LA GUIDA

Il “Nuovo Patent Box” e la corretta governance del processo di sviluppo software: profili informatico-giuridici

Il Nuovo Patent Box rientra tra le misure introdotte con la legge di bilancio 2022 per favorire la competitività del sistema produttivo: tra le altre cose, prevede la tassazione agevolata per il know-how aziendale e può quindi consentire alle società di concentrarsi su beni immateriali come i software. Ecco i profili informatico-giuridici

Pubblicato il 01 Giu 2022

Simone Bonavita

Direttore ISLC - Information Society Law Center, Università degli Studi di Milano

Alessandro Cortina

Cybersecurity Consultant, Dottore Magistrale in Sicurezza Informatica e Perfezionato in Criminalità Informatica e Investigazioni Digitali

Nuovo patent box

Con la legge di bilancio 2022 approvata dal Parlamento il 30 dicembre 2021 sono state introdotte numerose misure per favorire la competitività del sistema produttivo del Paese, tra cui il Nuovo Patent Box.

Il nuovo regime patent box ha portato con sé una serie di novità tra cui, ad esempio, la fuoriuscita di beni immateriali come il know-how aziendale come elementi interessati dalla tassazione agevolata. Questo aspetto ha portato molte società a concentrarsi su altri beni immateriali agevolati, come i programmi per elaboratore.

Oltre che un’occasione in termini fiscali, aderire a questa possibilità del regime di tassazione agevolata può rappresentare uno spunto per molte società per fare il punto e riorganizzare l’assetto e la gestione dei processi di sviluppo software, i quali, per essenza stessa della materia, risultano essere tendenzialmente anarchici.

Security by design e security testing nello sviluppo del software: le soluzioni

Il nuovo regime di tassazione in sintesi

Il regime patent box è un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo, nel 2021 e anni successivi, dei seguenti beni immateriali giuridicamente tutelabili impiegati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali;
  • disegni e modelli.

Il patent box, dunque, consente a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo, di beneficiare di una superdeduzione.

Il nuovo beneficio, infatti, consiste nella maggiorazione, valevole ai fini Irpef, Ires e Irap, dei costi di ricerca e sviluppo sopra descritti in misura pari al 110%.

Patent box: aspetti di governance

Il patent box, per sua natura, è strettamente collegato ad attività c.d. di “Ricerca e Sviluppo”, e il nuovo regime non fa eccezione da questo punto di vista, anche nelle parti relative ai software. Gli investimenti operati nel settore dello sviluppo di programmi per elaboratori, infatti, dovrebbero riguardare progetti che hanno portato alla nascita di applicativi dal carattere innovativo che integrino il carattere di beni immateriali utilizzati, direttamente o indirettamente, nello svolgimento dell’attività di impresa.

In tali termini, risulta dunque di particolare importanza, innanzitutto, una procedura di censimento e classificazione degli applicativi utilizzati all’interno dell’impresa. Una possibile classificazione intuitiva potrebbe essere la seguente:

  1. software proprietario: applicativo sviluppato dalla società in seguito ad attività di ricerca e sviluppo;
  2. software ausiliario: applicativo utilizzato dalla società durante le attività di ricerca e sviluppo.

Una volta censiti e classificati i programmi per elaboratori utilizzati e/o sviluppati, un’altra buona prassi da implementare sarebbe quella di una corretta gestione delle risorse umane che partecipano attivamente ai processi di sviluppo. Il patent box, infatti, contempla anche le spese sostenute nei confronti di dipendenti e/o consulenti esterni che hanno preso parte al processo di realizzazione dell’applicativo.

A livello di procedure, dunque, delle possibili soluzioni che un’organizzazione potrebbe prendere sono:

  1. censimento degli sviluppatori (interni ed esterni) con relative mansioni, progetti di afferenza, e ore dedicate per progetto;
  2. verifica dei contratti con i dipendenti/consulenti al fine di essere certi che, per quanto riguardi gli aspetti di proprietà intellettuale legati allo sviluppo di programmi per elaboratore, la società abbia la piena titolarità (fatti ovviamente salvi i diritti di natura morale) dei software su cui si dovrà basare la richiesta di tassazione agevolata.

Aspetti di processo nel patent box

Entrando più nel merito, ora, di quelle che potrebbero essere gli aspetti gestionali legati allo sviluppo software, risulta essere di fondamentale importanza per una società adottare una procedura per la definizione e la gestione del ciclo di vita di un software, ossia di uno schema generale in cui sono definiti le varie fasi in cui si potrebbe ritrovare un software durante la sua “vita”.

Tale procedura dovrebbe contenere sia aspetti “tradizionali”, propri di tali procedure, sia aspetti connessi ad evidenziare la assoggezione del software al regime qui in esame. Saper, infatti, attribuire a un software un preciso stato, facilita la società a determinare chi sono i responsabili per la gestione dell’applicativo in quel momento e a ravvisare lo stato di avanzamento del processo di sviluppo.

Ovviamente, per via dei continui e, a volte, anche repentini progressi tecnologici che caratterizzano il mondo dell’informatica, difficilmente si potrà sempre collocare il software in maniera precisa lungo le varie fasi del ciclo di vita, ma la predisposizione ad avere una distinzione di questo tipo non può che portare ordine e organizzazione all’interno della società.

Di seguito forniamo un possibile esempio di ciclo di vita:

  1. attività di ricerca preventiva: a fronte di un progetto di sviluppo software vengono effettuate delle attività di ricerca per determinare se sul mercato esistono già soluzioni similari che potrebbero ricalcare l’applicativo che si dovrebbe produrre per chiudere il progetto;
  2. pre-produzione: in questa fase vi è la traduzione dei requisiti del progetto in specifiche formali e la progettazione dell’applicativo;
  3. produzione: fase di realizzazione del software;
  4. verifica e validazione: fase di testing;
  5. promozione (eventuale): fase di pubblicizzazione del software;
  6. distribuzione e supporto (eventuale): vendita del software e attività di manutenzione e aggiornamento periodico.

Una volta aver definito le fasi del ciclo di vita che meglio si adattano alla realtà aziendale, due altre importanti policy che dovrebbero essere adottate sarebbero:

  • policy per lo sviluppo sicuro di software;
  • policy per la regolamentazione della contaminazione con software FLOSS.

La prima policy ha come scopo quello di far integrare, nel ciclo di vita precedentemente definito, delle attività di verifica e rilevazione di possibili criticità dal punto di vista della sicurezza andando a inserire, dunque, anche la contemplazione non solo di requisiti funzionali bensì anche di sicurezza.

L’analisi dei requisiti di sicurezza, infatti, permette – tra le varie opportunità – la modellazione delle possibili minacce che potrebbero essere mosse all’applicativo in modo tale da agire preventivamente e adottare, fin dalle primissime fasi di progettazione, delle contromisure necessarie per impedire o quantomeno tentare di impedire che tali attacchi vadano a buon fine.

La seconda policy, invece, ha come obiettivo quello di regolamentare come si devono integrare eventuali librerie, porzioni di codice parziali/integrali di programmi licenziati con licenze FLOSS (Free and Libre Open Source Software).

Bisognerebbe fare attenzione, infatti, a problematiche di questo tipo in quanto, se è vero che diverse licenze – quali a titolo esemplificativo, la MIT License, l’Apache 2.0, le BSD licenses – non creano particolari problematiche in relazione a eventuali programmi derivati, vi sono invece alcune licenze – come quella GNU GPL (General Public License) – le quali sono caratterizzate dalla c.d. clausola di viralità. Scopo di questa clausola è permettere che lo status giuridico dell’opera originale distribuita con una GNU GPL si propaghi a tutte le eventuali ridistribuzioni e/o opere derivate dall’originale.

La volontà, infatti, è quella che tutto ciò che utilizzo anche solo parzialmente del codice licenziato sotto GNU GPL rimanga, poi, un software open source. Impartire, dunque, delle corrette metodologie di lavoro e sensibilizzare il personale su tali tematiche potrebbe evitare problematiche in sede di controlli riguardanti l’accertamento dell’attribuzione dei diritti di proprietà intellettuale (in particolare quelli di utilizzazione economica) dei programmi per elaboratore, ad esempio.

Conclusioni

Le società impegnate nello sviluppo di software non dovrebbero utilizzare solamente le logiche di business per l’impostazione dei loro progetti, ma un processo di sviluppo che sia pensato e costruito secondo precise logiche di governance permette di instaurare delle dinamiche efficienti e strutturate che poi riescono anche a prescindere dalle singole persone che operano all’interno della società in dato istante in quanto, formalizzando i processi, si permette anche un più agevole passaggio di conoscenza in caso di cambiamenti a livello di risorse umane impiegate.

In relazione al patent box 2022, infine, avere un processo strutturato ovviamente non può far altro che semplificare le eventuali pratiche burocratiche e fornire anche un ottimo set documentale a sostegno dell’ottenimento dei benefici fiscali qui esaminati, nonché a sostegno della impostazione del proprio modello in sede di possibili controlli da parte dell’Agenzia dell’Entrate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3