che non conoscendo le prassi di sicurezza, o in assenza di policy aziendali il personale preposto alla prima installazione e alla configurazione non sappia come procedere per impostare una policy piuttosto che un’altra fra quelle eventualmente proposte dal tool. In questi casi la presenza di wizard di configurazione e il supporto di un processo guidato possono aiutare a conseguire il task.

In questo senso Giorgio Prino chiarisce come “i wizard siano eseguiti solitamente dagli amministratori dei servizi sollevando gli utenti dal compiere particolari operazioni nell’applicazione delle varie policy. Queste ultime sono applicate mediante un deploy che non rappresenta particolari impatti operativi per gli utenti. L’esempio è quello del Data Loss Prevention (DLP). La prevenzione della perdita di dati (DLP) è un importante elemento dei sistemi di messaggistica aziendale a causa del vasto uso di posta elettronica per importanti comunicazioni aziendali che includono anche dati sensibili. Per poter applicare requisiti di conformità nella gestione della posta elettronica per quel tipo di dato sensibile senza ostacolare la produttività dei lavoratori, si devono applicare le funzionalità di prevenzione della perdita di dati”.

Per le aziende che scelgono servizi di outsourcing affidandosi a consulenti esterni il consiglio è quello di verificare sempre all’inizio della collaborazione sia le competenze, sia le certificazioni ma anche di concordare livelli di servizio per interventi che possano avviare e mantenere nel tempo la caratteristica di uno smart working sicuro, (supporto dell’utenza, impostazioni e configurazioni, risoluzione problemi).

“In questi casi” conclude Giorgio Prino “prima di implementare le varie policy di sicurezza conviene effettuare un’analisi della realtà aziendale in cui ci si trova e pianificare correttamente il processo, per capire quali feature possono essere applicate e la tipologia di impatto che possono provocare una volta messe in produzione”.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Pragma Progetti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2