Google ha rilasciato un aggiornamento urgente per il suo browser Chrome, risolvendo una grave vulnerabilità zero-day già attivamente sfruttata.
Il bug, senza una CVE (Common Vulnerabilities and Exposures) assegnata al momento del rilascio, ha sollevato allarmi tra i professionisti della sicurezza informatica, poiché è stato utilizzato in attacchi mirati contro gli utenti.
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Vulnerabilità zero-day in Chrome: come funziona e quali sono gli impatti
Il problema riguarda una vulnerabilità di sicurezza nel motore di rendering V8, utilizzato da Chrome per l’esecuzione di JavaScript.
L’exploit consente l’esecuzione di codice arbitrario sulla macchina dell’utente, permettendo agli attaccanti di eseguire codice remoto. Questo tipo di vulnerabilità è particolarmente grave, poiché permette agli hacker di accedere ai dati sensibili degli utenti senza che questi ne siano consapevoli, anche in assenza di interazione diretta da parte dell’utente (ad esempio, tramite un sito web compromesso).
In particolare, gli attacchi sfruttano questa vulnerabilità per eseguire codice malevolo all’interno del browser stesso, eludendo molte delle protezioni standard come l’isolamento dei processi e le sandbox.
Questo apre una vasta gamma di scenari di attacco, tra cui il furto di dati, il monitoraggio delle attività online e l’installazione di malware sul dispositivo della vittima.
La risposta di Google: patch e mitigazioni
Google, con un comunicato ufficiale, ha confermato il rilascio di una patch urgente che aggiorna Chrome alla versione 143.0.7499.110 su Windows e Linux e alla versione 143.0.7499.109 su macOS.
La soluzione è stata distribuita in modalità forzata, garantendo così che gli utenti ricevessero l’aggiornamento senza bisogno di interazione manuale.
Per applicarlo, è sufficiente avviare Chrome e attendere il completamento della procedura di aggiornamento. Per monitorarne l’avanzamento, accediamo al menu di Chrome cliccando sul pulsante con i tre puntini in alto a destra.
Quindi, nel menu contestuale che appare è sufficiente cliccare su Guida/Informazioni su Google Chrome e attendere il completamento dell’aggiornamento del browser.

Al termine, è sufficiente cliccare sul pulsante Riavvia per installarlo immediatamente.


La patch risolve anche altre vulnerabilità minori, ma quella critica riguarda specificamente la sicurezza del motore V8.
Sebbene Google non abbia ancora divulgato i dettagli tecnici completi, è noto che il bug è stato attivamente sfruttato in alcuni attacchi “in-the-wild”, il che implica che gli hacker stessero già approfittando della vulnerabilità in scenari reali.
Perché questa vulnerabilità è così pericolosa?
Le vulnerabilità zero-day sono tra le più temute nel mondo della cyber security per vari motivi:
- Finestra temporale senza difese: prima che venga rilasciata una patch, le vulnerabilità zero-day rimangono sconosciute agli sviluppatori e ai ricercatori di sicurezza, lasciando ampio spazio per gli attacchi.
- Attacchi mirati: questo tipo di bug è frequentemente utilizzato per attacchi avanzati contro obiettivi specifici, come individui, aziende o enti governativi.
- Elevata probabilità di sfruttamento: la capacità di eseguire codice malevolo in un browser, una delle applicazioni più utilizzate su ogni dispositivo, aumenta esponenzialmente il rischio di diffusione e impatto.
Le implicazioni per le aziende e gli utenti finali
La scoperta di questa nuova grave vulnerabilità in Google Chrome ha importanti implicazioni sia per le aziende sia per gli utenti finali, tenendo conto della grande diffusione del browser.
Implicazioni per le aziende
Le aziende che utilizzano Chrome per navigare, comunicare e operare online sono particolarmente vulnerabili.
Le potenziali conseguenze di un attacco comprendono la compromissione dei dati aziendali, l’accesso non autorizzato a sistemi aziendali e la diffusione di malware in grado di compromettere l’integrità delle reti interne.
Inoltre, per le aziende che gestiscono sistemi sensibili (come le piattaforme di e-commerce, le applicazioni bancarie o i sistemi di gestione delle risorse umane), l’esposizione a questo tipo di vulnerabilità aumenta il rischio di violazioni della privacy e furti di proprietà intellettuale.
Implicazioni per gli utenti finali
Gli utenti privati che navigano su Chrome potrebbero trovarsi esposti a minacce come il furto delle credenziali di accesso, la spia sulle loro attività online e la possibilità di cadere vittima di attacchi di phishing tramite siti compromessi.
Inoltre, i dispositivi non protetti potrebbero essere trasformati in nodi di una botnet, utilizzati per altri attacchi informatici come il mining di criptovalute o il flooding di server.
Consigli pratici per proteggersi
Ecco, dunque, alcuni consigli pratici per proteggersi e mettere in sicurezza il proprio browser:
- Aggiornare immediatamente: la prima azione da intraprendere è assicurarsi di aggiornare Chrome all’ultima versione disponibile. Le vulnerabilità zero-day sono particolarmente pericolose quando i dispositivi non sono aggiornati, poiché le patch possono risolvere il problema in modo definitivo.
- Monitorare i sistemi aziendali: le aziende dovrebbero attivare il monitoraggio attivo per rilevare attività sospette legate ad accessi non autorizzati o esfiltrazioni di dati. È consigliabile eseguire una scansione dei sistemi per verificare la presenza di software dannoso.
- Formare gli utenti aziendali: sensibilizzare i dipendenti sulla sicurezza informatica, in particolare sui rischi di navigazione su siti non sicuri o compromessi, è essenziale per limitare il rischio di exploit.
- Implementare soluzioni di sicurezza aggiuntive: l’uso di endpoint protection, firewall avanzati e soluzioni di sicurezza per il browser può aiutare a ridurre il rischio di attacchi.
Il valore di un aggiornamento tempestivo
Il rilascio di questa patch urgente da parte di Google è un chiaro promemoria dell’importanza di mantenere i propri sistemi e applicazioni sempre aggiornati.
In un mondo dove gli attacchi informatici sono in continua evoluzione, la tempestività nel rispondere alle vulnerabilità è cruciale.
Le aziende e gli utenti finali devono agire prontamente per evitare che le loro informazioni e infrastrutture siano compromesse.














