Subito dopo la votazione con cui l’organo legislativo dell’Unione Europea ha identificato ufficialmente la Russia come sponsor del terrorismo, gli attivisti digitali pro Cremlino, sotto le direttive del gruppo KillNet, hanno unito le proprie operazioni per sferrare un attacco DDoS contro il sito Web del Parlamento Europeo, rendendolo irraggiungibile per diverse ore durante il pomeriggio di ieri, mercoledì 23 novembre 2022.
KillNet, chi è la cyber gang vicina al Cremlino che sta attaccando l’Italia
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L’attacco DDoS di KillNet contro il Parlamento UE
Il Parlamento Europeo, dunque, è stato l’ultimo importante target di questi attacchi di hacktivismo, proprio a seguito della votazione che ha messo nero su bianco il riconoscimento di stato terroristico alla Russia. Un attacco che conferma il legame sempre più stretto che c’è e sempre di più ci sarà in futuro tra la politica e la cyber.
“Gli attacchi deliberati e le atrocità perpetrate dalla Federazione Russa contro la popolazione civile ucraina, la distruzione di infrastrutture civili e altre gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario equivalgono ad atti di terrore contro la popolazione ucraina e costituiscono crimini di guerra”, lo hanno detto i deputati in una risoluzione non vincolante ma altamente simbolica.
“Alla luce di quanto sopra, (il Parlamento europeo) riconosce la Russia come uno stato sponsor del terrorismo e come uno stato che utilizza mezzi del terrorismo”.
La votazione su questa risoluzione ha ricevuto grande consenso tra i parlamentari presenti all’assemblea, conseguendo il risultato di 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astenuti.
Non appena conseguiti i primi risultati dell’operazione di attivismo contro il Parlamento, la cyber gang KillNet ha prontamente rivendicato l’attacco, su Telegram, svelando lo stato di non disponibilità del sito Web già da prima delle ore 14.00.
L’attacco è riuscito a perdurare per diverse ore, almeno fino alle ore 20.00: anche la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha condiviso lo stato di down con un tweet.
Attacchi motivati politicamente contro l’Europa
Il nuovo attacco DDoS fa parte, appunto, dell’hacktivismo sviluppato a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, con manifestazioni ripetute nel corso di questi mesi, contro organizzazioni pubbliche e private, strategiche e significative per uno Stato. Ci sono schieramenti pro Ucraina ma anche pro Russia. Killnet fa parte di questi ultimi e agiscono unicamente con l’organizzazione di massicci attacchi Distributed Denial of Service, unendo le forze del seguito che il gruppo ha creato attorno a se in questi mesi, contro target e obiettivi decisi di volta in volta dalla linea decisionale del gruppo stesso.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, KillNet ha reclutato attivamente volontari, spesso organizzandoli in diverse squadre con nomi come “Kratos”, “Rayd” e “Zarya”, per condurre tali attacchi contro le nazioni dell’occidente.
Anche in Italia, lo ricordiamo, c’è stato l’intervento contro strutture strategiche come il Ministero della Difesa o la Polizia di Stato.