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Data Privacy Framework: tiro salvezza superato!



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Non ci sarà, almeno per ora, un nuovo effetto Schrems III: la Corte di Giustizia UE ha respinto il ricorso per l’annullamento della decisione di adeguatezza relativo al Data Privacy Framework. Ma per il momento il quadro normativo per il trasferimento dati UE-USA ha solo superato un tiro salvezza

Pubblicato il 3 set 2025



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Credits to: Stefano Gazzella – https://www.linkedin.com/in/stefano-gazzella/

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con un comunicato stampa, ha informato circa l’esito del giudizio Latombe c. Commissione (T-553/23), respingendo il ricorso per l’annullamento della decisione di adeguatezza relativo al Data Privacy Framework.

Fondamentali i passaggi circa la tutela giurisdizionale offerta dalla Data Protection Review Court valutata come equivalente rispetto a quella garantita dal diritto europeo, nonché la legittimità della raccolta massiva dei dati personali da parte dell’intelligence statunitense in quanto soggetta a controllo successivo (e rimediale).

Il Data Privacy Framework supera un tiro salvezza, ma la strada è lunga

Attenzione, però: c’è ancora la possibilità di un altro grado di giudizio, ma non solo.

Nella sentenza, pur riconoscendo che il quadro normativo vigente in materia di protezione dei dati personali negli Stati Uniti è in grado di garantire un livello di protezione adeguato, si ricorda che la Commissione deve assicurare che eventuali mutamenti di contesto normativo non facciano venire meno in tutto o in parte le tutele e le garanzie predisposte.

Insomma: è stato evitato un effetto Schrems III, ma il Data Privacy Framework ha solo superato un tiro salvezza.

Lunga e impervia è ancora l’avventura.

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