LA GUIDA PRATICA

Analisi d’impatto aziendale: ecco come eseguirla per reagire agli attacchi informatici

Per rispondere adeguatamente ai continui attacchi informatici, le organizzazioni sono chiamate a sviluppare piani di emergenza efficaci per la continuità aziendale, per quella operativa e di disaster recovery. Ma il primo passo fondamentale di ogni processo di pianificazione di emergenza è l’analisi di impatto aziendale. Vediamo cos’è e come va sviluppata una BIA

Pubblicato il 10 Mar 2023

Giuseppe Alverone

Consulente e formatore Privacy. DPO certificato UNI 11697:2017

Analisi d'impatto aziendale come realizzarla

I continui attacchi informatici ai quali sono soggette imprese e Pubbliche Amministrazioni rendono evidente la necessità che tutte le organizzazioni sviluppino piani di emergenza per ciascun sistema informativo, al fine di soddisfare le esigenze delle operazioni critiche (i.e. quelle funzionali al business) in caso di interruzione. Il primo passo fondamentale di ogni processo di pianificazione di emergenza è l’analisi d’impatto ziendale (la c.d. BIA: Business Impact Analisys). Vediamo cos’è e come va sviluppata una BIA.

BIA e analisi dei rischi: quali sinergie per predisporre soluzioni di resilienza e recovery

La pianificazione di emergenza

Le procedure per l’esecuzione di tale capacità devono essere documentate in un piano di emergenza formale che può assumere le caratteristiche di:

  1. piano di continuità aziendale (c.d. BCP: Business Continuity Plan) che si concentra sul sostegno dei processi aziendali funzionali al raggiungimento degli obiettivi di business (i cc.dd. processi critici);
  2. piano di continuità operativa (c.d. COOP: Continuity Of Operations Plan) che, in genere, è sviluppato dalle Pubbliche Amministrazioni per recuperare, in tempi brevi, la capacità di offrire servizi ai cittadini. In questo caso l’urgenza potrebbe non essere alta come per le imprese poiché gli Enti pubblici non sono gravati dal rischio di fallimenti;
  3. piano di ripristino di emergenza (c.d. DRP: Disaster Recovery Plan) che si applica a gravi interruzioni del servizio, solitamente fisiche, che negano l’accesso alla infrastruttura principale e che richiedono il trasferimento dell’operatività in un sito alternativo.

Qualunque sia il piano di emergenza che si va a predisporre, il primo necessario e fondamentale adempimento da porre in essere è l’analisi di impatto aziendale (la c.d. BIA: Business Impact Analisys).

Si tratta di un processo volto a correlare specifici componenti IT con i processi critici (i.e. quelli funzionali al raggiungimento degli obiettivi di business) che gli stessi componenti IT supportano e, conseguentemente, a determinare i requisiti e le priorità per garantire la continuità operativa.

Per la definizione e lo sviluppo della BIA, ENISA fa riferimento alle linee guida NIST Special Publication 800-34 Rev. 1, uno specifico documento rivolto alle organizzazioni federali USA.

Ne riportiamo, di seguito, alcune indicazioni di tali Linee Guida utili a comprendere come poter sviluppare una BIA.

Come condurre l’analisi d’impatto aziendale (BIA)

L’analisi d’impatto aziendale, che è un passo fondamentale nel processo di pianificazione di emergenza in generale, consente all’impresa o alla Pubblica Amministrazione di caratterizzare:

  1. i componenti del sistema;
  2. i processi aziendali/la missione supportati;
  3. le interdipendenze.

Scopo della BIA è quello di correlare il sistema con i processi e i servizi di business critici forniti e, sulla base di tali informazioni, caratterizzare le conseguenze di un’interruzione.

L’impresa o la Pubblica Amministrazione può utilizzare i risultati della BIA per determinare i requisiti e le priorità della pianificazione di emergenza, incorporandoli, poi, opportunamente nell’analisi e negli sforzi di sviluppo della strategia per BCP, COOP e DRP dell’Organizzazione.

In genere il processo di analisi di impatto aziendale si sviluppa nei sottonotati tre passaggi:

  • determinazione dei processi aziendali/di missione e della criticità del ripristino;
  • identificazione dei requisiti delle risorse;
  • identificazione delle priorità di ripristino per le risorse di sistema.

Vediamoli di seguito.

Determinazione dei processi aziendali e della criticità del ripristino

In questo primo momento, vengono identificati i processi aziendali/di missione supportati dal sistema e viene determinato l’impatto di un’interruzione del sistema su tali processi, insieme ai tempi di inattività stimati.

Il tempo di inattività dovrebbe riflettere il tempo massimo che un’organizzazione può tollerare considerando la missione da realizzare.

Un sistema informativo può essere molto complesso e spesso supporta più processi di business o più missioni, con conseguenti diverse prospettive sull’importanza dei servizi o delle capacità del sistema.

Per realizzare l’analisi d’impatto aziendale e comprendere meglio gli impatti che un’interruzione del sistema può avere sull’organizzazione, il soggetto o il team incaricato di sviluppare la BIA dovrebbe collaborare con la direzione e i punti di contatto interni ed esterni per identificare e convalidare i processi aziendali/di missione che dipendono o sono supportati dal sistema informativo.

Gli impatti dei processi identificati vengono quindi ulteriormente analizzati in termini di disponibilità, integrità, riservatezza e livello di impatto stabilito per il sistema informativo.

In particolare, il soggetto o il team incaricato di sviluppare la BIA dovrebbe analizzare i processi aziendali/di missione supportati e, insieme ai responsabili di detti processi e al C-Level, determinare il tempo di inattività accettabile per un determinato processo che sia stato interrotto.

I tempi di inattività possono essere identificati nei sottonotati diversi modi.

Tempo di inattività massimo tollerabile

Il MTDT (Maximum Tolerable DownTime) rappresenta la quantità di tempo totale che l’impresa o la Pubblica Amministrazione proprietaria del sistema è disposta ad accettare per l’interruzione di un processo aziendale o di una missione e include tutte le considerazioni sull’impatto. Determinare il MTDT è importante perché fornisce al soggetto o al team incaricato di sviluppare la BIA, utili indicazioni circa:

  1. la selezione di un metodo di ripristino appropriato;
  2. la profondità dei dettagli che saranno richiesti durante lo sviluppo delle procedure di ripristino, inclusi il loro ambito e contenuto.

Obiettivo del tempo di recupero

Il RTO (RTO: Recovery Time Objective) definisce la quantità massima di tempo entro il quale una risorsa di sistema può rimanere non disponibile prima che si verifichi un impatto inaccettabile su altre risorse di sistema oppure sui processi aziendali/di missione supportati e sull’MTDT.

Determinare il RTO è importante per selezionare le tecnologie appropriate che sono più adatte a soddisfare il MTDT. Attenzione: il RTO, poiché deve garantire che il MTDT non venga superato, deve normalmente essere sempre più breve dello stesso MTDT.

Obiettivo del punto di ripristino

Il RPO (RPO: Recovery Point Objective) rappresenta il momento, prima di un’interruzione del sistema, i.e. il momento in cui i dati processo aziendale/ di missione possono essere ripristinati (data la copia di backup più recente dei dati) dopo un’interruzione.

A differenza del RTO, il RPO non è considerato parte di MTDT. Piuttosto, è un fattore utile a comprendere quanta perdita di dati può tollerare la missione/il processo aziendale durante il processo di ripristino (i.e. il c.d. MTDL: Maximum Tollerance Data Loss).

Il bilanciamento dei costi

Il soggetto o il team incaricato di sviluppare la BIA, in collaborazione con la direzione, dovrebbe determinare il punto ottimale per ripristinare il sistema informativo affrontando i fattori sopra menzionati, bilanciando il costo dell’inoperabilità del sistema con il costo delle risorse necessarie per ripristinare il sistema stesso e il suo supporto complessivo a missioni/attività critiche/processi.

Si consideri che più breve è il RTO, più costose sono le soluzioni di recupero da implementare. Ad esempio, se il sistema deve essere ripristinato immediatamente, le soluzioni senza tempo di inattività e i costi del sito di elaborazione alternativo saranno molto più elevati, mentre un basso impatto sul sistema con un RTO più lungo comporterebbe l’implementazione di un semplice sistema di backup su nastro, meno costoso.

Identificazione dei requisiti delle risorse

In questo secondo momento, gli sforzi di recupero realistici richiedono una valutazione approfondita delle risorse che sono necessarie per riprendere, il più rapidamente possibile, i processi aziendali/di missione e le relative interdipendenze.

Esempi di risorse che dovrebbero essere identificate includono:

  • strutture,
  • personale,
  • attrezzature,
  • software,
  • file di dati,
  • componenti di sistema,
  • record vitali.

Lavorando con la direzione e con i punti di contatto interni ed esterni associati al sistema, Il soggetto o il team incaricato di sviluppare la BIA dovrebbe garantire che le risorse dell’intero sistema informativo siano identificate.

Identificazione delle priorità di ripristino per le risorse di sistema

Sulla base dei risultati delle attività precedenti, le risorse di sistema possono essere collegate in modo più chiaro a processi e funzioni aziendali/missione critiche. È possibile così stabilire livelli di priorità per la sequenza delle attività e delle risorse di recupero.

Lo sviluppo delle priorità di ripristino è l’ultimo passaggio del processo di sviluppo di una BIA. Le priorità di ripristino possono essere stabilite in modo efficace prendendo in considerazione:

  • la criticità dei processi aziendali/di missione;
  • gli impatti delle interruzioni;
  • i tempi di inattività tollerabili;
  • le risorse di sistema.

Il risultato sarà una gerarchia di priorità di ripristino del sistema informativo che il soggetto o il team incaricato di sviluppare la BIA dovrebbero prendere in considerazione per portare a termine il processo di analisi.

Misure di mitigazione. I controlli preventivi

In alcuni casi, gli impatti di un’interruzione dell’operatività identificati nella BIA possono essere mitigati o eliminati attraverso misure preventive che scoraggiano, rilevano e/o riducono gli impatti sul sistema.

Laddove sia possibile ed economicamente vantaggioso, i metodi preventivi sono preferibili alle azioni che potrebbero essere necessarie per ripristinare il sistema dopo un’interruzione. Questa fase include l’identificazione di efficaci controlli preventivi di pianificazione di emergenza e il mantenimento di tali controlli su base continuativa.

Alcune misure comuni sono elencate di seguito:

  1. gruppi di continuità opportunamente dimensionati per fornire alimentazione di backup a breve termine a tutti i componenti del sistema (compresi i controlli ambientali e di sicurezza);
  2. generatori a benzina o diesel per fornire energia di riserva a lungo termine;
  3. impianti di condizionamento dell’aria con un’adeguata capacità in eccesso per prevenire il guasto di alcuni componenti, come un compressore;
  4. sistemi antincendio;
  5. rilevatori di fuoco e fumo;
  6. sensori d’acqua nel soffitto e nel pavimento della sala computer;
  7. contenitori resistenti al calore e impermeabili per supporti di backup e documenti vitali non elettronici;
  8. interruttore di arresto del sistema principale di emergenza;
  9. archiviazione fuori sede di supporti di backup, record non elettronici e documentazione di sistema;
  10. controlli tecnici di sicurezza, come la gestione delle chiavi crittografiche;
  11. backup pianificati frequenti, inclusa la posizione in cui sono archiviati i backup (in loco o fuori sede).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 5