SICUREZZA INFORMATICA

Threat intelligence: cos’è e perché è così utile

Nel campo della sicurezza la threat intelligence è sulla bocca di tutti, al punto da essere declinata troppo e male: riprendiamone i concetti di base con un’introduzione ragionata su un tema così complesso e pieno di potenzialità

Pubblicato il 10 Nov 2022

Riccardo Meggiato

Consulente in cyber security e informatica forense

cyber threat

Threat intelligence è un termine che va di moda, nel campo della cyber security, ma spesso viene declinato in contesti così diversi, e in modo così variopinto, da perderne i concetti fondanti e la sua vera utilità. Forse perché dietro la threat intelligence si cela un mercato sul quale tutti, in un modo o nell’altro, vogliono mettere un piede: da una ricerca di Markets and Markets, infatti, emerge che il mercato globale della threat intelligence è destinato a passare dai 11,6 miliardi di dollari del 2022 a ben 15,8 miliardi nel 2026, con una crescita annuale del 6,5%.

Cifre da capogiro dovute, sempre secondo lo studio, ai grandi investimenti che si fanno nel campo della ricerca e sviluppo. Un passo dovuto, per far fronte alle tante criticità nate da due tendenze in continua crescita: il passaggio allo smart working, nel post pandemia, e quello alle infrastrutture cloud. Ma cosa c’entra la threat intelligence con tutto questo? La spiegazione ci offre il modo migliore per capire meglio di cosa si tratta.

Una definizione di threat intelligence

Le definizioni sul tema si sprecano, ma c’è un fil rouge che le lega e ci offre i tratti distintivi di questo delicato settore della cyber security. Come threat intelligence si definisce la raccolta di informazioni utili a delineare le cyber minacce che colpiscono o colpiranno, con probabilità più o meno elevata, una certa organizzazione. E sulla base di queste informazioni si andrà poi a sviluppare, o migliorare, un piano di prevenzione e contrasto di queste minacce.

Da questa definizione si ricavano i pilastri del settore. Innanzitutto la threat intelligence vuole fonti di qualità. Fonti, cioè, che devono essere attendibili, aggiornate e ricche di dati. E poi, appunto, ci sono i dati. Virtù e maledizione della threat intelligence sono i dati, perché se da una parte ne rappresentano la linfa vitale, dall’altra, per essere efficaci, devono essere normalizzati e interpretati in modo corretto.

Per fare questo, nel corso del tempo sono stati sviluppati algoritmi, tecniche e tecnologie legate a doppio filo a data science e intelligenza artificiale. Da qui, ecco il costante bisogno di ricerca e le promettenti cifre economiche viste poco sopra.

Perché ci serve la threat intelligence

A questo punto, una normale PMI italiana potrebbe chiedersi perché la threat intelligence la riguardi da vicino. Non si parla di grandi aziende, che in genere hanno ben chiaro l’importanza dell’analisi dei dati e viene naturale pensare alla sua applicazione anche in ambito security.

Si parla, invece, di quelle aziende che, secondo il “Website Security Survey” di GoDaddy vengono colpite dal cybercrime in un caso su cinque.

Se convincere una grossa azienda a investire nella threat intelligence è piuttosto semplice, quindi, lo stesso non si può dire di realtà che la vedono alla stregua di un costoso optional. Compiendo due errori di valutazione. Il primo sul costo, perché una buona threat intelligence non necessariamente ha costi esorbitanti. Il secondo, più grave, è considerarla un optional.

Prevenire è meglio che curare

Partiamo proprio dall’ultima considerazione. Il fulcro del discorso è un vecchio mantra che si sposa alla perfezione con la cyber security: “prevenire è meglio che curare”. In questo settore, tuttavia, c’è una solida base di dati a dimostrarlo. Solida almeno quanto la semplice considerazione secondo la quale una visita dal dentista costa circa un terzo di curare una singola carie.

Nello studio “The Economic Value of Prevention in the Cybersecurity Lifecycle”, infatti, emerge che il costo totale derivato da un attacco di phishing tocca in media gli 832.500 dollari, di cui l’82% è imputabile a rilevamento, contenimento e ripristino.

Il 18%, invece, sarebbe il costo di tecnologie e campagne di prevenzione. Che non hanno certo la pretesa di scongiurare al 100% le possibilità di un attacco, ma le riducono notevolmente. Quanto le riducono? La threat intelligence entra in gioco proprio in questo punto specifico.

Cyber security: le migliori quattro tecnologie che funzionano contro il cyber crime

Soli contro tutti

Il concetto di base è che il cyber crime si espande in tutte le direzioni: tipologia e quantità dei target, strumenti, investimenti e tecniche. La singola azienda non può riuscire a tenere testa a uno sviluppo simile e deve per questo concentrare le proprie risorse su obiettivi specifici anche in fase di prevenzione.

È qui che entra in gioco la threat intelligence, che consente di raccogliere e contestualizzare informazioni utili a concentrare l’arsenale di cyber security verso le minacce più pericolose per uno specifico contesto aziendale.

Un concetto che ha a che fare con le tattiche militari tradizionali, tanto che in un passaggio di “L’arte della guerra” di Sun Tzu troviamo: Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia”.

Se Sun Tzu si fosse trovate nella nostra epoca non avrebbe avuto difficoltà a declinare questa considerazione nel ramo della threat intelligence digitale. Perché la threat intelligence è il modo con cui un’azienda può conoscere sé stessa e il nemico, andando a oliare i meccanismi di protezione sia a livello tattico, con gli Indicator of Compromise (IoC), che operativo, agendo su monitoraggio, vulnerability management e incident response.

Pochi ambiti, come la threat intelligence, hanno un’influenza su così tanti e diversificati aspetti della cyber security. Da qui, il tema dei costi.

Iniziare con la threat intelligence

La threat intelligence si affronta su vari livelli e per questo è molto scalabile. L’importante è partire, anche con poco, e imparare a inserirla nei processi aziendali. Si penserà in un secondo momento, semmai, a espanderla. La buona notizia è che un approccio soft con la threat intelligence (che però non significa “fare threat intelligence”) ha costi davvero ridotti.

Un ottimo punto di partenza è la piattaforma ATT&CK del MITRE. Si tratta di un un insieme di servizi che aiutano a classificare e analizzare le minacce al fine di ottenere informazioni con cui alimentare il proprio sistema di threat intelligence, e pianificare le strategie di cyber security.

Un approccio che per molte aziende e professionisti rappresenta una novità da cui, fin a oggi, si sono tenuti alla larga. E se la famosa “matrice”, vale a dire il meraviglioso schema di classificazione che è un po’ il cuore dai ATT&CK, può spaventare chi è a digiuno dell’argomento, ecco che ci sono esempi molto pratici coi quali salta subito all’occhio l’importanza della threat intelligence. Come un bel post di Mandiant, che è un rapporto sviluppato sui precetti della matrice e che si conclude con un elenco di IoC rilevati.

Threat intelligence a basso costo

Del resto, il sito di ATT&CK è pieno zeppo di utili informazioni per partire col piede giusto. E partire col piede giusto, in questo settore, significa soprattutto imparare a scegliere le fonti, raccogliere i dati giusti e classificarli come si conviene.

Perché di dati da raccogliere, poi, ce ne sono a bizzeffe e il vero problema diventa proprio saperli scremare. Ce ne rendiamo conto spolliciando con Pulsedive, una community dedicata a diffondere una threat intelligence aperta, facile e versatile. Superate le perplessità iniziali con questo approccio morbido, si è quindi pronti per consultare e scegliere tra tante altre fonti.

Col passare del tempo si comprenderà se la threat intelligence può essere gestita con un approccio abbastanza manuale, o se invece sarà il caso di affidarsi a tool e competenze più strutturate. Nel frattempo, tuttavia, si sarà capito come oggi non possiamo più fare a meno della threat intelligence.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 5