Il ciclo di vita di Windows 10 terminerà il prossimo 14 ottobre 2025: dopo questa data, Microsoft interromperà il rilascio gratuito di aggiornamenti software, assistenza tecnica e correzioni di sicurezza.
Questo, almeno, fino a ieri (oggi con il fuso orario italiano) quando la stessa Microsoft ha comunicato che sarà ancora possibile ricevere gli update di sicurezza di Windows 10 per un altro anno.
La Casa di Redmond ha infatti reso disponibili nuove modalità per consentire agli utilizzatori del suo “vecchio” sistema operativo di aderire al programma Extended Security Updates (ESU) anche dopo la fine del supporto ufficiale.
Tra queste opzioni figurano alternative che non comporteranno alcun costo per gli utenti finali.
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Windows 10, ancora un anno di aggiornamenti gratis
Una decisione, quella di Microsoft, dettata probabilmente dai “numeri” di Windows 10: stando ai dati di Statcounter, infatti, il sistema operativo risulta essere installato sul 53,19% di computer in tutto il mondo rispetto al 43,22% di Windows 11.
Una base di installazioni decisamente troppo grande che potrebbe diventare vulnerabile alle nuove minacce e facile preda dei criminali informatici.
Dunque, seguendo il modello già adottato per le versioni precedenti del celebre sistema operativo, gli utilizzatori di Windows 10 che non possono o non vogliono effettuare immediatamente l’aggiornamento a Windows 11 potranno iscriversi al programma ESU di Microsoft per continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza essenziali.
In un primo momento, il colosso tecnologico aveva annunciato la possibilità per gli utenti di acquistare gli Extended Security Updates per Windows 10 al fine di ottenere patch per un anno aggiuntivo. Ora, ha svelato modalità di adesione supplementari, incluse alternative gratuite destinate agli utenti individuali.
Windows 10: come avere update di sicurezza gratis per un anno
Come sappiamo, l’adesione al programma Extended Security Updates consente di ricevere aggiornamenti di sicurezza per un anno dopo la fine del supporto per Windows 10 pagando un abbonamento di circa 30 dollari per dispositivo (circa 26 euro al cambio attuale) o 1.000 punti Microsoft Rewards che è possibile accumulare interagendo con prodotti e servizi Microsoft quali Bing, Xbox e Microsoft Store.
L’alternativa gratuita consiste nell’utilizzare il tool Windows Backup già preinstallato nel sistema operativo per sincronizzare le proprie impostazioni nel cloud.
L’applicazione utilizza OneDrive per effettuare una copia di sicurezza delle impostazioni del PC, delle credenziali di accesso, delle applicazioni e di file, documenti, foto e video, offrendo dunque 5 GB di spazio gratuito per archiviare il backup dei dati.
“La copertura ESU per dispositivi personali si estende dal 15 ottobre 2025 al 13 ottobre 2026”, ha chiarito Yusuf Mehdi di Microsoft. “A partire da oggi, la procedura guidata di registrazione è disponibile nel Windows Insider Program e inizierà la distribuzione come opzione per i clienti Windows 10 a luglio, con disponibilità generale prevista per metà agosto”.
Windows 10 in azienda: cosa cambia con gli aggiornamenti
Per quanto riguarda le organizzazioni commerciali, queste possono sottoscrivere il programma Extended Security Updates al costo di 61 dollari per dispositivo per un anno, con possibilità di rinnovo annuale fino a tre anni, benché il prezzo aumenti progressivamente ogni anno.
Nel caso di ambienti cloud e virtualizzati, Microsoft ha invece specificato che i dispositivi Windows 10 che accedono ai Cloud PC Windows 11 tramite Windows 365 o macchine virtuali possono ottenere l’ESU senza costi aggiuntivi.
Sempre meglio iniziare la transizione a Windows 11
È bene ricordare, comunque, che la soluzione migliore per garantire un elevato livello di sicurezza sui propri sistemi rimane quella di passare a Windows 11. Ma è vero anche che i requisiti hardware e software richiesti dal sistema operativo (tra cui, soprattutto, la presenza del chip TPM 2.0) rendono di fatto obsoleti molti computer relativamente recenti.
L’adesione al programma Extended Security Updates (ESU) è dunque un’ottima occasione per mantenere ancora aggiornate e sicure le tante installazioni di Windows 10.
Come sottolinea ancora Yusuf Mehdi di Microsoft, però, “l’ESU fornisce mensilmente aggiornamenti di sicurezza critici e importanti per aiutarvi a mantenere la sicurezza durante la transizione. Tuttavia, non è concepito come soluzione a lungo termine: non include nuove funzionalità, aggiornamenti non correlati alla sicurezza, richieste di modifiche al design o supporto tecnico”.
Ma, almeno, possiamo sfruttare questo anno aggiuntivo di aggiornamenti di sicurezza per iniziare a pensare a un aggiornamento del parco macchine, magari iniziando a verificare se quelle già in uso sono compatibili con Windows 11.
Per farlo, è sufficiente accedere al menu Impostazioni, selezionare la voce Aggiornamenti e Sicurezza e controllare se è disponibile l’update al nuovo sistema operativo.