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Lusso nel mirino: dal data breach all’estorsione “su misura”, cosa impariamo



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Il caso Kering e l’effetto domino sui clienti del lusso tra fughe di dati, estorsioni e compliance “glocale”. Un attacco informatico che riporta al centro una verità scomoda: nel lusso, i dati più appetibili non sono quelli delle carte, ma le tracce comportamentali dei clienti ad alta capacità di spesa

Pubblicato il 22 set 2025

Tania Orrù

Privacy Officer e Consulente Privacy



Lusso nel mirino

Il recente attacco informatico che ha colpito i brand del gruppo Kering (tra cui Gucci, Balenciaga e Alexander McQueen) riporta al centro una verità scomoda: nel lusso, i dati più appetibili non sono quelli delle carte, ma le tracce comportamentali dei clienti ad alta capacità di spesa (High Net Worth Individual cioè persone con almeno 1 milione di dollari/euro di patrimoni investibili, “HNWI”).

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