i consigli

OVH, era un vecchio datacenter: impariamo a scegliere meglio a chi affidarci

Incendio scoppiato forse per un gruppo di continuità (UPS), ma non sarebbe successo su un datacenter di nuova generazione. Quanto accaduto serve anche da lezione preziosa su come scegliere un cloud provider affidabile e l’importanza di avere piani di disaster recovery

Pubblicato il 12 Mar 2021

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Committee Member, CLUSIT Scientific Committee Member, BeDisruptive Training Center Director, ENIA Comitato Scientifico

Paolo Tarsitano

Editor Cybersecurity360.it

Incendio data center OVH quale lezione

L’incendio che ha distrutto il data center SBG2 del cloud provider OVH a Strasburgo potrebbe essere stato causato dal malfunzionamento di un gruppo di continuità (UPS) revisionato proprio la mattina del 9 marzo, a poche ore dall’incidente.

A fornire questa spiegazione è stato lo stesso fondatore e presidente di OVH, Octave Klaba, in un video di aggiornamento sulle indagini in corso pubblicato oggi in cui fa riferimento alle immagini scattate con le telecamere termiche subito dopo l’arrivo dei vigili del fuoco: nelle riprese, in particolare, si vedono due unità UPS in fiamme, in particolare la UPS7 (appena revisionata) e la UPS8.

Dall’analisi di questo video e degli altri ripresi dalle 300 telecamere presenti sul posto, OVH spera di ottenere tutte le risposte sulle cause che hanno causato il devastante incendio.

Dai dettagli forniti da Klaba, sull’UPS7 erano stato sostituiti numerose componenti e l’unità era stata successivamente riavviata senza mostrare alcun malfunzionamento.

Il data center SGB2 era di vecchia generazione

Nella sua analisi, Klaba spiega anche che il data center SBG2 distrutto nell’incendio era di vecchia generazione, costruito nel 2011, per di più realizzato con una struttura a container di metallo impilati che al giorno d’oggi viene invece utilizzata per lo più a supporto di operazioni tecniche o di manutenzione sugli stessi data center.

Inoltre, come molti altri cloud provider, anche OVH utilizza una rete di data center delocalizzati (quelli di Strasburgo sono solo una parte di tutta la rete del provider) con livelli di protezione più bassa rispetto ad altre soluzioni sicuramente più costose per quanto riguarda la manutenzione, ma in grado di garantire un livello di sicurezza molto più alto, in alcuni casi anche una elevata capacità di resistenza proprio al fuoco.

Il confronto tra vecchio e nuovo

I moderni data center, ad esempio, vengono costruiti con compartimenti stagni che, a differenza dei container metallici impilati, consentono di contenere molto meglio le fiamme di un incendio.

Basta osservare le immagini del rogo di Strasburgo per rendersi conto di come il metallo del container in cui è divampato l’incendio abbia consentito una rapida propagazione del calore e, di conseguenza, delle fiamme a tutto il data center.

E infatti, il data center SBG3 di nuova generazione, sebbene posto di fianco all’SBG2, non è stato affatto impattato nell’incidente.

Klaba conclude il suo videomessaggio rassicurando i clienti di OVH e informandoli che l’azienda sta lavorando per ripulire i locali e ricostruire il data center con ulteriori risorse: al momento sarebbero già 2.000 le unità server che hanno sostituito quelle andate distrutte nel rogo e altre 1.000 lo saranno nei prossimi giorni.

Disaster recovery: cosa abbiamo imparato dal caso OVH

Alla luce di quanto accaduto nell’incendio del data center di OVH, è dunque utile fare alcune considerazioni sulle vulnerabilità di questa tipologia di infrastruttura e su come si sarebbero potuti mitigare i rischi.

Innanzitutto, è importante insistere sui temi relativi alla realizzazione di un piano di business continuity e disaster recovery, strumenti imprescindibili per preservare la performance aziendale in casi di eventi che minacciano le funzionalità a qualunque livello, tecnologico e non solo.

Secondo Federica Maria Rita Livelli, Business Continuity & Risk Management Consultant, “la gestione del rischio e la continuità operativa rappresentano ormai una conditio sine qua non. L’incendio al data center di Strasburgo ha messo in evidenza ancora una volta l’importanza di un buon piano di Business Continuity e Disaster Recovery, oltre ad evidenziare come la tecnologia del cloud possa essere soggetta a rischi tangibili e compromettere l’operatività delle aziende e delle istituzioni che affidano propri dati ai vari cloud provider”.

L’importanza di un piano di Business Continuity e Data Recovery

Da queste considerazioni, Federica Maria Rita Livelli sintetizza alcune utili lezioni: “Ogni organizzazione, prima di sottoscrivere un contratto con un cloud provider, dovrebbe essere consapevole del fatto che non si tratta semplicemente di effettuare il backup e il ripristino dei dati; pertanto, è necessario accertarsi che, attraverso tale servizio, venga garantita la resilienza dell’organizzazione, indipendentemente dal verificarsi di qualsiasi evento dirompente. Si tratta, da parte dell’organizzazione, di implementare i principi di Risk Management e Business Continuity per proteggere i dati verificando, altresì, che tali principi siano rispettati anche dal cloud provider”.

“Il cloud”, continua la Livelli, “sopperisce alle esigenze di Business Continuity in termini di disponibilità di applicazioni critiche e meno critiche, grazie a data center, servizi di backup e di disaster recovery e, ad oggi, numerosi cloud service provider offrono sofisticati framework per la pianificazione del piano di disaster recovery in base ai modelli di Business Continuity aziendali e della gestione delle criticità sempre in un’ottica di resilienza organizzativa. Inoltre, i cloud di ultima generazione offrono anche la possibilità di replicare i piani di Disaster Recovery & Business Continuity, garantendo una maggiore resilienza organizzativa e una riduzione dei costi di gestione”.

Consigli e best practice per la scelta del cloud provider

Ma siamo sicuri che se il cloud a cui affidiamo i nostri dati dovesse subire un evento dirompente – come si è verificato al data center OVH di Strasburgo – sia in grado di ridurre al minimo gli impatti sulla nostra organizzazione e ripristinare in tempi brevi il servizio?

“Forse non ne siamo del tutto sicuri”, osserva ancora Federica Maria Rita Livelli, “e, come si è verificato in questi giorni, molte aziende – facenti parte di un’intricata rete di connessione in Europa – hanno subito una “empasse” a macchia di leopardo. Tutto ciò ha reso ulteriormente evidente come sia strategico e fondamentale, nella fase di scelta del cloud provider, porre particolare attenzione ad alcuni aspetti:

  1. verifica dei piani di continuità del cloud provider e inserimento delle clausole di continuità nei contratti, oltre a richiedere la conferma dell’osservanza anche da parte dei sub-fornitori;
  2. verifica dei servizi di connettività e l’alimentazione nei data center in caso di disastro/disruption;
  3. verifica della gestione i guasti hardware e come inserire contrattualmente la loro modalità di risoluzione;
  4. verifica della modalità di replica dei dati e dove vengono custoditi ai fini del GDPR;
  5. verifica delle specifiche del data center utilizzato dal cloud provider;
  6. verifica dei casi di tempi di inattività verificatisi negli ultimi 18 mesi;
  7. verifica della frequenza di svolgimento dei test di ripristino, di emergenza e diponibilità dell’ultimo rapporto.

Questo ultimo episodio dimostra ancora una volta come sia fondamentale e strategica la protezione delle infrastrutture critiche: è necessario e urgente investire in sostenibilità, resilienza ed efficienza”.

Conclusioni

Nell’era della connettività intelligente, la risorsa più preziosa al mondo sono i dati, quindi, fare investimenti strategici nell’infrastruttura del data center è in definitiva una fonte di differenziazione e di competitività, ma solo se tali strutture sono sufficientemente organizzate per garantire la resilienza della propria operatività.

Pertanto, conclude Federica Maria Livelli, “è necessario monitorare attentamente i servizi offerti dal cloud provider al fine di individuarne i potenziali rischi e poter adottare efficaci e specifiche misure di prevenzione. Inoltre, è quanto mai necessario, prima di adottare un sistema Cloud di valutarne attentamente la ratio rischi/benefici e cercare di minimizzare i primi attraverso un’attenta verifica dell’affidabilità del fornitore di servizi al quale ci si intende affidare”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati