SICUREZZA INFORMATICA

Vulnerability management, questo sconosciuto: cosa ci insegna il caso Log4j

Cinque lezioni post-mortem sull’importanza di avere un piano di vulnerability management: ecco cosa abbiamo imparato dopo il recente e sanguinoso caso di Log4j

Pubblicato il 19 Gen 2022

Mauro Cicognini

Senior Partner, Rexilience

Piano di vulnerability management

Prima lezione: anche se non ci piace ricordarlo, nessun software potrà mai essere esente da bug dei tipi più vari e quanto successo con le vulnerabilità scoperte nella libreria Log4j ci ricorda l’importanza di realizzare un efficiente piano di vulnerability management.

I processi che abbiamo oggi sono in massima parte volti ad assicurarci che l’impatto sia trascurabile per quanto riguarda le funzionalità. Molto più raramente ci sono dei processi per minimizzare l’impatto di questi bug sulla sicurezza, nonostante le molteplici chiamate alle armi e le grandi promesse che si sono susseguite negli anni.

Quando questo succede, tutti sono molto contenti perché possono dire di avere implementato il celeberrimo “security by design”. Tuttavia, nella pratica, a parte alcuni (abbastanza sporadici, in verità) programmi di bug bounty, non sembra diffusa la tecnica dell’adversarial testing, con il risultato che questo tipo di test viene fatto dai criminali.

Il software continua a essere pieno di buchi

Ci focalizziamo soltanto sui bug di sicurezza (che chiamiamo vulnerabilità): il tema è largamente noto e, in teoria di facile soluzione: basta installare una versione aggiornata del software in questione (che chiamiamo spesso patch). Tutti i vendor di software rilasciano patch di sicurezza (non era così qualche anno fa, ma ormai la prassi si è consolidata), che si possono scaricare gratuitamente.

In pratica, come dimostrato dai recenti avvenimenti, il problema rimane aperto.

Un dato largamente accettato nell’industria dice che ci sono sono in media tra 10 e 20 vulnerabilità per macchina, indipendentemente dall’istante di misurazione. Questo significa che il problema è gigantesco, e non fa che crescere, grazie anche al moltiplicarsi delle macchine virtuali. In quest’ultimo caso, il loro “tempo di vita”, spesso molto breve, non fa che complicare ulteriormente il problema.

Credo sia evidente che il fattore di scala sia un primo grave ostacolo.

Le vulnerabilità rimangono un problema

Seconda lezione: le vulnerabilità software, a prescindere da quello che ne possiamo pensare, rimangono un problema grave. Il rapporto Clusit lo dimostra chiaramente:

Graphical user interface, chart, sunburst chartDescription automatically generated

Dal grafico vediamo che solo 13% degli attacchi di cui è nota la tecnica sono eseguiti direttamente tramite vulnerabilità. Tuttavia, è noto che il malware, benché oggi sia diffuso prevalentemente tramite phishing, usa comunque una o più vulnerabilità come secondo passo per fare privilege escalation o lateral movement.

Poiché, inoltre, negli attacchi con tecnica mista possiamo dare per scontato che almeno una certa percentuale usi anche vulnerabilità, possiamo valutare che le vulnerabilità siano coinvolte, direttamente o indirettamente, in almeno due terzi degli attacchi di cui è nota la tecnica.

Questo ci porta a concludere che la gestione delle vulnerabilità rimane un tema di prioritaria importanza, nonostante sia stato da tempo derubricato ad un impegno soprattutto di IT operations che non desta alcuna emozione in chi si occupa di cybersecurity.

Peraltro, su queste stesse pagine si scriveva di vulnerabilità e gestione delle stesse già nel 2018.

Il vulnerability management non è di moda

Terza lezione: la gestione delle vulnerabilità sicuramente non è di moda, e non è probabile che lo diventi. Non si è mai sentito che un CISO sia diventato famoso grazie al suo piano di vulnerability management, e non credo che mai lo sentiremo.

Sappiamo poi che il VM è una fatica di Sisifo: appena hai finito di installare le patch, devi ricominciare a cercare, appaiono nuove vulnerabilità, ed il percorso inizia daccapo.

In realtà, anche solo l’esistenza di un programma regolare e controllato di scansione delle vulnerabilità esistenti è ancora l’eccezione, piuttosto che la regola.

Spesso ci sono notevoli ostacoli per realizzare un programma di questo tipo, e sono a volte più organizzativi che economici o tecnologici; ad esempio, coordinare i vari reparti aziendali, in modo che eventuali malfunzionamenti causati dalla scansione stessa – per quanto rari – possano essere tamponati rapidamente.

A volte, invece, non è possibile utilizzare scansioni attive per la presenza di dispositivi critici che, se andassero in errore a causa di una scansione, causerebbero problemi rilevanti all’azienda (pensiamo al caso di dispositivi di controllo industriale). Esistono, naturalmente, soluzioni tecnologiche ed organizzative che consentono di superare questi impasse; laddove non è possibile una scansione attiva, potrebbe essere possibile, ad esempio, analizzare il traffico di rete in modo passivo, oppure riutilizzare dati raccolti in precedenza calcolando un delta in base a segnalazioni indirette. Si tratta comunque di impegnare una discreta quantità di risorse, e non tutte le organizzazioni hanno la scala per potersele permettere.

Per questi e per altri motivi, dunque, il rilevamento e la mitigazione delle vulnerabilità software non sono argomenti che fanno particolarmente emozionare chi lavora nella cybersecurity. Questo è un dato di fatto, ma la conseguenza è che troppe organizzazioni lo vivono come una seccatura della quale occuparsi il minimo indispensabile, e da delegare non appena possibile a chi si occupa di gestione dei sistemi, ovvero alle IT Operations.

Le soluzioni di gestione

Quarta lezione: l’installazione delle patch è ancora percepita come un processo pesantissimo.

Chi fa IT Operations, dal canto suo, cerca di dotarsi (in genere) di soluzioni il più possibile automatiche per gestire un parco macchine in continua crescita. Tra queste soluzioni ci sono anche quelle che servono per gestire le patch; ed esistono sia per ambienti Microsoft, sia per ambienti Linux, sia per i dispositivi mobili, ecc. Di solito si tratta di console di gestione IT, che, tra le altre cose, consentono di tenere sotto controllo le patch disponibili ed applicabili per ogni computer ed ogni telefonino della rete. Quando ben usate, consentono un ottimo risultato, e anche i costi non sono insormontabili.

Visto che le soluzioni di gestione esistono, non sono particolarmente costose, e sono anche abbastanza efficaci, perché siamo ancora messi così male? Forse nessuno le usa?

Questa deduzione sembra ragionevole. In effetti su Linux (dove c’è il 90% di Log4J) non ci sono soluzioni di larga adozione: alzi la mano chi ha mai sentito parlare di RedHat Satellite. Visti però i diversi meccanismi in essere, nelle varie distribuzioni di Linux per l’installazione dei pacchetti software e dei loro aggiornamenti, è complesso costruire soluzioni cross-platform, ed il mercato comunque non sembra particolarmente ricettivo.

Nel campo Microsoft, a livello aziendale, le soluzioni sono ben note e largamente adottate. Gli strumenti nativi della piattaforma software consentono di gestire la scelta, il download e l’installazione di tutte le patch rilevanti per tutti i sistemi Microsoft gestiti dalla piattaforma stessa. Tali operazioni sono anche largamente automatizzabili. Purtroppo è anche vero che i sistemi Windows sono anche, in larga misura, sistemi client, e pertanto sono particolarmente bersagliati dagli attacchi, che si estendono ai server della stessa famiglia. Come risultato, il livello di aggiornamento complessivo non sembra essere particolarmente diverso da quello dei sistemi Linux e similari.

Tuttavia c’è anche un secondo, e forse più pesante, motivo di ritardo nell’installazione delle patch. Questo è il lock-in causato dall’esistenza in produzione di applicazioni basate sull’una o sull’altra delle varie componenti software vulnerabili. Naturalmente questo implica che l’installazione di una patch, quando non sia totalmente impossibile a meno di “rompere” il sistema in produzione, deve procedere con particolare cautela.

Questo fatto è largamente accettato e noto anche ai grandi vendor di software; per quanto essi ne abbiano beneficiato economicamente in passato (e probabilmente continueranno a beneficiarne in futuro), non sembra di vedere nel mercato segnali d’interesse a mitigare questo problema.

Una vignetta per capire

Quinta lezione: la dipendenza dell’infrastruttura dai suoi componenti è, in larga parte, sconosciuta.

Appare evidente che spesso sia stato sottovalutato, se non interamente ignorato, il rischio portato dai componenti software che provengono da terze parti; componenti che spesso sono frutto degli sforzi di un gruppo molto ristretto di appassionati, che vi si dedicano per passione nel loro tempo libero.

“… and then there’s this fundamental library here, that is maintained by Joe from the local garage in his spare time”

Questo punto è riassunto in modo quasi profetico da una vignetta di XKCD di vari anni fa.

Credo che non serva dire altro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4