LA GUIDA PRATICA

Threat hunting, avanguardia della cyber difesa: cos’è, le metodologie e i vantaggi

La continua evoluzione del panorama digitale rende sempre più necessario pianificare attività di threat hunting, per un approccio proattivo alla cyber security che consenta alle organizzazioni di migliorare la propria postura di sicurezza, rilevare tempestivamente le minacce e allocare le risorse in modo efficiente

Pubblicato il 30 Nov 2023

Curtis Simpson

CISO di Armis

Threat hunting cos'è

Per rafforzare il livello di sicurezza informatica della propria organizzazione è opportuno pianificare una continua attività di threat hunting che, a differenza delle misure di sicurezza tradizionali che reagiscono agli avvisi, consiste nel cercare l’avversario prima che la sua presenza sia evidente.

È vero, infatti, che nell’era in cui le imprese sfruttano sempre di più la potenza della tecnologia per innovare e crescere, le stesse si trovano altresì ad affrontare il rischio di minacce informatiche sempre presente e in crescita esponenziale:

Le trasformazioni digitali hanno introdotto rapidamente molte nuove risorse, ma non hanno ancora eliminato la maggior parte dei sistemi legacy. Sia i sistemi moderni che quelli obsoleti sono ampiamente integrati e interconnessi su scala, con un elenco di esposizioni che si allunga quasi mensilmente.

In ambienti così complessi, caratterizzati da un rischio elevato e da un potenziale impatto aziendale concreto, la caccia alle minacce emerge come un elemento fondamentale per garantire che le organizzazioni rimangano resilienti di fronte all’evoluzione delle sfide informatiche.

Cosa significa esattamente threat hunting

Il threat hunting è un approccio proattivo alla cyber security in cui gli esperti del settore cercano attivamente e ripetutamente tra reti e risorse per individuare le minacce che potrebbero eludere le capacità di difesa, rilevamento e risposta esistenti.

Grazie alle attività di threat hunting, le contromisure possono essere intraprese senza l’urgenza dettata da un attacco in corso, creando una strategia di sicurezza più efficace e duratura.

La metodologia dietro al threat hunting

Il threat hunting non è un processo casuale: è un’operazione metodica e guidata sia dall’intelligence che dalle ipotesi. Gli esperti spesso partono da un’ipotesi su una potenziale minaccia, che può essere basata sulle informazioni attuali della stessa, sulle notizie del settore o persino sull’istinto.

Successivamente, utilizzano strumenti e tecniche avanzate per verificare questa ipotesi, scavando in profondità nei dati, registri e modelli in rete.

Tuttavia, gli elementi fondamentali di un programma di questo tipo sono introdotti dalla comprensione dei servizi e dei sistemi aziendali critici.

Il prerequisito per l’implementazione di un programma di threat hunting di successo è l’adozione di una moderna piattaforma di discovery, identificazione e intelligence continua degli asset.

Il quadro realizzato grazie a questi strumenti aiuta a garantire che il threat hunting sia più focalizzato su ciò che conta di più per l’azienda e sulle esposizioni che hanno maggiori probabilità di avere un impatto su sistemi, servizi, dati sensibili e brand.

L’importanza del threat hunting

L’importanza del threat hunting si manifesta nella natura sofisticata dei moderni hacker. Affidarsi esclusivamente agli avvisi automatici non è più sufficiente, specialmente quando tali avvisi non vengono continuamente ottimizzati in risposta alla costante evoluzione del panorama aziendale e delle minacce.

I malintenzionati spesso utilizzano tattiche progettate per eludere i sistemi di rilevamento tradizionali e generalmente statici. Cercando proattivamente queste minacce, gli esperti possono identificarle e neutralizzarle prima che si trasformino in incidenti veri e propri per l’azienda.

La presenza di un processo a circuito chiuso tra threat hunters e cyber engineering garantisce, inoltre, che le lacune di monitoraggio rilevate durante il threat hunting possano essere affrontate in maniera chirurgica attraverso l’ottimizzazione degli avvisi.

Altrettanto importante è il fatto che la continua ricerca di minacce porta all’identificazione diretta di eventuali lacune presenti nel sistema di monitoraggio e di difesa, che possono causare la potenziale interruzione dell’attività.

Questo contesto aggiuntivo e l’evidenza del rischio di sfruttamento spesso semplificano la definizione delle priorità e accelerano gli sforzi di rispristino, in particolare quando tali responsabilità ricadono su altri team.

In questo modo, le organizzazioni possono ottimizzare continuamente le proprie politiche e consentire al SOC e al SOAR di concentrarsi sulle priorità di business. Il panorama aziendale e quello delle minacce sono in continua evoluzione e mantenere controlli di monitoraggio efficaci sullo sfruttamento delle vulnerabilità con un potenziale impatto fisico può essere difficile, nella migliore delle ipotesi, senza questi processi operativi a circuito chiuso.

I recenti dati del report State of Cyberwarfare dipingono un quadro preoccupante: molte organizzazioni si trovano ad affrontare minacce informatiche sempre più gravi che ostacolano direttamente le loro strategie di crescita e innovazione. Alcune addirittura riconsiderano o interrompono le iniziative digitali a causa di queste minacce incombenti.

Un threat hunting che abbracci tutti gli asset connessi e che abbiano il potenziale di interrompere ciò che conta di più per l’azienda, aiuta a garantire che le operazioni rimangano effettivamente allineate all’azienda e a sostegno delle sue priorità in evoluzione.

Vantaggi di un approccio proattivo alla cyber security

Incorporare il threat hunting nel framework di cyber security di un’organizzazione offre tre vantaggi chiave:

  1. Rilevamento precoce: le misure proattive, come il Threat Hunting, spesso portano a un rilevamento e una mitigazione delle minacce più rapida, riducendo l’impatto complessivo di potenziali violazioni.
  2. Rinforzare la postura di sicurezza: un Threat Hunting continuo fornisce informazioni che affinano e rafforzano la strategia di sicurezza complessiva di un’organizzazione.
  3. Efficienza operativa: Concentrandosi sulle minacce reali, le organizzazioni possono allocare le risorse in modo più efficace, riducendo al minimo il fastidio dei falsi positivi.

Con l’avanzare delle trasformazioni digitali, il ruolo del threat hunting è diventato sempre più centrale. È l’avanguardia, che garantisce un’innovazione sicura alle aziende, con un occhio attento sui potenziali avversari informatici e alla loro capacità di interrompere ciò che conta.

Conclusione

Con la continua evoluzione del panorama digitale, l’importanza del threat hunting non può essere sopravvalutata.

Adottando un approccio proattivo, le organizzazioni possono migliorare la propria postura di sicurezza, rilevare tempestivamente le minacce e allocare le risorse in modo efficiente.

Inoltre, la collaborazione interfunzionale e la condivisione delle informazioni tra gli esperti di threat hunting, i team di cyber security allargati e i dipartimenti aziendali sono fondamentali per affrontare le minacce in rapida evoluzione e garantire una protezione completa.

Con un’attenzione costante all’allineamento e alla definizione delle priorità aziendali, le organizzazioni possono essere all’avanguardia rispetto ai criminali informatici e salvaguardare le loro priorità strategiche.

Abbracciando il threat hunting come componente fondamentale della propria strategia di cybersecurity, le aziende possono navigare nel regno digitale con fiducia e resilienza.

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