L'INTERVISTA

Cambiare la dialettica della cyber security: ecco come

Una nuova dialettica sui temi della cyber security mutuando esperienze e prassi dal mondo reale per avvicinare le persone e le ragazze a queste tematiche. Ecco come intervenire per diffondere una cultura alla sicurezza informatica

Pubblicato il 19 Apr 2022

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor

Ai Act europarlamento

Oggi il tema della cyber security è sempre in prima pagina e legato a temi di guerra e di contrapposizione militare piuttosto che a tematiche “più pacifiche” di tutela e protezione dello sviluppo digitale e/o di pianificazione sicura delle capacità nel mondo digitale. Insomma, la “pace” non è mai un tema o una parte del discorso quando si parla di sicurezza informatica.

Eppure è proprio la tutela della sicurezza fisica, della sicurezza della persona in tutte le sue forme, che in termini evolutivi ha permesso agli esseri umani di svilupparsi e di creare delle comunità basate sull’equilibrio fra diritti e doveri (Contrattualismo – Locke, Hobbes, Rousseau). E se il filosofo Kant spiegava “il diritto” come il mezzo per esercitare il proprio libero arbitrio senza soverchiare quello degli altri, allora la garanzia della sicurezza informatica, nello spazio digitale, può essere un mezzo per creare comunità che si sviluppano contro i rischi “artificiali” di coloro che turbano questa pace.

Cyber security: ecco come l’Italia può recuperare terreno

L’importanza del team

Certo “gli uomini si uniscono per la loro sicurezza e si dissociano per i propri interessi” sembra spiegare Kant, ma questa contrapposizione per primeggiare, quando è sana, ha aiutato l’evoluzione umana. Cambiare la narrativa della cyber security può aiutare ad una migliore percezione di queste tematiche e sicuramente può avvicinare anche coloro che rifiutano la guerra in tutte le sue forme ed evitano la conflittualità e la violenza come metodi.

In particolare, le ragazze potrebbero “tenersi alla larga” da queste tematiche, anche per questa modalità molto “machista” di presentare la cyber security e/o per la competizione impostata sul “chi è più bravo di tutti” piuttosto che considerarla come una partecipazione per “dare il proprio contributo di valore su questi temi”. Questo concetto è tanto più vero se si pensa che anche nella sicurezza informatica non esiste il “one man band”, capace di tutto, ma esistono team multidisciplinari, meglio se composti da persone con diverse mentalità, esperienza, talento.

Chiamata alla “women united to change the game”

Ne abbiamo parlato con Anna Vaccarelli, dirigente tecnologo dell’istituto di informatica e telematica del CNR e di registro.it secondo la sua esperienza di ricercatrice e di profonda conoscitrice dell’informatica (ha vinto il premio come miglior informatica e pioniera di cybersecurity n.d.r.), per avere il suo parere su questi temi, per dare il via anche grazie al suo aiuto, a un percorso nuovo della narrativa della sicurezza informatica ,che possa fornire spunti legati ai temi dello sviluppo sostenibile e sicuro delle tecnologie digitali.

È importante far capire alle tante ragazze che devono scegliere la loro carriera professionale, che è possibile cambiare alcune dinamiche legate alla cybersecurity, per cambiare la percezione di tutti.

Una sorta di chiamata alla “women united to change the game”.

L’evoluzione della cyber security

Da profonda conoscitrice dell’informatica moderna ha potuto osservare i cambiamenti di trend e l’acuirsi dei temi legati alla sicurezza informatica negli ultimi anni. La sicurezza informatica si è trasformata da tema “della singola rete locale” di una organizzazione quindi da ambito circoscritto a mezzo/strumento di contrapposizione fra stati. Cosa hai potuto osservare negli anni in ambito tecnico e di ricerca?

Nella ricerca i temi cyber security globali sono nati nel 2000 e dal 2005 sono stati legati alla global homeland security, quindi parliamo di circa 20 anni fa. Oggi il tema della cyber security è alla ribalta ma ha una connotazione politica, ovvero fa parte delle strategie politiche di ogni paese. Questo anche perché gli attacchi avvengono anche alle infrastrutture critiche e non solo verso i privati.

Negli scenari di guerra cyber, secondo me, la cyber war è ancora sottotraccia, non emerge dalle cronache, a parte questo particolare momento di guerra Russia Ucraina, ma se si vuole approfondire il tema certo non mancano le occasioni o le fonti di dati.

L’ambito della cyber security si aggiunge ai normali scenari di guerra, tanto che si parla di guerra ibrida. Sebbene sottotraccia la cyberwar porta un rischio di impatti con maggiori danni della guerra cinetica, perché gli ambiti digitali sono estesi e pervasivi molto più di quanto non appaia superficialmente.

Certo, nel pensare a questa tematica, può salire un po’ di angoscia, ma credo sia necessario far passare un messaggio importante: la cyber security, ovvero i mezzi di sicurezza informatica negli ambiti digitali sono importanti e utili allo stesso modo in cui le persone adottano la porta blindata per proteggere casa propria dai ladri di appartamento.

La porta blindata è un mezzo preventivo al problema del ladro, esattamente come la cyber security insegna a prevenire e a proteggersi nel cyberspazio. Se si entrasse in questo tipo di approccio allora si saprebbe gestire emotivamente anche la conseguenza o l’impatto di un attacco digitale, scalando ed estendendo le misure di protezione esattamente come si fa nella propria casa, quando non bastando la porta blindata si mettono le inferriate alle finestre e/o si attiva un sistema di allarme.

La dialettica della cyber security e l’esigenza di un cambiamento

Molte persone rifiutano il concetto di guerra e di conflittualità. Questa dialettica puoi influire sulle loro scelte di non abbracciare e approfondire temi informatici e/o di sicurezza informatica?

Secondo me bisogna agire a livello di concetti legati alla cyberigiene per riportare i concetti digitali alla stregua di un livello quotidiano e di base. Tutto deve diventare parte integrante dei comportamenti giornalieri.

È iniziando a ragionare in questo modo che si ha consapevolezza dei rischi giornalieri e delle misure di protezione necessarie per proteggere i propri dati e device e successivamente si diventa capaci di rivalutare il tema a livello della propria organizzazione e comprenderlo anche a livello nazionale o internazionale.

Le ragazze in particolare potrebbero essere influenzate da questa dialettica che vede sempre la cybersecurity come elemento di sicurezza nazionale, strumento di law enforcemente, forze di polizia o militari, dinamiche di attacco difesa, e mai come elemento per proteggere lo sviluppo sostenibile digitale? 

Se la cyber security la si racconta solo in questi termini necessariamente le persone diventano prevenute e per le ragazze vale lo stesso discorso. La cyber security come strumento di guerra può allontanare anche i ragazzi.

Secondo me si deve raccontare la cyber security per gli aspetti più affascinanti che la riguardano: la crittografia che può attirare chi è portato dalla matematica, l’hacking che può affascinare chi è più creativo, la cyber threat intelligence per chi si interessa di scienze cognitive e processi neurali automatizzati, l’IoT e l’OT security per chi è orientato all’innovazione e alle tematiche di nuova frontiera. Quindi cambiare il racconto e spiegare gli aspetti della cyber security, per far capire che non ci sono solo rischi, ma anche le opportunità.

Un altro punto fondamentale parlando con i giovani ragazzi e ragazze è che si trova rapidamente lavoro e questo è un aspetto non chiaro a tutti. Certo è ancora sottopagato rispetto ai paesi esteri e qui in Italia si potrebbe fare di più ma ci sono opportunità per trovarlo anche da remoto e in smart working.

Quando andiamo nelle scuole a parlare, abbiamo l’obiettivo di metter e in luce le opportunità, piuttosto che mettere in guardia soltanto e spaventare i discenti. Quando ce lo chiedono spieghiamo che questo tipo di incontri li fa maggiormente la polizia postale per avvisare dei rischi, mentre noi vogliamo parlare della rete in modo da responsabilizzare i ragazzi/e come quando i genitori spiegano ai ragazzi come si fa ad attraversare la strada per la prima volta per evitare il rischio di essere colpiti dalle macchine.

E qui si apre anche un altro tema importante: molti genitori e insegnanti spesso non sanno cosa insegnare sulla digitalizzazione per cui non affrontano il tema con i figli e alunni, semplicemente non ne parlano.

La mia ricetta sarebbe quella di alfabetizzare tutti digitalmente, in modo che tutti i moniti del mondo reale, come “non si parla con gli sconosciuti”, possano essere mutuati dal mondo reale, nell’ambito digitale.

Come intervenire per diffondere una cultura alla sicurezza informatica

Come si può cambiare questa dialettica fin dalle scuole, nelle università e nei progetti di ricerca o in generale nella progettualità finanziata? esistono già esempi replicabili?

Noi di registro.it abbiamo presentato un progetto erasmus (call erasmusplus in cui nelle indicazioni generali si parla di inclusione digitale e delle ragazze n.d.r.) rivolto alle scuole in cui si proponeva di portare la cyber security negli istituti scolastici attraverso la gamification, con il gioco di Nabbovaldo di registro.it.

Esiste anche il progetto Ragazze e STEM basato su campi estivi gratuiti in Emilia Romagna, per far capire che l’informatica non è una questione di genere. Un’altra pregevole iniziativa è la Cyber trials, il programma gratuito di formazione e gaming per studentesse delle scuole superiori di II grado organizzato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

Come formarsi mediante un percorso di studi

Se tutte le persone, ragazze e ragazzi, che hanno voglia di costruire un ambiente digitale protetto e sicuro per garantire prosperità e sostenibilità al “gigante digitale”, volessero contribuire al “changing the game” che cosa potrebbero fare oggi? 

Imparare e conoscere gli argomenti mediante un percorso di studi non solo universitario che possa partire anche dalle superiori, l’importante è crearsi una competenza e una cultura. Consiglio di scegliere un settore che piace e per il quale ci si sente portati e riversarlo poi nella cyber security.

Ricordo che la prima forma di sicurezza è la prevenzione. E questo concetto si applica ovunque nelle nostre vite e quindi anche nella cyber security. Ad esempio, prima di rischiare un raffreddore e prendere le medicine, preveniamo coprendoci dal freddo o oggi con la pandemia mediante le mascherine e il lavaggio frequente delle mani.

Dobbiamo imparare gli strumenti di prevenzione per ogni ambito. In sostanza si tratta di alfabetizzare digitalmente e poi far crescere questa competenza in ambiti personali, per poi scalare agli altri ambiti (la propria organizzazione e poi a livello nazionale). Il racconto va cambiato e questo tema è molto aperto, quindi l’esperienza del racconto è in fase di sviluppo.

Ma tutti possiamo contribuire, anche le ragazze.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4