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L’AI nell’hacking: il ruolo degli LLM nell’individuazione e sfruttamento delle vulnerabilità



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Una campagna di phishing russa nascondeva, all’interno delle email inviate alle vittime, un eseguibile camuffato da PDF che chiamava un LLM remoto per generare i comandi e aggiornare il codice malevolo. Il dibattito su quale delle due fazioni, difensiva e offensiva, sia più avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale applicata all’hacking, è aperto

Pubblicato il 25 ago 2025

Luisa Franchina

Presidente Associazione Italiana Infrastrutture Critiche (AIIC)

Ginevra Detti

Analista cyber security



L'intelligenza artificiale nell'hacking: gli LLM sono più utili in fase difensiva che offensiva

È emerso un nuovo volto dell’intelligenza artificiale applicata all’hacking nell’estate del 2025, nel contesto della guerra informatica tra Russia e Ucraina.

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