SOLUZIONI TECNOLOGICHE

Il riconoscimento facciale fra privacy e sicurezza: applicazioni pratiche e sfide tecnologiche

La tecnologia di riconoscimento facciale come mezzo per garantire la safety in ambito aziendale e privato nel rispetto della privacy e della sicurezza informatica. Ecco le soluzioni

Pubblicato il 17 Giu 2020

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor

Blocco del riconoscimento facciale in Italia: proroga fino al 2025 per restare in Europa

Il riconoscimento facciale è il processo di identificazione e verifica dell’identità di una persona mediante controllo e verifica dei tratti del viso. Si tratta, quindi, di una tecnologia principalmente percepita dall’immaginario collettivo come mezzo di controllo.

I motivi sono da attribuire alle frequenti trattazioni e discussioni in relazione all’uso effettuato da governi autoritari per il controllo della popolazione, per le derive improprie di tali verifiche e per le implicazioni sulla privacy che comporta.

Per citare un esempio estremo, basta ricordare il romanzo di Philip K. Dick “The minority Report” in cui l’uso del riconoscimento facciale costituiva l’inizio del processo di riconoscimento di un potenziale criminale e delle sue intenzioni, che erano poi confermate o smentite mediante soggetti in grado di preannunciare un crimine.

Riconoscimento facciale: lo scenario attuale

Quella che era una feature di fantascienza da romanzo, è diventata oggi una realtà tecnologica e una applicazione pratica. Ma forse, la maggior parte delle persone la teme con sospetto perché la conosce poco e male, tanto da classificarla superficialmente come una “diavoleria tecnologica, che chissà cosa ci fanno”.

Di fatto, nell’ambito del Law enforcement è una tecnologia cruciale, utilizzata comunemente per il contrasto al terrorismo e in generale per garantire la pubblica sicurezza. Nel campo della safety è a servizio delle persone per la loro salvaguardia fisica e anche negli utilizzi per il controllo degli accessi rappresenta una applicazione che tutela, piuttosto che penalizzare.

Come sempre la tecnologia non è buona o cattiva intrinsecamente, ma rappresenta uno strumento valido che può essere volto a favore delle persone e della loro vita. Ne parliamo con Giuseppe Savio coordinatore tecnico dell’area di sviluppo delle soluzioni A.I. e con Alberto Ferraiuolo, unit manager area ricerca e sviluppo, della società TopNetwork per comprendere le implicazioni di privacy e security del riconoscimento facciale, ma anche per comprenderne meglio il funzionamento e le sue utilizzazioni a servizio delle persone.

Il riconoscimento facciale: cos’è e come funziona

La tecnologia che sta dietro il riconoscimento facciale cattura, analizza e confronta modelli basati sui dettagli facciali della persona.

Si distinguono tre fasi:

  1. la detection del viso (mediante immagini e video);
  2. la cattura dei suoi tratti (digitalizzazione di informazioni analogiche);
  3. il matching per il riconoscimento (la verifica di similitudine con i tratti somatici per identificare una persona).

La preelaborazione, il rilevamento dei volti, l’estrazione delle funzioni, la selezione ottimale delle funzioni e la classificazione sono passaggi primari in qualsiasi sistema di riconoscimento dei volti.

Le tecniche di estrazione delle caratteristiche possono essere classificate come metodi basati sull’aspetto o metodi basati sulla geometria. L’estrazione di funzioni è la fase più cruciale per il successo del sistema di riconoscimento facciale. Ma i recenti sviluppi nei dispositivi di acquisizione di immagini a basso costo hanno inondato i database di immagini facciali con molte immagini, il che permette di accedere ad un set di dati per avere un campionamento diversificato ed utile ai fini dell’apprendimento.

Inoltre, la disponibilità della potenza di calcolo basata su GPU ha contribuito a sviluppare approcci di deep learning (letteralmente “apprendimento profondo” n.d.r.) per gestire il riconoscimento facciale a un livello molto accurato e massiccio.

Giuseppe Savio, in particolare, ci spiega alcune caratteristiche del sistema di riconoscimento facciale progettato e realizzato in TopNetwork: “Il riconoscimento facciale avviene attraverso tecnologia di feature extraction con uso di reti neurali convolutive. Tipicamente le reti neurali affrontano quella classe di problemi in cui non c’è una funzione nota per risolverli”.

“Il riconoscimento di un volto”, continua Savio, “avviene per approssimazioni successive. In particolare, nelle prime parti della rete neurale avviene il riconoscimento di forme e geometrie, mentre negli strati più profondi, i neuroni artificiali sono completamente connessi ed effettuano classificazioni più raffinate. Ogni neurone è dotato di funzioni di attivazione di tipo funzione sigmoidiana per la corrispondenza con un altro neurone artificiale. Durante l’addestramento la rete si specializza verso quello che deve imparare. Misurando le distanze fra i vari punti della faccia si riconosce la relazione fra vari punti del viso: occhi naso e bocca”.

“Nella nostra suite il sistema di riconoscimento facciale consiste in hardware e software specificamente disegnati per la gestione di reti neurali. Sono quindi ottimizzati, veloci, con una certa potenza di calcolo e molto customizzabili. Con circa trenta fotogrammi al secondo è già possibile il riconoscimento facciale. Per determinare un comportamento servono invece più fotogrammi che consentono di capire e determinare l’evoluzione delle variazioni del viso rispetto al tempo. Solitamente le metriche per il riconoscimento hanno bisogno di un numero minimo di punti fiduciali. Se circa 90% di punti fiduciali sono corrispondenti a quelli di riferimento, allora il riconoscimento avviene con successo. La suite di A.I. effettua analisi del comportamento e del sentimento, inteso come emozione dell’essere umano (da distinguere dalla sentiment analysis) ma è fortemente condizionato dalla cultura e antropologia del luogo. Le espressioni e la gestualità possono infatti variare fra le diverse culture e il sistema deve tenerne conto”.

Applicazioni del riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale è la più diffusa tecnica di riconoscimento biometrico e come tale consente di identificare e autenticare una persona utilizzando l’insieme dei suoi dati somatici.

L’identificazione permette di individuare il “chi” mentre l’autenticazione specifica che quella persona è realmente chi dice di essere.

Negli anni, rispetto alle altre tecnologie di riconoscimento biometrico è diventata quella preferenziale anche perché è facile da implementare e non vi è alcuna interazione fisica richiesta all’utente finale come avviene ad esempio per l’impronta digitale o per l’iride.

Le applicazioni più frequenti del riconoscimento facciale riguardano il controllo degli accessi, ma anche nel dominio forense legato all’investigazione, a volte, è necessaria l’identificazione usando un’immagine facciale scannerizzata.

Un uso più legato alla safety è invece quello di cui ci parla Giuseppe Savio: “Applichiamo il riconoscimento facciale soprattutto per la sicurezza sul lavoro, ovvero per capire comportamenti scorretti, per determinare un livello di attenzione troppo bassa, o stati d’animo non coerenti con il lavoro svolto, al fine di prevenire incidenti di sicurezza. In questo senso si cerca di migliorare la qualità della vita del lavoratore. Più il lavoro è mission critical e più questi sistemi sono efficaci.

Ad esempio, per gli addetti a missioni critiche, il sistema fornisce momento per momento il livello di attenzione e di stress rilevato che viene comparato a quello ritenuto corretto rispetto alla missione in svolgimento. Se qualche valore dell’operatore degrada parte un warning per far rientrare il sistema uomo/macchina ad un livello più elevato e adeguato alla missione.

Altri casi significativi riguardano l’insegnamento che è sempre critico a causa del progressivo e consueto abbassamento del tasso di attenzione. L’interfaccia permette di visualizzare i dati di feedback recepiti dal sistema di A.I. in modo che l’operatore possa decidere come regolarsi di conseguenza, sia come cambiamenti, che come modifiche da apportare alla sua attività. Nell’ambito del riconoscimento per il controllo accessi in aree segregate di tipo sensibile (ad esempio i magazzini giudiziari), si effettua un riconoscimento dei comportamenti relativi agli addetti per capire l’eventuale accadimento di atti fraudolenti in caso di movimentazione di oggetti non autorizzate, ma anche per prevenire problemi di sicurezza sul lavoro nel caso il personale movimenti in modo erroneo carichi o materiali. Si segnalano quindi all’ufficio del personale, non tanto la singola persona, ma i comportamenti sbagliati richiamando alla loro correzione. In questi casi d’uso, non si identifica mai il singolo ma i comportamenti generali. L’identificazione della singola persona, infatti, non è permessa”.

Continua il Dott. Ferraiuolo precisando come siano in corso di sperimentazioni e ricerca analisi sulla safety in ambito assistenza domiciliare per patologie, compreso la Covid-19, che portano a mantenere gli anziani a casa in sostituzione della permanenza nelle RSA.

Il riconoscimento facciale e del comportamento dell’anziano può aiutare nel supporto alla sua salvaguardia avvisando un parente in modo preventivo, se il viso della persona osservata mostra segni di dolore o di sofferenza o se il comportamento evidenzia probabili patologie tipiche dell’anziano.

Questo tipo di sperimentazione rientra nelle attività di ricerca dei progetti finanziati che recentemente è perseguito dal team di ricerca verso tecnologie innovative come robotica ed AI.

Le sfide: performance, privacy e security

Le maggiori fide legate al riconoscimento facciale riguardano le caratteristiche che complicano l’acquisizione dei dati: illuminazione, variazione di posa, espressioni facciali, occlusioni, invecchiamento e l’alto grado di libertà nel movimento della testa.

Altrettanto cruciali sono gli aspetti legati alla privacy e alla security. Se i sistemi biometrici oltre a trattare dati personali di un soggetto (dati soggetti alla privacy), li memorizzano, allora devono rispettare tutti gli accorgimenti di data protection secondo il GDPR.

Sul fronte della sicurezza informatica, invece, si devono applicare tutte le misure idonee di difesa e robustezza per evitare usi impropri e sottrazione di quelle informazioni sensibili e riservate che potrebbero essere utilizzate per fini malevoli di furto di identità o frodi.

Giuseppe Savio in questo senso spiega che “nei sistemi di riconoscimento facciale secondo il caso d’uso è possibile trattare i dati effettuando un riconoscimento dei tratti somatici senza memorizzare alcuna informazione. Il riconoscimento di uno stato emotivo o di un volto è di fatto equivalente ad un valore di diverse variabili in un dato momento. Le stesse variabili si possono sovrascrivere con i dati del riconoscimento successivo e così via senza il mantenimento dei dati in una memoria permanente. Se l’esigenza è il controllo accessi, i dati acquisiti dal viso del singolo, sono confrontati con un badge mantenuto dalla persona che accede, evitando di schedarne i dati biometrici in un DB, per il confronto. Tutti i dati sono quindi prodotti e utilizzati in tempo reale per il solo tempo necessario a identificazione, autenticazione ed eventuale autorizzazione all’accesso”.

Dunque, le Personal Identifiable Information (PII) sono elaborate con un trattamento del dato istantaneo e quindi il problema del trattamento dati memorizzati in modo permanente non si verifica.

In questi casi, la questione della sicurezza informatica e della tutela della privacy si sposta alla verifica delle caratteristiche di sicurezza intrinseche dei sistemi digitali per evitare sottrazione di dati in tempo reale durante l’elaborazione, da parte di attaccanti fraudolenti. Si tratta di verificare le vulnerabilità a livello Hardware e software per eliminarle.

Nel caso specifico dei sistemi di TopNetwork Giuseppe Savio chiarisce che tutti i loro sistemi “implementano chip di cifratura hardware e i colloqui e scambi di dati possono avvenire solo fra hardware che si riconoscono. I sistemi possono anche essere in rete ma non scambiano informazioni con host non riconosciuti. Anche i chip sono costruiti in modo univoco e specifico per il sistema target da noi progettato. Si parla in questo senso di progettazione specialistica secure by design. Nei nostri sistemi le telecamere sono collegate con una elettronica che dialoga solo ed esclusivamente con chi gli è stato accoppiato. Le reti neurali sono tutte cifrate a livello hardware. Infine, sul codice sono effettuati secure code review e vulnerability test periodici”.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con TopNetwork

TopNetwork - Riconoscimento immagini e oggetti

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati