l’approfondimento

Scenario data breach Italia, ecco perché è necessario rafforzare la cyber awareness



Indirizzo copiato

L’inarrestabile e preoccupante crescita di attacchi e violazioni dei dati è diventata il vero e proprio incubo dell’era moderna, da cui sembra impossibile svegliarsi. Ecco perché, sempre di più, servono conoscenza e formazione per limitare l’entità dei danni conseguenti al rischio cyber

Pubblicato il 19 set 2024

Vittorio Bitteleri

Country manager Italia Cyber Guru



Data breach e cyber awareness

Anche se può sembrare ridondante e ripetitivo non si può non ricordare l’entità dei danni conseguenti al rischio cyber nonché l’inarrestabile e preoccupante crescita di attacchi e violazioni dei dati. Un incubo da cui sembra impossibile svegliarsi.

Questa volta è IBM a lanciare l’allarme. Nel suo ultimo report “Cost of a data breach”, ci parla di un costo medio globale di una violazione dei dati nel 2024 di 4,88 milioni di dollari, un aumento del 10% rispetto all’anno passato nonché il totale più alto di sempre.

L’Italia sulla scena globale non è certo in una bella situazione visto che si è “guadagnata” il quinto posto per numero di violazioni subite, per un costo di 4,37 milioni di euro solo nel 2024.

Se a questi dati aggiungiamo quelli del Clusit relativi al 2023 che hanno rilevato per il nostro Paese una percentuale dell’11% in più di attacchi rispetto al resto del mondo, posizionandoci al quarto posto per numero di attacchi, dietro solo a Stati Uniti, Giappone e India, non c’è molto da stare tranquilli. È ancora il Clusit a dirci che negli ultimi dieci anni gli attacchi verso l’Italia sono decuplicati: + 65% tra il 2022 e il 2023, rispetto ad un +12% a livello globale.

Un divario che, oltre a non farci fare una bella figura sulla scena mondiale, mette a rischio l’economia, lo sviluppo, la credibilità e l’affidabilità del nostro Paese.

Soprattutto se pensiamo che le violazioni più gravi di dati riguardano i settori della pubblica amministrazione e della sanità, entrambi detentori di molti dati sensibili.

Data breach: PA e sanità i settori più a rischio

Per entrare più nel dettaglio, nella pubblica amministrazione, l’aumento degli attacchi, secondo il Rapporto Clusit è stato di circa sei volte in soli 5 anni: da meno di dieci attacchi significativi nel 2019 a quasi sessanta nel 2023.

In generale, gli attacchi verso il settore pubblico italiano hanno rappresentato una percentuale compresa tra il 15% e il 30% del totale, subendo in media da un attacco su tre a un attacco su sei.

Nella sanità, invece, gli attacchisono raddoppiati tra il 2018 e il 2023 con una sostanziosa differenza rispetto alla scena globale. Quest’ultima vede, infatti, una crescita lineare, con una media del +12% annuo mentre in Italia la media della crescita degli attacchi è del 65%.

Violazioni di dati: un problema anche per le PMI

Ma le violazioni riguardano ovviamente tantissimi altri settori, in particolare la Piccola e media impresa, cuore pulsante dell’Italia, che sta cercando, anch’essa a fatica, di mettersi al riparo dal crescente rischio cyber e di colmare il gap di una tardiva informatizzazione e di una mancanza di un’adeguata cultura digitale che contraddistingue il nostro Paese in modo abbastanza trasversale.

Dark web: l’incubo dell’era moderna

Il punto, di cui ormai in molti sono consapevoli, è che la superficie di attacco è sempre più ampia considerando il vastissimo livello di connessione globale, le modalità di lavoro da remoto, l’adozione di modelli di intelligenza artificiale generativa (gen AI) e di applicazioni di terze parti in molte organizzazoni, nonché l’utilizzo ampiamente diffuso di dispositivi Internet of Things (IoT) e applicazioni SaaS.

Un mix esplosivo a cui si somma l’indiscussa bravura di pirati informatici sempre più evoluti da un punto di vista digitale, sempre “sul pezzo” delle nuove tecnologie e, soprattutto, sempre più agguerriti e alla ricerca di nuove vittime.

Non a caso il deep web è uno degli spazi privilegiati in cui si muove con grande destrezza la criminalità organizzata, che si è vista, attraverso la Rete, le criptovalute, l’intelligenza artificiale, spalancare le porte di infinite possibilità d’azione, come raccontano Antonio Nicaso e Greta Nasi nel libro The Dark-Web Side of Mafias. Appalti, crypto e cybercrime. Le mafie adesso: più invisibili e potenti.

Una rivoluzione criminale in atto già da tempo che, però, non sembra ancora recepita dall’opinione pubblica e da chi amministra territori e aziende nonostante i numerosi allarmi lanciati nel tempo da magistrati e addetti ai lavori.

Basta ricordare quello che ha dichiarato il Procuratore della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo nel giugno 2023, quando lanciò un allarme sul sorpasso tecnologico compiuto dalle mafie.

Queste sanno bene, ha detto, che bisogna investire sulle nuove tecnologie non soltanto per comunicare in maniera particolarmente sicura, ma anche perché le nuove tecnologie sono applicate ormai alle transazioni finanziarie, soprattutto su scala internazionale.

L’obiettivo dei criminali è sempre quello di arrivare ai soldi ma non più con le armi da fuoco e i mezzi tradzionali, strumenti ormai superati e appannaggio solo di piccoli criminali, ma violando i dati e superando le strutture difensive messe in atto dalle organizzazioni pubbliche e private.

E poi facendo affari nel dark web”.

L’Italia ha finalmente una legge cyber

La buona notizia è che l’Italia si è finalmente dotata, da pochissimi mesi, di una nuova legge che ha l’obiettivo di tutelare maggiormente cittadini e imprese, ma è anora presto per valutarne gli effetti.

Allo stesso tempo, ci sono stati indscutibili passi avanti nell’utilizzo della tecnologia difensiva, anche grazie all’intelligenza aritifciale che, se da un lato offre strumenti in più ai pirati, dall’altro fa crescere la gamma di possibilità difensive (secondo IBM il risparmio medio per le organizzazioni che hanno utilizzato ampiamente l’intelligenza artificiale e l’automazione della sicurezza nella prevenzione rispetto a quelle che non l’hanno fatto, è statto di 2,22 milioni di dollari).

Tutto questo dà senz’altro più filo da torcere ai malintenzionati ma certo non li scoraggia.

Non abbiamo più a che fare con l’hacker incappucciato, pallido, un po’ nerd che passa ore chiuso in una stanza buia a smanettare su una tastiera. Quello è diventato un personaggio leggendario che ci fa anche un po’ tenerezza e di cui quasi sentiamo nostalgia.

Oggi abbiamo a che fare con organizzatissimi criminali senza scrupoli, molto abili e competenti sul fronte delle tecnologie, molto abili nelle tecniche del raggiro e dell’ingegneria sociale, sempre aggiornati sulle ultime novità informatiche e spesso organizzati in diramazioni sparse per il pianeta quindi difficilmente individuabili.

Si tratta di professionisti che, oltre a muoversi con disinvoltura nel dark web, conoscono bene la psicologia delle loro vittime. E sanno bene che, nonostante tutte le protezioni, troveranno sempre qualcuno che sarà disposto, ovviamente in modo inconsapevole, ad aprire loro le porte e a farli accomodare in qualche “stanza” contenente un bottino prelibato.

Data breach: mancano competenze e conoscenze

Una situazione che conosciamo bene e che trova ulteriore conferma nello studio dell’IBM che evidenzia come le violazioni, oltre a essere sempre più dannose e impegnative per le aziende, sia private che pubbliche, vedono come principale causa la mancanza di competenze e conoscenze relative al rischio cyber.

Insomma, una conferma che la principale vulnerabilità rimane il fattore umano, il cosiddetto “anello debole della catena”.

Soprattutto in Italia dove ancora non c’è una completa e profonda consapevolezza del pericolo cibernetico, nonostante gli ultimi sforzi legislativi e tecnologici.

Fino a quando i pirati informatici troveranno persone distratte e inconsapevoli che li faranno entrare nei sistemi aziendali, non ci sarà legge o protezione in grado di risolvere alla radice il problema.

Rafforzare le difese attraverso la formazione

La strada da seguire per le organizzazioni è dunque quella di puntare a un rafforzamento delle difese attraverso la formazione di dipendenti e collaboratori, che devono essere adeguatamente formati e sempre consapevoli di ogni loro azione online, rendendo in questo modo l’azienda o l’organizzazione, una fortezza invalicabile, o quasi.

Azzerare completamente il pericolo di attacchi è infatti molto difficile ma lavorando sul fattore umano è possibile abbassarlo di molto.

La formazione rimane, dunque, un pilastro della prevenzione del rischio, senza il quale tutto il castello di protezione è destinato a crollare.

Parliamo, però, di una formazione adeguata alla sfida, differenziata negli strumenti, aggiornata costantemente alle ultime novità in materia di rischio cyber, che preveda slot brevi ma quotidiani e mirate esercitazioni pratiche.

Ma che sia soprattutto organizzata in base al livello di conoscenza personale di ogni utente. Ognuno deve essere messo nelle condizioni di riconoscere da lontano l’“odore” di un attacco e di trasformarsi in una roccaforte di protezione per sé stesso e per l’azienda o l’organizzazione per cui lavora.

Solo così sarà possibile allontanare il cyber criminale di turno che andrà a cercare di fare danni altrove. Fino a che non ci sarà più nessun “altrove” da reburare e ricattare.

Conclusioni

Del resto, come in ogni battaglia che si rispetti, il nemico per essere combattuto e magari anche sconfitto deve essere prima conosciuto. Sapere le sue mosse e prevenirle è l’unica strada per diventare dei veri guerrieri.

Sembra retorica ma quella in corso nella Rete è una vera e propria guerra contro un nemico bravissimo non solo a rubare ma anche a nascondersi e ad assumere sembianze difficilmente riconoscibili.

Certo la strada da fare è lunga e non permette soste. èun processo continuo, che richiede un impegno costante nel quale devono essere tutti coinvolti e svolgere il proprio ruolo con grande responsabilità.

Ma la buona notizia è che tutto questo può essere anche molto divertente e motivante, come ogni grande sfida che si rispetti.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4