LO SCENARIO

Rischio sicurezza per la supply chain: cyber minacce e strategie di mitigazione

Gestire il rischio sicurezza per la supply chain è diventata una necessità per tutte le aziende, in particolar modo per quelle che erogano servizi o realizzano prodotti integrando componenti di terze parti. Ecco quali sono le cyber minacce e quali strategie adottare per mitigare il rischio

Pubblicato il 19 Apr 2019

Alessio Caforio

Cyber Security/Resilience Manager and Engineer - Leonardo Spa, NATO

Rischio sicurezza per la supply chain mitigazioni

Gestire il rischio sicurezza per la supply chain che deriva dalle relazioni con i propri fornitori diretti e indiretti è ormai diventata una necessità per quelle aziende che erogano servizi o realizzano prodotti complessi integrando nelle proprie soluzioni componenti forniti da terze parti.

Il problema può avere conseguenze sia su scala nazionale che internazionale, soprattutto se le aziende in questione sono Operatori di Servizi Essenziali (ad esempio, trasporti, energia, telecomunicazioni) o Fornitori di Servizi Digitali (ad esempio, motori di ricerca, fornitori di servizi cloud e piattaforme di commercio elettronico), così come definiti nella Direttiva europea NIS (Network and Information Security).

In questi casi è doveroso chiedersi come sia possibile integrare componenti e servizi di terze parti in propri sistemi produttivi riducendo il rischio sicurezza a un livello accettabile e quali strumenti possano garantire un livello adeguato di fiducia.

Rischio sicurezza per la supply chain: le cyber minacce

La supply chain, intesa come insieme di relazioni di fornitura di prodotti/servizi tra aziende, dipende da tutte le attività poste in essere al fine di consentire l’impiego/erogazione degli stessi. Nelle aziende moderne, l’infrastruttura ICT è parte essenziale sia dei servizi erogati all’utente finale che dei processi produttivi e molto spesso rappresenta anche l’ossatura delle complesse relazioni tra fornitori e clienti.

Risulta quindi evidente come gli obiettivi di business dipendano dall’affidabilità delle informazioni scambiate tramite l’infrastruttura ICT a sostegno della supply chain.

Risulta anche chiaro che attaccare l’infrastruttura ICT consente di pilotare la supply chain per fini illeciti. È possibile attaccare ogni parte della catena e ogni attività da cui essa dipende: fornitura di prodotti/servizi, attività di design, ricerca, realizzazione, verifica, distribuzione, manutenzione.

Le minacce cyber in questo contesto sono le più disparate e di una complessità che è direttamente proporzionale alla complessità della supply chain, al valore dell’obiettivo finale e alla capacità tecnica dell’organizzazione attaccante. Per poterle contrastare efficacemente occorre, quindi, identificare e contestualizzare i modelli di attacco tipici.

Anche in questo caso, servizi di cyber threat intelligence che siano fidati e integrati nella infrastruttura ICT dell’azienda risultano essenziali per prevenire e rispondere agli scenari di minaccia più verosimili.

Rischio sicurezza per la supply chain: esempi di attacchi

A favore di una maggiore comprensione del problema, proviamo a riprendere uno primo scenario di minaccia così come definito dal NIST e a seguire un processo di mitigazione del rischio dovuto alla minaccia specifica.

Scenario1 – Contraffazione di apparati per le telecomunicazioni

Un’azienda (Tel1) di grandi dimensioni che fornisce servizi di telecomunicazioni sul territorio nazionale ha realizzato un proprio sistema distribuito ed ha richiesto, tramite contratto, ad un system integrator (SysInt1) esterno il servizio di manutenzione. SysInt1, monitorando il sistema, si accorge che un suo componente (Comp1), impiegato per diverse centinaia di unità, è oramai obsoleto (OEM1 non lo produce più) e dovrebbe essere sostituito. Sostituirlo, però, con uno diverso e di più recente fabbricazione avrebbe un costo eccessivo a causa delle modifiche da effettuare all’intero sistema, inoltre i benefici funzionali e di business non sono tali da giustificare la spesa.

Lo scenario di minaccia che si considera include la possibilità che un fornitore alternativo (FakeOEM1) contamini, a scopo di guadagno, la supply chain proponendo a SysInt1 componenti del tutto simili nelle apparenze a quelli originali, ma costruiti con materiali di bassa qualità e, per questo, soggetti ad un ciclo di vita più breve. Le conseguenze sono: maggiori costi dovuti a malfunzionamenti e disservizi, sostituzioni più frequenti, penali ecc.

Per ridurre il rischio che la minaccia si verifichi si dovrebbero mettere in atto adeguate mitigazioni, specificando nei contratti tra Tel1 e SysInt1 i necessari requisiti di sicurezza. Nel caso specifico, si propone una strategia di mitigazione basata sul “Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection” che include funzioni di sicurezza e resilienza delle categorie Supply Chain Risk Management (ID.SC) e Protective Technology (PR.PT):

  1. L’azienda Tel1 richiede per contratto che il system integrator SysInt1 e le terze parti coinvolte (OEM1) effettuino dei test di sicurezza in tutte le fasi post-design specificando metodi e strumenti di verifica.
  2. Il sistema ed i suoi componenti devono essere validati da SysInt1 prima e da Tel1 poi, per quanto concerne scelte di design, genuinità e assenza di alterazioni.
  3. In fase di progetto, si prevedono requisiti di sicurezza che introducano ridondanza nei percorsi critici (es. failsafe, load balancing, hot swap), per ridurre al minimo l’impatto dei guasti permettendo di garantire la resilienza del sistema sia durante il normale esercizio che in situazioni avverse.
  4. Si richiede la selezione da parte di SysInt1 di più fornitori di Comp1 qualificati e fidati secondo criteri ben definiti, le cui soluzioni siano intercambiabili dal punto di vista funzionale e di affidabilità.

Scenario2 – Introduzione di funzionalità per l’esfiltrazione dei dati

Modifichiamo ora lo Scenario1 introducendo un attacco alla confidenzialità delle informazioni gestite da Tel1. Immaginiamo che i processi produttivi del Comp1 siano contaminati e che, per questo motivo, l’OEM1 integri inconsapevolmente funzionalità non previste da specifica che non inficiano il comportamento atteso del componente, ma che consentono la realizzazione di un covert channel (canale di comunicazione segreto che realizza un protocollo di comunicazione non standard) da parte di un’organizzazione criminale (HackOrg1), per esfiltrare informazioni dal contesto operativo in cui verrà utilizzato.

Non è difficile pensare a scenari di trasmissione di informazioni attraverso campi di protocolli standard usati in modo non standard. Ad esempio, il campo identificativo (ID) dell’Internet Protocol (IP) di ogni pacchetto può contenere una lettera codificata. Anche i protocolli DNS a ICMP sono spesso usati per “trasportare” in modo illecito informazioni. Se poi lo strumento dell’attaccante è esso stesso un apparato di rete, allora si può arrivare a scenari complessi in cui sono implementati protocolli di comunicazione completamente nuovi fin dal livello fisico della pila ISO/OSI difficilmente rilevabili.

Le contromisure (cfr. Framework Nazionale) proposte sono utili a contrastare azioni malevoli che possono avvenire in ogni fase della realizzazione e della distribuzione del prodotto finale e/o dei suoi componenti:

  • Identity Management, Authentication and Access Control (PR.AC) – Il personale viene identificato, le credenziali autenticate, e solo successivamente autorizzato ad accedere agli asset di produzione e distribuzione, nel rispetto del proprio ruolo e dei propri compiti.
  • Awareness and Training (PR.AT) – Programmi di addestramento e sensibilizzazione del personale sono realizzati per incrementare la consapevolezza e la capacità di prevenzione e reazione ad incidenti di sicurezza.
  • Information Protection Processes and Procedures (PR.IP) – Si definiscono policy di sicurezza, processi e procedure a protezione dei processi produttivi e di distribuzione.
  • Maintenance (PR.MA) – La manutenzione deve essere pianificata e controllata secondo le policy di sicurezza.
  • Protective Technology (PR.PT) – Soluzioni tecniche devono essere realizzate a protezione dei processi produttivi e di distribuzione e a protezione delle comunicazioni che intercorrono tra fornitori e clienti.
  • Security Continuous Monitoring (DE.CM) – L’infrastruttura ICT e gli asset aziendali devono essere monitorati per rilevare eventuali incidenti di sicurezza.
  • Response Planning (RS.RP) – Si definisce e applica un piano di risposta agli incidenti informatici.
  • Communications (RS.CO) – le attività di ripristino a seguito di un incidente sono coordinate con le parti interne ed esterne.

Nota. Le contromisure a protezione della realizzazione e distribuzione del sistema e dei suoi componenti sono del tutto analoghe a tipiche contromisure da implementare in ambienti operativi in cui il sistema finale potrebbe essere impiegato.

Affinché le contromisure elencate sopra siano efficaci devono essere applicate da tutta la catena dei fornitori – il principio di ingegneria della sicurezza Trusted Components deve essere applicato su tutta la catena per evitare che un componente a bassa fidatezza possa inficiare la fidatezza dei componenti che lo integrano e basano il loro funzionamento su di esso.

Maggiore attenzione dovrebbe quindi essere posta a come sono gestiti i contratti nell’intera catena di fornitura. Inoltre, si dovrebbe richiedere che i test di sicurezza siano fatti da tutti gli attori della catena con particolare focus sulla specifica minaccia.

La soluzione tecnica finale del sistema potrebbe poi beneficiare di una particolare applicazione del principio di Defence in Depth, mitigazione della perdita della fidatezza. Si potrebbero, infatti, impiegare:

  • meccanismi di sicurezza dello stesso tipo (ad esempio, firewall), ma di diversi produttori e con diverse caratteristiche costruttive;
  • meccanismi di sicurezza di diverso tipo a protezione dello stesso asset (ad esempio, firewall e IDS/IPS) possibilmente di diversi produttori e con diverse caratteristiche costruttive
  • diversi dispositivi funzionali che implementano stesse funzionalità, ma di diversi produttori con diverse caratteristiche costruttive ma interoperabili.

Si cerca così di ostacolare e impedire azioni malevoli e di ridurre il rischio di guasti dovuti a caratteristiche indesiderate che sono specifiche di una singola tecnologia. In questo caso il requisito di interoperabilità tra dispositivi di diversi produttori dovrebbe essere esplicitato nei contratti.

Pattern di attacco

Al fine di aumentare la consapevolezza sulle minacce cyber alla supply chain, riportiamo di seguito le principali famiglie di attacchi:

  • Modifiche al servizio/prodotto introdotte durante le fasi di produzione
  1. Componenti del sistema sono modificati in modo non autorizzato durante il loro sviluppo
  2. Componenti del sistema sono modificati in modo non autorizzato durante la loro manutenzione
  3. Le specifiche di progetto sono modificate in modo non autorizzato durante la fase di design
  • Modifiche al servizio/prodotto durante l’integrazione/distribuzione
  1. Componenti hardware del sistema sono sostituiti in fase di distribuzione con analoghi che introducono funzionalità malevoli e/o sono contraffatti
  2. Software malevolo viene installato nel sistema in fase di distribuzione
  3. I processi di integrazione del sistema vengono alterati per introdurre hardware e software non autorizzato

È facile comprendere come i requisiti di sicurezza per proteggere le fasi realizzative e gli scambi di beni/servizi tra fornitori e clienti siano essenziali, al pari dei requisiti di sicurezza di design del beni/servizi finali e debbano essere studiati congiuntamente a questi ultimi.

Il risk management per la supply chain

Occorre identificare, valutare e mitigare il rischio che prodotti e servizi possano contenere funzionalità malevoli, possano essere contraffatti o possano essere vulnerabili a causa di cattive o assenti pratiche di cyber security nella supply chain” (estratto da: NIST Special Publication 800-161).

Strategia di difesa della supply chain.

Le soluzioni includono due aspetti fondamentali:

  • L’introduzione di requisiti di sicurezza per i fornitori attraverso contratti e/o accordi. Tali requisiti devono essere orientati a realizzare sia misure di sicurezza proprie dei sistemi oggetto di fornitura sia misure di sicurezza a protezione dei processi di produzione e dei processi di distribuzione.
  • L’introduzione di metodi e processi di verifica che i suddetti requisiti di sicurezza siano stati correttamente implementati.

Entrambi gli aspetti dovrebbero essere definiti in termini di estensione delle attività e di risorse necessarie, in relazione all’importanza degli asset da proteggere.

Una corretta analisi e gestione del rischio che comprenda minacce alla supply chain può quindi determinare non solo l’insieme delle contromisure da mettere in piedi a copertura dell’intero ciclo di vita di un sistema, ma anche il livello di dettaglio delle evidenze da produrre (test, documentazione ecc.) a garantirne la corretta implementazione (Assurance Level).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2