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Sanità digitale, priorità strategica: il piano UE contro i cyber attacchi



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Solo nel 2023 gli Stati membri dell’Unione europeahanno segnalato 309 incidenti nel settore sanitario. Ecco l’ambizioso piano per difendere la sanità digitale nella Ue dai cyber attacchi, al fine di proteggere i dati sensibili e migliorare la sicurezza delle infrastrutture digitali

Pubblicato il 17 gen 2025

Tommaso Diddi

Analista Hermes Bay



Sanità digitale, il piano UE contro i cyberattacchi

L’Unione europea ha annunciato un piano ambizioso per rafforzare la cyber sicurezza nel settore sanitario, con l’obiettivo di proteggere i dati sensibili e migliorare la sicurezza delle infrastrutture digitali.

L’adozione crescente di tecnologie digitali ha aumentato i rischi di attacchi informatici, esponendo il sistema sanitario a minacce sempre più complesse.

L’iniziativa dell’UE punta a tutelare i cittadini e garantire l’affidabilità dei servizi sanitari.

Un futuro sicuro per la sanità digitale

Negli ultimi anni, il settore sanitario è diventato uno dei bersagli principali per gli attacchi informatici. Solo nel 2023 gli Stati membri dell’UE hanno segnalato 309 incidenti significativi nel settore sanitario, più che in qualsiasi altro settore critico, secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea e dall’Enisa. La digitalizzazione delle infrastrutture sanitarie, l’adozione di dispositivi IoT e ‘uso di cartelle cliniche elettroniche hanno migliorato l’efficienza e l’accesso ai servizi, ma hanno anche creato nuove vulnerabilità.

Gli attacchi ransomware, in cui i dati vengono criptati e resi inaccessibili fino al pagamento di un riscatto, rappresentano una delle minacce più gravi. Questi attacchi non solo mettono a rischio informazioni sensibili, ma possono compromettere la continuità dell’assistenza sanitaria, con potenziali conseguenze dirette sulla sicurezza dei pazienti.

Sanità digitale, il piano Ue contro i cyber attacchi

Per affrontare queste sfide, la Commissione Europea ha presentato un piano articolato che si sviluppa su diverse direttrici. Una delle principali iniziative è la creazione di un centro paneuropeo di supporto alla cybersicurezza, progettato per coordinare gli sforzi degli Stati membri e fornire supporto tecnico e operativo alle strutture sanitarie.

Questo centro lavorerà in stretta collaborazione con l’Enisa, l’agenzia europea per la cybersicurezza, che giocherà un ruolo centrale fornendo linee guida e supporto tecnico specifico per il settore.

Entro il 2026 verrà attivato un sistema di allerta capace di segnalare in tempo reale le minacce informatiche, riducendo significativamente i tempi di reazione delle strutture sanitarie. L’obiettivo è ridurre i tempi di reazione delle strutture sanitarie, consentendo loro di intervenire rapidamente per mitigare i danni.

I dispositivi IoT

La digitalizzazione del settore sanitario è accompagnata da una rapida diffusione dei dispositivi IoT, che offrono straordinarie opportunità per il monitoraggio e la cura dei pazienti.

Tuttavia, ogni dispositivo connesso rappresenta un potenziale punto di vulnerabilità per l’intero sistema.

L’UE ha identificato nella sicurezza degli IoT una priorità assoluta, prevedendo l’introduzione di meccanismi di protezione che partano dal design stesso dei dispositivi.

Si prevede, inoltre, lo sviluppo di linee guida tecniche che garantiscano che ogni dispositivo IoT utilizzato nel settore sanitario integri strumenti di protezione contro gli attacchi informatici, come aggiornamenti automatici del firmware e crittografia dei dati trasmessi.

La formazione degli operatori

La formazione e la consapevolezza degli operatori sanitari giocano un ruolo cruciale in questo piano.

La Commissione Europea prevede di offrire risorse formative su misura per migliorare le competenze del personale sanitario in materia di cyber sicurezza. Questo include simulazioni di attacchi informatici per preparare le strutture a rispondere efficacemente a scenari reali.

Le simulazioni si concentreranno su situazioni complesse, come attacchi coordinati su più strutture, e genereranno report dettagliati per ottimizzare i piani di risposta a livello nazionale e regionale.

La cooperazione internazionale

Oltre alla prevenzione e alla risposta agli attacchi, l’Unione Europea punta a rafforzare la collaborazione internazionale per combattere il cyber crimine in maniera coordinata ed efficace.

Al centro di questa strategia vi è l’elaborazione di protocolli standardizzati che definiranno procedure comuni per la gestione delle emergenze informatiche, facilitando una risposta rapida e omogenea tra i diversi Stati membri.

La condivisione delle migliori pratiche non si limiterà all’ambito europeo: l’UE intende collaborare con Paesi terzi e organizzazioni internazionali per sviluppare sinergie e scambiare informazioni critiche sulle minacce emergenti.

Questo approccio globale tiene conto della natura transnazionale del cybercrimine e mira a rafforzare la sicurezza collettiva contro attacchi che spesso sfruttano le lacune nella cooperazione tra le giurisdizioni.

Incentivi fiscali e fondi

Il piano prevede un insieme articolato di incentivi fiscali per stimolare gli investimenti delle aziende nello sviluppo di soluzioni avanzate di cyber sicurezza, specificamente progettate per il settore sanitario.

L’obiettivo non è solo quello di incoraggiare la creazione di nuove tecnologie, ma anche di spingere le imprese a adottare standard più elevati di protezione dei dati e delle infrastrutture digitali. Questi incentivi mirano a creare un ecosistema in cui la sicurezza informatica sia vista come una priorità strategica e un’opportunità di crescita.

Parallelamente, l’Unione Europea ha deciso di destinare un’importante quota di fondi per supportare le strutture sanitarie di piccole e medie dimensioni, spesso penalizzate da risorse limitate.

L’obiettivo è quello di garantire che anche le realtà meno strutturate possano accedere agli strumenti necessari per prevenire e contrastare le minacce informatiche, assicurando un livello uniforme di protezione su tutto il territorio europeo.

La consultazione pubblica

La consultazione pubblica rappresenta un pilastro fondamentale per il successo del piano. La Commissione Europea intende coinvolgere attivamente pazienti, operatori sanitari, esperti di cyber sicurezza e altri stakeholder attraverso sondaggi, incontri e workshop dedicati.

Questa fase sarà cruciale per raccogliere una vasta gamma di opinioni e assicurarsi che le misure proposte rispondano alle esigenze reali del settore sanitario. I contributi saranno analizzati in dettaglio e confluiranno in un documento di raccomandazioni finali, previsto entro la fine dell’anno, che fungerà da guida per l’attuazione delle politiche.

Sanità digitale, la necessità nella Ue di una risposta coordinata a cyber attacchi e minacce

Oltre alle misure tecniche, il piano dell’Unione Europea si concentra su una risposta coordinata alle minacce informatiche attraverso strumenti diplomatici e legali. A tal fine, l’UE prevede un rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri per sviluppare una politica unitaria in grado di rispondere rapidamente agli incidenti.

Un ruolo chiave in questa strategia è svolto dal Cyber Diplomacy Toolbox, uno strumento che consente di rispondere agli attacchi con misure diplomatiche mirate, come sanzioni contro gli attori sponsorizzati da stati esteri e altre azioni dissuasive.

La cyber sicurezza delle reti sanitarie non è solo una questione tecnica, ma anche una priorità strategica per la protezione della salute pubblica.

L’iniziativa dell’UE rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un sistema sanitario più sicuro e resiliente, capace di proteggere non solo i dati, ma anche la vita dei cittadini europei.

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