L'ANALISI

LockerGoga, che c’è sa sapere sul ransomware che ha colpito il colosso dell’alluminio Norsk Hydro

LockerGoga è il ransomware che ha colpito gli impianti industriali del colosso dell’alluminio Norsk Hydro. Ecco cosa può insegnare questo attacco alle aziende italiane e perché è sempre più importante proteggere le infrastrutture critiche dal cyber crime

Pubblicato il 25 Mar 2019

LockerGoga ransomware analisi

Si chiama LockerGoga il ransomware di nuova generazione difficile da individuare che la scorsa settimana ha colpito il colosso norvegese dell’alluminio Norsk Hydro, causando notevoli rallentamenti su una parte della produzione negli stabilimenti europei e statunitensi e mettendo fuori uso il network interno, tanto che altri stabilimenti sono stati costretti a passare alle operazioni manuali per continuare la produzione.

A differenza di altri malware simili, LockerGoga non ha funzionalità che gli consentono di auto-propagarsi né si conoscono, al momento, dettagli sul suo vettore di infezione iniziale. Si sa, invece, che gli aggressori sono in grado di utilizzare un’ampia gamma di tecniche per ottenere l’accesso alla rete, compreso lo sfruttamento di vulnerabilità non patchate e le credenziali utente ottenute mediante campagne di malspam e phishing.

Particolari, questi, che farebbero pensare ad un attacco mirato nei confronti degli stabilimenti di Norsk Hydro.

Inoltre, mentre le precedenti varianti già identificate in passato di LockerGoga si comportavano come i classici ransomware, cifrando i file e le cartelle archiviati sui sistemi infetti e fornendo poi alle vittime le istruzioni per pagare il riscatto in Bitcoin al fine di ottenere la chiave di decodifica, nelle varianti successive (come quella che ha colpito il colosso dell’alluminio norvegese) LockerGoga può anche disconnettere le sue vittime impedendo loro di accedere nuovamente al sistema colpito. La conseguenza di ciò è che, in molti casi, la vittima non è in grado di visualizzare la nota di riscatto e quindi di ottenere le istruzioni per pagarlo e rientrare in possesso dei suoi file.

Attacco a Norsk Hydro: quale lezione per le aziende

Le nuove varianti di LockerGoga, quindi, potrebbero essere descritte come distruttive e, più che di un classico ransomware, si dovrebbe parlare di un wiper, un malware capace di impedire il recupero dei file criptati o di cancellare completamente tutti i dati archiviati nel computer vittima dell’attacco.

Insomma, più che di una classica infezione da ransomware, quello condotto nei confronti di Norsk Hydro potrebbe essere stato un vero e proprio attacco di cyber sabotaggio il cui obiettivo era bloccare interi sistemi industriali, con tutte le conseguenze del caso.

Un’ipotesi confermata da Marco Rizzi, Information e Cyber Security Advisor presso P4I – Partners4Innovation: “L’attacco a Norsk Hydro, almeno stando alle informazioni disponibili al momento, è un caso che pone molti spunti di riflessione. Stando alle informazioni disponibili al momento, pare si sia trattato di un attacco ransomware mirato, ben strutturato e guidato dall’esterno, perpetrato ai danni di un’azienda strutturata, attiva sugli aspetti di sicurezza”.

Cosa può dunque insegnare questo attacco alle altre aziende? Senza entrare nei dettagli dell’attacco, lo stesso Marco Rizzi prova a suggerire alcuni temi di sicurezza su cui porre l’attenzione. “Il primo aspetto è l’importanza del servizio di detection che parte da un’adeguata capacità di rilevare e correlare semplici eventi di sicurezza prima che si tramutino in attacchi. Il secondo aspetto, inerente i sistemi di controllo industriale (ICS), è relativo alla necessità di mantenere i sistemi di produzione il più possibile separati fisicamente e logicamente da altri ambienti e reti aziendali, a maggior ragione quando si tratta di lavorazioni meccaniche”.

Secondo Vladimir Dashchenko, Security Researcher di Kaspersky Lab, “l’attacco ai danni di Norsk Hydro si è rivelato un incidente davvero preoccupante e dimostra, una volta di più, come il mondo non sia pronto ad affrontare eventuali cyber attacchi che prendono di mira le infrastrutture critiche, diversamente dagli aggressori che sono sempre più abili nell’attaccare questo tipo di impianti. Abbiamo osservato diversi casi di cyber attacchi a reti elettriche, raffinerie di petrolio, impianti siderurgici, infrastrutture finanziarie, porti e ospedali: in questi casi le organizzazioni hanno individuato e riconosciuto gli attacchi subito. Molte aziende, però, ancora non sono in grado di farlo e le mancate segnalazioni ostacolano la valutazione dei rischi e la risposta alle minacce”.

“Spesso non si comprende il livello reale di rischio dal punto di vista della cyber security che può derivare dalla crescente connettività nel settore delle infrastrutture critiche”, continua l’analista di Kaspersky Lab, che rivela al nostro sito i risultati di una ricerca secondo la quale “addirittura per il 61% delle persone coinvolte nello studio l’implementazione dell’universo IoT nei propri sistemi ICS/OT è una sfida trascurabile dal punto di vista della sicurezza informatica, o addirittura inesistente”.

L’evoluzione dei ransomware è, invece, la nuova tendenza del cyber crimine secondo Diego Gagliardo, COO di Endian: “L’attacco alla norvegese Norsk Hydro è un esempio di come i ransomware, o più in genere i malware, si stiano trasformando e stiano espandendo il proprio raggio di azione, aggiungendo ai propri target vittime importanti e delicate come i siti produttivi di grosse compagnie. Colpendo le strutture industriali aumentano di molto l’entità economica del danno: nel solo 2017, ad esempio, secondo fonti della Casa Bianca e del governo inglese, il ransomware Not Petya ha prodotto danni per oltre 10 miliardi di dollari, colpendo industrie e case farmaceutiche in tutto il mondo”.

“Fondamentale per proteggersi”, secondo l’analista di Endian, “è avere un backup strutturato, un sistema educativo dei propri impiegati al fine di insegnare a riconoscere le fonti a rischio, e dotarsi di strumenti informatici che segmentino le reti e analizzino in modo attivo il traffico”.

Analisi tecnica di LockerGoga

Dall’analisi del codice malevolo di LockerGoga si scopre che per passare inosservato ai sistemi di sicurezza aziendali è stato “firmato” dai criminal hacker usando un certificato digitale rilasciato da Sectigo ad ALISA LTD. Il certificato, ovviamente, è stato immediatamente revocato, ma non è escluso che i criminal hacker siano già in possesso di altri certificati aggiornati.

Durante il processo di infezione, l’eseguibile LockerGoga viene copiato nella directory %TEMP% del sistema della vittima ed eseguito.

Alcune varianti di LockerGoga, inoltre, tentano di cancellare i registri eventi di Windows utilizzando la seguente sintassi dei comandi:

“C:\Windows\system32\wevtutil.exe” cl Microsoft-Windows-WMI-Activity/Trace

LockerGoga crea quindi la nota di riscatto e inizia il processo di crittografia di file e cartelle archiviate nel sistema infetto. Il malware supporta molti dei tipi di file più comuni che le organizzazioni utilizzano solitamente per memorizzare dati importanti: DOC, DOT, WBK, DOCX, DOTX, DOCB, XLM, XLSX, XLTX, XLSB, XLW, PPT, POT, PPS, PPTX, POTX, PPSX, SLDX e PDF. I file originali vengono quindi cancellati e sostituiti con quelli crittografati che si riconoscono per l’estensione *.LOCKED. A differenza di altri ransomware, inoltre, LockerGoga codifica anche il contenuto della directory Recycle Bin (il cestino) della vittima.

Completata questa fase, LockerGoga crea la nota di riscatto sul desktop della vittima nel file di testo README_LOCKED.txt.

È interessante notare che nella nota non ci sono istruzioni per l’utilizzo di un portale di pagamento del riscatto, né vengono indicati gli indirizzi di wallet Bitcoin o Monero. Più semplicemente, vengono fornite le istruzioni per contattare il distributore di malware tramite alcuni indirizzi e-mail che variano a seconda del campione analizzato del malware.

Al momento, inoltre, gli analisti non hanno individuato alcuna struttura di comando e controllo dedicata (C2).

Infine, una curiosità: i criminal hacker che hanno sviluppato l’ultima variante di LockerGoga che ha colpito anche gli impianti industriali di Norsk Hydro offrono la possibilità di decriptare gratuitamente un piccolo numero di file criptati per “convincere” le vittime della legittimità dell’operazione e massimizzare la probabilità che la vittima paghi la richiesta di riscatto.

Difendersi da LockerGoga: i consigli degli esperti

La risposta di Norsk Hydro all’attacco subito è comunque un ottimo esempio di incident response, sia da un punto di vista operativo sia per quel che riguarda la gestione delle comunicazioni durante tutto l’attacco.

Secondo Vladimir Dashchenko di Kaspersky Lab “è positivo vedere come Norsk Hydro abbia rifiutato di soddisfare le richieste dei cyber criminali e di pagare il riscatto, sapendo di poter contare sui propri backup di sicurezza pronti all’uso. Senza questi backup, le conseguenze di un simile attacco sarebbero state estremamente gravi. Un altro importante elemento da considerare è il fatto che, nel corso dell’attacco, gli impianti per l’energia sono state isolati dalla rete principale e quindi non sono stati colpiti. Un’organizzazione industriale così articolata, come una fabbrica o un impianto per la fusione, è complessa da proteggere, proprio perché la sua infrastruttura è costituita da tanti elementi e le vulnerabilità presenti, anche in quelli meno rilevanti, possono diventare delle porte di acceso all’intera rete. Nella maggior parte delle organizzazioni un attacco del genere potrebbe portare ad un’interruzione della produzione o ad una perdita importante in termini economici, ma per impianti come questo potrebbe avere come conseguenza anche danni fisici alla produzione.”

L’attacco condotto ai danni di Norsk Hydro è utile a sottolineare ancora una volta l’importanza dei backup e di testati piani di ripristino, necessari a salvaguardare la necessaria continuità aziendale.

Per evitare scenari di questo tipo, è dunque opportuno seguire alcune “best practice” di cyber security:

  • effettuare periodiche valutazioni sulla sicurezza dell’organizzazione;
  • eseguire regolarmente i backup;
  • installare il prima possibile le patch su tutti i software presenti nell’infrastruttura dell’organizzazione;
  • istruire i dipendenti sulla “cyber security hygiene”;
  • adottare e implementare una soluzione di sicurezza affidabile per le aziende.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati