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Business continuity e disaster recovery: come potenziare la sicurezza aziendale nel rispetto della NIS2



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Il Gruppo Palazzoli ha deciso di introdurre una soluzione di business continuity e disaster recovery in campus tale da consentire all’organizzazione di non fermarsi mai. In linea con la reason why di una sicurezza poliedrica, capace di mettere a sistema etica, innovazione, protezione e sostenibilità

Pubblicato il 6 mar 2025

Laura Zanotti

Giornalista



Business continuity e disaster recovery Personal Data

Business continuity e disaster recovery come asset strategici che garantiscono la resilienza operativa e la protezione dei sistemi aziendali. Per Palazzoli, specialista italiano di caratura internazionale che dal 1904 progetta e produce sistemi elettrici e di illuminazione, questi concetti sono stati trasformati in un progetto concreto, nel pieno rispetto della NIS2.

I dettagli sono stati condivisi nel corso di un evento esclusivo dal top management dell’azienda insieme al partner tecnologico Personal Data.

Le nostre aziende sono tutte molto informatizzate e se questa informatica viene meno, la continuità operativa si ferma – ha spiegato in apertura il Luigi Moretti, Presidente di Palazzoli -. È per questo che tutti i nostri sistemi informativi vanno opportunamente preservati. In questo contesto, business continuity e disaster recovery devono essere parte integrante della nostra strategia aziendale”.

Palazzoli: innovazione e sicurezza integrata per un futuro resiliente

Palazzoli opera in quattro aree chiave: Industria, ATEX, Infrastrutture e Navale, sviluppando soluzioni su misura per ciascun settore, coniugando vasta capacità produttiva e un approccio all’innovazione che spazia tra ingegneria meccanica, elettromeccanica, elettrotecnica, elettronica, illuminotecnica e software.

Sin dalla sua fondazione, l’azienda ha adottato un concetto di sicurezza poliedrica, con un impegno che unisce etica, innovazione, protezione e sostenibilità in modo concreto. L’obiettivo è creare un ecosistema sicuro e affidabile, capace di gestire e mitigare efficacemente qualsiasi incidente.

Questo approccio coinvolge non solo i prodotti, ma anche le pratiche aziendali e l’interazione con dipendenti e stakeholder. Rispetto a questa capacità di visione e di azione, la cybersecurity è una dimensione fondamentale che garantisce protezione e sostenibilità in ogni aspetto organizzativo.

“Dalla gestione dei dati con schede perforate negli anni ’80 all’implementazione del nostro primo sistema ERP nel 1997 – ha raccontato Gabriele Drera, Responsabile dei Sistemi Informativi di Palazzoli -, fino all’ambizioso progetto di conversione del gestionale da R3 a S/4 nel 2024, il percorso di innovazione tecnologica di Palazzoli è un affascinante esempio italiano di evoluzione dell’informatica aziendale. Già nel 1995 avevamo scelto come partner tecnologico Fasternet (oggi Personal Data NdR), specialista bresciano in ambito reti, infrastrutture e sicurezza. Per garantire la continuità operativa e un mercato sempre più esigente, a inizio 2024 abbiamo implementato una serie di strumenti avanzati come firewall, VPN e altre infrastrutture di rete. Il partner ci ha supportato nella configurazione di una suite di soluzioni: dalla protezione degli endpoint fino ad arrivare al controllo del perimetro di rete”.

In risposta alle sfide del post-Covid e alla crescita esponenziale delle minacce in Italia e nel mondo, la proprietà ha deciso di introdurre una soluzione di business continuity e disaster recovery in campus tale da consentire al gruppo di non fermarsi mai.

Mantenendo un backup immutabile di tutti i dati, le macchine virtuali e gli applicativi, l’obiettivo del progetto era predisporre nella sede di Londra un sistema di ripristino delle operazioni e dei sistemi aziendali capace di far ripartire l’azienda in tempi brevissimi in caso di disastro.

“Per questo progetto il nostro CdA ha stanziato investimenti molto consistenti, nell’assoluta consapevolezza di quanto fosse importante e strategico aumentare il livello di protezione sia in ambito IT che OT – ha continuato Drera -. Oltre a rispondere alle esigenze di mercato e dei clienti, volevamo potenziare la cybersecurity per proteggere dati e brevetti. Abbiamo evitato un approccio fai-da-te preferendo affidarci a un partner competente ed esperto. Nella selection, l’unico che ci ha presentato un piano di fattibilità concreto e completo è stato Personal Data”.

Business continuity e disaster recovery: nuove sfide cyber

Il progetto ha comportato la creazione di due sale server interconnesse nello stabilimento di Brescia, ciascuna dotata di due macchine che ospitano tutti i servizi aziendali, inclusi quelli critici come il gestionale SAP/4HANA.

La distribuzione uniforme dei carichi di lavoro su questa infrastruttura garantisce non solo prestazioni elevate, ma anche alta affidabilità e continuità operativa. Un aspetto chiave del progetto è stata la revisione del network aziendale che garantisce l’interconnessione tra l’ambiente di produzione e le macchine virtuali.

Questo perché, in un ambiente industriale dove anche brevi interruzioni possono avere conseguenze significative, la ridondanza è essenziale.

La scelta di Palazzoli di replicare i dati ogni cinque minuti verso la sede di Londra rappresenta un esempio oggettivo di come le aziende possano mitigare i rischi associati a potenziali interruzioni.

Questo approccio non solo protegge i dati critici, ma assicura anche che l’intera infrastruttura possa essere recuperata rapidamente in caso di incidente informatico.

“È stato un progetto sfidante, che ha richiesto un ridisegno completo dell’architettura IT – ha sottolineato Fabio Masellis, Presales Director di Personal Data -. Fra maggio e aprile abbiamo condotto l’analisi, individuato le soluzioni per poi passare alla fase operativa nell’agosto 2024, con l’installazione delle soluzioni di Business Continuity nella sede di Brescia e l’implementazione del servizio di Disaster Recovery tra Brescia e Londra. Abbiamo sostituito le macchine ormai giunte a fine vita con nuove soluzioni più performanti: in particolare server e switch di ultima generazione e lo storage NetApp”.

Innovazione architettonica e sicurezza potenziata per tutto il Gruppo

La fase di testing e validazione, condotta da settembre a ottobre 2024, ha garantito che ogni componente del sistema fosse sottoposto a rigorosi test per verificarne prestazioni, stabilità e affidabilità.

“Per migliorare la sicurezza, abbiamo introdotto un sistema multi-amministrativo per il controllo degli accessi e tecnologie di Intelligenza Artificiale per anticipare e mitigare le minacce – ha aggiunto Masellis -. I metodi di lavoro adottati hanno permesso di completare il progetto nei tempi previsti, rispettando gli obiettivi di Business Continuity e sicurezza di Palazzoli, che aveva pianificato il go live di SAP HANA on premise a ottobre. La strategia perseguita dall’azienda conferma come il Disaster Recovery non sia più solo una questione di replica dei dati, ma di mantenimento dell’intera infrastruttura IT in uno stato di prontezza operativa”.

NetApp: innovazione e sicurezza al centro della strategia

In un mondo dove la gestione dei dati è fondamentale per il successo aziendale, la scelta di NetApp è stata un punto cardine del progetto.

Nell’identificare le soluzioni più opportune, la collaborazione tra Palazzoli e NetApp si è consolidata presso l’Executive Briefing Center di NetApp, dove sono state analizzate le esigenze aziendali e definiti gli obiettivi chiave, portando alla scelta di tecnologie all’avanguardia per garantire resilienza e continuità operativa

Come ha sottolineato nel suo intervento Roberto Patano, Senior Manager System Engineering di NetApp: “NetApp si distingue per la sua capacità di integrare intelligenza e sicurezza nell’infrastruttura storage”.

NIS2: da obbligo normativo a vantaggio competitivo

Il progetto di business continuity e disaster recovery di Palazzoli, in linea con la normativa NIS2, mira a elevare gli standard di sicurezza delle reti e delle informazioni, rafforzando la resilienza dell’organizzazione.

“La NIS2 è un catalizzatore per il miglioramento complessivo della sicurezza informatica aziendale – ha commentato Giancarlo Turati, Amministratore Delegato di Fasternet -. In relazione all’accountability, ha fissato in maniera precisa e inconfutabile come la prima risorsa a rispondere di ciò che avviene dal punto di vista della sicurezza in azienda sia l’amministratore delegato. Non è semplice burocrazia: si tratta di sopravvivenza aziendale. Questa responsabilizzazione diretta del top management innesca un cambiamento culturale importante all’interno delle organizzazioni, richiedendo un approccio olistico che va ben oltre l’implementazione di soluzioni tecnologiche. Significa coinvolgere attivamente nella creazione di una cultura della sicurezza pervasiva tutte le linee di business, dalla direzione IT alle risorse umane, offrendo alle aziende l’opportunità di ripensare i processi, migliorare l’efficienza operativa, riducendo i rischi di interruzioni del business dovute agli incidenti”.

Come ha ribadito il manager, le organizzazioni che abbracciano pienamente i principi della NIS2 si trovano in una posizione migliore per anticipare e rispondere alle minacce cyber, proteggendo non solo i propri asset, ma anche la fiducia dei clienti e degli stakeholder, ottenendo un grosso vantaggio competitivo.

Fasternet e Personal Data: un sodalizio vincente

In questo contesto, la sinergia tra due realtà come Fasternet e Personal Data, triangola esperienza, specializzazione in ambito sicurezza informatica e compliance normativa diventando un punto di riferimento importante per tutte le imprese, assicurando che la conformità alla NIS2 diventi un trampolino di lancio per una strategia di sicurezza più ampia e integrata.

La fusione rappresenta non solo un consolidamento delle forze esistenti, ma anche un salto qualitativo nell’offerta di servizi di sicurezza informatica, posizionando la nuova entità come un player di rilievo nel panorama nazionale ed europeo della cyber security.

“Questa unione strategica è il risultato di un percorso iniziato nel novembre 2023, quando le due aziende hanno riconosciuto la complementarità delle loro competenze, particolarmente forti sul territorio bresciano ma con una portata che si estende a livello nazionale – ha precisato Giuliano Tonolli, Amministratore Delegato di Personal Data-. La fusione, che diventerà ufficiale il 31 marzo, punta a creare un’entità più robusta e agile, capace di affrontare le crescenti sfide del mercato digitale. L’obiettivo dichiarato è quello di diventare un partner tecnologico altamente specializzato e sartoriale per offrire alle organizzazioni soluzioni su misura, in un mercato che richiede sempre più resilienza e innovazione. La nuova entità si concentrerà su settori chiave come la cybersecurity, offrendo servizi come la protezione del dato con monitoraggio 24/7 dell’infrastruttura IT e OT e una vasta gamma di competenze in ambito governance in ambienti cloud e ibridi Microsoft vantando una grande esperienza nella realizzazione di infrastrutture di rete da zero in un’ottica di Security by Design, argomento ancora poco sensibile negli ambienti industriali”.

Persone al centro del progetto di business continuity e disaster recovery

Nel viaggio di trasformazione digitale di Palazzoli non è solo la tecnologia a fare la differenza: sono le persone che, con la loro dedizione e competenza, sono il vero valore aggiunto. Il manager ha ricordato come, dietro ogni linea di codice e ogni server installato, ci sia una rete di persone che contribuiscono con passione e impegno alla salvaguardia e alla crescita dell’azienda.

Perché, sebbene la tecnologia sia fondamentale, è l’elemento umano che porta a compimento la visione aziendale, trasformando le sfide in opportunità di successo.

“La portata di un piano di Business Continuity e Disaster Recovery dipende dalla capacità di selezionare i giusti partner e di lavorare con un team affiatato – ribadisce Drera -. Il successo del progetto è stato il risultato di una visione condivisa e di un impegno costante da parte di tutta la squadra. Il valore aggiunto di Personal Data come azienda sono le persone che hanno lavorato instancabilmente con noi per noi per mesi. Un sentito ringraziamento a Marco Campana, System Engineer; Francesco Proteo, Service Delivery Management Director; Fabrizio Marchianò, System Engineer & Project Manager”.

Palazzoli Vince l’Innovation Security Award 2025

Tra i best case più sfidanti e premianti in ambito business continuity e disaster recovery, Palazzoli ha ottenuto un importante riconoscimento da Personal Data che, in chiusura, ha conferito all’azienda l’Innovation Security Award 2025.

“Questo premio è un riconoscimento della nostra visione e del nostro impegno nel territorio da oltre 120 anni – ha concluso Andrea Moretti, Amministratore Delegato di Palazzoli -. Ringrazio tutto il team, in particolare Laura Giannini, Account Manager per il supporto commerciale, e il nostro partner Personal Data per averci accompagnato in questo percorso. Avere un solido sistema di sicurezza è fondamentale. Non solo il rischio di perdere mesi di lavoro in una notte è reale ma vedere lo sconforto negli occhi delle persone che temono di dover ricominciare da capo è devastante. Un progetto di Business Continuity e Disaster Recovery non è solo una questione di protezione dei dati o di continuità operativa. È un investimento nelle persone e nel loro lavoro. A proposito, vorrei raccontare un aneddoto che illustra l’importanza di avere un partner di qualità. Durante una festa aziendale, ho visto il nostro IT manager seduto al tavolo senza il suo computer, a godersi il momento senza preoccuparsi di verifiche o problemi tecnici. Questo è il vero successo: garantire che la nostra squadra possa lavorare in serenità, sapendo che abbiamo preso tutte le misure necessarie per proteggere le nostre persone e il nostro business”.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Gruppo Palazzoli

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