i consigli

GDPR nelle PMI, le misure minime per adeguarsi a basso costo (e crescere nel digitale)

Non tutte le aziende hanno la necessità di attivare misure tecniche e organizzative dispendiose per la protezione dei dati: a volte basta applicarne alcune semplici e a basso costo. Ecco i consigli per applicare il GDPR nelle PMI e trasformare la compliance al Regolamento UE in un’occasione di crescita digitale

Pubblicato il 24 Gen 2019

Cesare Signore

Privacy Officer & GDPR Specialist presso Confartigianato Imprese

GDPR nelle PMI la guida

Il tema della sicurezza dei dati, personali e non, è sempre più caldo, soprattutto nelle PMI: l’entrata in vigore del GDPR, infatti, ha palesato l’inconsapevolezza celata dalle piccole e medie imprese che sino ad ora hanno sempre sottovalutato la questione.

D’altro canto anche le indicazioni che spesso vengono lette su siti e riviste, ma anche quelle divulgate da specialisti del settore, sono spesso allarmanti. Sembra quasi che le misure tecniche ed organizzative da attuare debbano sempre essere estese alla massima potenzialità possibile a prescindere dal tipo di dato trattato e dalle possibilità economiche che le imprese hanno.

Questo però, non è vero. Il regolamento stesso consiglia di fare una valutazione dei rischi potenziali e delle possibilità economiche dell’impresa che intende attuare tali misure.

GDPR nelle PMI: misure tecniche e organizzative a basso costo

È chiaro che idealmente l’opzione migliore sarebbe quella di poter investire tempo e denaro in modo illimitato, ma sappiamo che questa è un’utopia.

Lo è soprattutto in un Paese nel quale l’evoluzione tecnologica è indiscutibilmente più lenta rispetto al resto d’Europa.

Non è raro trovarsi ad avere a che fare con imprenditori ed impiegati poco avvezzi persino ad usale usare una mail, che non conoscono le caratteristiche di un antivirus o che sottovalutano l’importanza della conservazione dei dati in loro possesso in nome di una sicurezza ed una privacy inesistenti da decenni.

Tutte queste considerazioni sono da ricondursi ad una mentalità non sempre aperta all’innovazione, ed alla paura che gli imprenditori hanno di dover spendere soldi che non ritengono necessari per l’evoluzione della propria impresa. Il tutto è condito dalla scarsa conoscenza che questi individui hanno in riferimento alle risorse tecnologiche oggi disponibili, a volte anche gratuitamente.

L’Italia, si sa, non è al passo con i tempi per quanto riguarda la tecnologia.

È quindi necessario comprendere che siamo di fronte ad una possibilità, quella di iniziare uno sviluppo tecnologico di base, persino nelle microimprese.

Partiamo per gradi. Come accennavamo inizialmente, non tutte le aziende hanno la necessità di attivare delle misure tecniche ed organizzative dispendiose. La maggior parte delle PMI italiane lavorano in settori a ristretto utilizzo di dati personali, spesso quasi solo quelli dei propri dipendenti. È chiaro, quindi, che queste aziende si troverebbero a poter attuare misure semplici ed a basso costo.

Vediamone alcune:

  • Password: moltissime PMI sottovalutano l’importanza di questa misura di sicurezza disattivandola, spesso per comodità. Altre volte i dipendenti stessi di propria iniziativa ne disattivano la funzionalità. Eppure parliamo di un’opzione totalmente gratuita, di semplice utilizzo e poco limitante.
  • Time-out: ricollegandosi alla misura precedente, sono pochissime le imprese che adottano questa caratteristica, anch’essa gratuita e presente tra le funzionalità di default di qualsiasi sistema operativo. Gli imprenditori spesso parlano di scomodità nel dover accedere con password ogni qual volta ci si allontana dalla propria postazione. Nella maggior parte dei casi questa argomentazione risulta essere falsa, poiché è difficile che ci si allontani spesso e per lunghi periodi dal proprio PC. Ma per quelle situazioni borderline esistono sistemi di sblocco rapidi e sicuri come Windows Hello, sempre gratuito su PC di ultima generazione.
  • Sistema operativo: è semplice, veloce ed economico acquistare un PC Windows, ma non è di certo il sistema operativo più sicuro. Stante che, ogni S.O. ha le proprie peculiarità e le proprie falle, viviamo in un mondo nel quale abbiamo almeno tre macro categorie di S.O. ovvero: Windows, Mac OS, e Linux (in tutte le sue distribuzioni). Ognuna di queste opzioni ha vantaggi e svantaggi anche per quanto riguarda il tema della sicurezza: non sarebbe pertanto scorretto considerare, in fase di acquisto di sistemi informativi aziendali, quale dei tre sia il più opportuno per la propria impresa.
  • Antivirus: tutte le aziende ne hanno uno, il problema è che viene mal utilizzato, disattivato o non aggiornato. Di questi software ne abbiamo a disposizione a migliaia, sia a pagamento che gratis. È importante per le imprese avere una licenza dedicata all’uso in azienda e non personale, ma anche in questo caso esistono diversi antivirus gratuiti o a basso costo che prevedono la licenza adeguata alle proprie esigenze. Una volta installato, però, questo utile e potente software andrebbe aggiornato e, soprattutto, non andrebbe mai disattivato.
  • Wi-Fi: quasi tutte le imprese al giorno d’oggi hanno un modem Wi-Fi. Il problema sta nel concederne l’accesso indiscriminatamente a chiunque, magari con una password semplice se non addirittura assente. È buona prassi creare sempre due reti distinte e separate, una dedicata all’uso aziendale da parte dei dipendenti ed una dedicata ai visitatori. In entrambi i casi sarebbe opportuno limitare l’accesso solo ad alcuni siti web così come è consigliabile utilizzare password che abbiano una difficoltà minima nell’essere eventualmente scoperte e che vengano cambiate con cadenza regolare. Il tema del Wi-Fi e delle reti aziendali in generale è sempre sottovalutato più di altri, eppure la maggior parte degli attacchi informatici avvengono proprio attraverso le falle presenti nella rete internet aziendale.
  • Accesso alle cartelle di rete: per quanto piccola sia un’azienda, è fondamentale che non tutti gli individui abbiano accesso a tutte le cartelle di rete presenti. Queste restrizioni sulle cartelle di rete sono semplici da impostare ed hanno un grande valore intrinseco rispetto al tema della sicurezza informatica nelle aziende.

L’importanza della sicurezza dei dati

Come visto sopra, la maggior parte delle opzioni elencate sono assolutamente gratuite o applicabili con un basso dispendio economico. Stiamo parlando di misure minime applicabili da qualsiasi impresa senza grossi sforzi.

Non dimentichiamoci che uno dei principi fondamentali sul quale il GDPR fonda le proprie radici è la privacy by default e privacy by design ovvero la valutazione e la progettazione antecedente al trattamento dei dati per rendere sicuro il trattamento stesso nel momento in cui l’impresa lo effettua.

Il primo passo che ogni imprenditore deve fare, però, sta nel capire l’importanza della sicurezza dei dati che raccoglie.

Un’ esempio semplice ma lampante riguarda la classica bottega della parrucchiera, la quale spesso si trova ad avere la sua agenda aperta sul bancone con gli appuntamenti ed i numeri di telefono dei propri clienti. Nessuno le vieta di avere un’agenda, ma è palese che, come ella non vorrebbe che il proprio numero di cellulare fosse sotto gli occhi di chiunque, lei stessa dovrebbe quanto meno chiudere la sua agenda e metterla in un cassetto, quando non utilizzata.

L’economicità applicativa per ottenere la GDPR compliance

È chiaro, poi, che la potenzialità economica dell’impresa e il margine di rischio rispetto ai dati conservati sono due variabili fondamentali. Un medico avrà necessità organizzative diverse rispetto ad un’officina di riparazione auto. Nel primo caso avremo a che fare con l’esigenza di mettere in atto misure tecniche ed organizzative ben più complesse, con l’utilizzo di sistemi di cifratura e pseudonimizzazione.

Purtroppo non si può sfuggire da questa necessità, né tanto meno si può giustificare una scarsa sicurezza dietro alla complessità di utilizzo delle proprie procedure.

Che lo si voglia capire o meno, allo stato attuale, ogni dato, anche il più generico ha un valore e siamo noi cittadini, e le imprese che rappresentiamo, a doverci fare carico, ora che esiste un Regolamento Europeo che ce lo concede, di limitare l’uso indiscriminato dei dati nostri ed altrui.

Il buon senso è la discriminante e come dimostrato l’economicità applicativa è un mezzo percorribile oggi più che mai.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati