sicurezza informatica

La Defense in Depth: una guida pratica per ridurre il rischio complessivo in azienda



Indirizzo copiato

Adottare un approccio basato sulla Defense in Depth o “difesa in profondità” significa garantire che, anche in caso di compromissione di uno dei livelli di sicurezza aziendale, i successivi possano continuare a proteggere i sistemi, le informazioni e le infrastrutture. Ecco come implementarla

Pubblicato il 23 gen 2025

Sandro Sana

Head of Cybersecurity | CISSP | CEH | ECIH | CTI Expert



Defense in Depth cos'è e come implementarla

La Defense in Depth (“difesa in profondità”) è un principio cardine della sicurezza informatica, ispirato a strategie militari storiche che prevedevano la costruzione di più livelli di difesa per proteggere un obiettivo strategico.

In ambito informatico, questo approccio mira a garantire che anche in caso di compromissione di uno dei livelli, i successivi possano continuare a proteggere i sistemi, le informazioni e le infrastrutture.

La Defense in Depth è una strategia particolarmente efficace in un contesto in cui le minacce informatiche sono sempre più sofisticate, gli attaccanti hanno accesso a risorse avanzate e gli attacchi possono avvenire su più vettori contemporaneamente.

In questo approfondimento esploreremo i principi fondamentali di questa strategia, il suo scopo, i casi d’uso e la sua implementazione pratica, con un focus sulle indicazioni fornite dalla norma ISA/IEC 62443.

Cos’è la Defense in Depth

La Defense in Depth è una strategia di sicurezza multilivello che combina controlli tecnici, fisici e amministrativi per proteggere i sistemi IT e OT (Operational Technology). Ogni livello di difesa è progettato per compensare le potenziali lacune degli altri, creando un sistema di sicurezza resiliente.

Questo approccio riconosce che nessuna singola misura di sicurezza è infallibile; pertanto, più livelli di protezione offrono una maggiore probabilità di mitigare i rischi.

Un esempio pratico può essere una rete aziendale: anche se un firewall perimetrale fallisce nel bloccare un attacco, i sistemi di rilevamento delle intrusioni, la segmentazione della rete e i controlli di accesso possono impedire agli attaccanti di raggiungere i loro obiettivi.

Nella pratica, prevenire accessi non autorizzati significa adottare strumenti come firewall, VPN e sistemi di autenticazione avanzata. Questi controlli limitano l’ingresso ai soli utenti autorizzati, riducendo il rischio di intrusioni esterne.

Il rilevamento delle minacce è cruciale per identificare tempestivamente attività sospette, tramite sistemi di rilevamento intrusioni (IDS), piattaforme di monitoraggio SIEM e analisi in tempo reale.

Contenere gli attacchi significa segmentare la rete, isolando le risorse critiche per impedire il movimento laterale degli attaccanti.

La protezione dei dati si ottiene attraverso la crittografia, che garantisce la riservatezza delle informazioni, e un’efficace gestione dei backup.

Infine, una strategia di risposta e ripristino ben definita consente di mitigare i danni e ripristinare rapidamente le operazioni.

A cosa serve la Defense in Depth

L’obiettivo principale della Defense in Depth è ridurre il rischio complessivo per un’organizzazione mitigando le vulnerabilità e aumentando la resilienza agli attacchi.

In un mondo in cui le minacce possono provenire sia dall’interno che dall’esterno di un’organizzazione, la difesa in profondità offre numerosi vantaggi.

Innanzitutto, è possibile limitare la superficie di attacco. Ogni livello di protezione contribuisce a ridurre il numero di punti vulnerabili, migliorando la sicurezza complessiva. Ad esempio, controlli perimetrali e segmentazione della rete limitano l’accesso alle risorse critiche, rendendo più difficile per un attaccante raggiungere il suo obiettivo.

La strategia è particolarmente efficace contro gli attacchi avanzati. Minacce come gli Advanced Persistent Threat (APT) sono progettate per aggirare i controlli di sicurezza tradizionali. Tuttavia, una difesa multilivello è in grado di assorbire e mitigare questi attacchi, grazie alla diversificazione delle misure di protezione.

Un altro vantaggio cruciale è la capacità di rilevare tempestivamente le minacce. Anche se un attaccante riesce a superare un livello di difesa, strumenti come IDS e SIEM possono identificarne la presenza, consentendo una risposta rapida.

Inoltre, la Defense in Depth supporta la conformità normativa. Standard come ISO/IEC 27001 e NIST CSF richiedono l’adozione di controlli multilivello, garantendo che l’organizzazione sia in linea con le best practice di settore.

Questo è particolarmente rilevante per settori regolamentati come il finanziario e l’energetico.

Quando adottare la Defense in Depth

La Defense in Depth è una strategia applicabile in molteplici contesti, ma diventa essenziale in alcuni scenari specifici.

In settori critici come l’energia, i trasporti e la sanità, la continuità operativa è fondamentale. Questi settori utilizzano spesso sistemi SCADA o ICS, vulnerabili agli attacchi informatici. Una difesa in profondità garantisce protezione contro interruzioni potenzialmente disastrose.

La strategia è particolarmente utile per la protezione di dati sensibili. Aziende che gestiscono informazioni personali, proprietà intellettuale o dati finanziari devono adottare misure multilivello per proteggere queste risorse da accessi non autorizzati e perdita di dati.

L’integrazione tra IT e OT ha introdotto nuovi rischi. La convergenza tra tecnologia dell’informazione e tecnologia operativa richiede un approccio integrato alla sicurezza, che consideri sia i sistemi tradizionali che quelli industriali.

Infine, le organizzazioni soggette a regolamentazioni stringenti, come banche e assicurazioni, devono garantire una protezione avanzata per soddisfare i requisiti normativi.

Allo stesso modo, in contesti con un alto rischio di minacce interne, è essenziale adottare una difesa multilivello per mitigare i rischi legati a dipendenti e partner.

Come implementare la “difesa in profondità”

L’implementazione di una strategia di Defense in Depth richiede un approccio coordinato e dettagliato che consideri persone, processi e tecnologie.

Valutazione dei rischi

La prima fase è la valutazione dei rischi. Questo processo consente di identificare le risorse critiche, le minacce più probabili e le vulnerabilità presenti. Una volta mappati i rischi, è possibile progettare controlli specifici per mitigarli.

Segmentazione della rete

La segmentazione della rete è un elemento chiave. Separare le reti IT e OT, utilizzando VLAN o micro-segmentazione, limita il movimento laterale degli attaccanti, impedendo che una compromissione si diffonda.

Autenticazione multi-fattore (MFA)

L’autenticazione forte è indispensabile per garantire che solo gli utenti autorizzati possano accedere ai sistemi critici. L’implementazione di metodi come l’autenticazione multi-fattore riduce significativamente il rischio di accessi non autorizzati.

Continuous monitoring

Il monitoraggio continuo è essenziale per rilevare attività sospette in tempo reale. Strumenti come SIEM, EDR e NDR analizzano costantemente i dati di rete, identificando eventuali anomalie.

Security awareness

La formazione e la consapevolezza del personale rappresentano un altro pilastro della strategia. Dipendenti informati sono in grado di riconoscere tentativi di phishing e adottare comportamenti sicuri.

Vulnerability management e incident response

Infine, la gestione delle vulnerabilità e la pianificazione della risposta agli incidenti completano l’approccio. Correggere tempestivamente le vulnerabilità riduce il rischio di attacchi, mentre un piano di incident response garantisce una reazione coordinata agli eventi.

Defense in Depth: la norma ISA/IEC 62443

Un altro aspetto cruciale è l’applicazione della norma ISA/IEC 62443. Questo standard offre linee guida dettagliate per proteggere i sistemi industriali, promuovendo segmentazione, gestione degli accessi e crittografia delle comunicazioni.

La norma ISA/IEC 62443 è un riferimento fondamentale per la sicurezza dei sistemi di automazione industriale. Questo standard nasce per affrontare le crescenti minacce alla tecnologia operativa (OT) e ai sistemi di controllo industriale (ICS), che sono spesso meno protetti rispetto ai tradizionali sistemi IT.

Il cuore della norma è l’approccio sistematico alla sicurezza, che prevede la suddivisione delle reti in zone di sicurezza distinte, ciascuna con propri requisiti di protezione. Questo concetto, noto come “zonizzazione”, consente di isolare le risorse critiche e limitare il movimento laterale degli attaccanti. Ad esempio, una rete ICS può essere suddivisa in segmenti separati per il controllo dei processi, la supervisione e la manutenzione.

Un’altra caratteristica chiave della norma è la gestione rigorosa degli accessi. L’ISA/IEC 62443 stabilisce requisiti per il controllo degli accessi sia fisici che logici, garantendo che solo il personale autorizzato possa accedere ai sistemi critici. Questo include l’implementazione di tecnologie come l’autenticazione multi-fattore e l’utilizzo di account con privilegi minimi.

La protezione delle comunicazioni è un altro aspetto essenziale della norma. L’ISA/IEC 62443 richiede l’uso della crittografia per garantire la riservatezza e l’integrità dei dati in transito, oltre a meccanismi per proteggere i dati statici.

Inoltre, la norma promuove un ciclo di vita della sicurezza, che comprende la valutazione, l’implementazione e il monitoraggio continuo delle misure di protezione. Questo approccio dinamico permette alle organizzazioni di adattarsi rapidamente alle nuove minacce e di migliorare costantemente la propria postura di sicurezza.

Infine, la norma si distingue per il suo modello di maturità della sicurezza, che aiuta le organizzazioni a valutare e migliorare gradualmente i propri livelli di protezione. Questo modello è particolarmente utile per le aziende che desiderano intraprendere un percorso strutturato verso una maggiore sicurezza.

Conclusione

La Defense in Depth non è solo una strategia, ma una filosofia di sicurezza che abbraccia l’idea che la protezione totale non esista.

Invece, l’obiettivo è costruire un sistema resiliente che possa adattarsi e rispondere efficacemente a minacce in continua evoluzione.

Adottando un approccio multilivello, supportato da standard come l’ISA/IEC 62443, le organizzazioni possono migliorare significativamente la loro postura di sicurezza e garantire la continuità operativa in un mondo sempre più connesso e complesso.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4