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Cyber threat e intelligenza artificiale: le aziende italiane sono pronte alla sfida?



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La difesa contro le minacce AI-driven è una necessità imprescindibile per garantire la continuità operativa e la reputazione del brand. Le aziende devono agire con decisione e rapidità adottando soluzioni basate sull’AI. Allo stesso tempo, la formazione dei dipendenti rappresenta un ulteriore livello di protezione. Perché essere preparati significa sopravvivere

Pubblicato il 11 dic 2024

Sandro Sana

Esperto e divulgatore in cyber security, membro del Comitato Scientifico Cyber 4.0



Cyber threat e intelligenza artificiale

L’ascesa delle minacce informatiche potenziate dall’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando radicalmente lo scenario della sicurezza IT, imponendo nuove sfide e richiedendo un rapido adeguamento delle difese aziendali.

In particolare, una recente ricerca di Kaspersky, intitolata “Cyber defense & AI: sono pronte le aziende a proteggersi?”, offre uno spaccato chiaro e allarmante della situazione attuale della cyber security in Italia.

L’aumento delle minacce AI-driven

Secondo lo studio, ben il 77% dei professionisti IT italiani ha registrato un incremento degli attacchi informatici nell’ultimo anno, e il 43% attribuisce questa crescita direttamente all’uso dell’AI da parte dei cyber criminali.

Questi numeri delineano una realtà inquietante: le tecniche di attacco si stanno evolvendo rapidamente, con l’intelligenza artificiale che permette di generare minacce sempre più sofisticate e difficili da rilevare.

Il 68% degli intervistati manifesta una seria preoccupazione per l’uso dell’AI da parte dei malintenzionati.

Questo dato mette in luce un bisogno urgente di adattare le strategie difensive aziendali, rendendole più proattive e avanzate. La trasformazione tecnologica è, infatti, un’arma a doppio taglio: se da un lato offre strumenti di protezione innovativi, dall’altro amplifica le capacità dei cyber criminali.

Competenze e formazione: il tallone d’Achille delle aziende

Uno dei punti cruciali emersi è la carenza di competenze specifiche. Il 43% delle aziende italiane riconosce una mancanza di formazione interna sulla cyber security legata all’AI. Questo gap di conoscenza rende difficile affrontare minacce che sfruttano algoritmi di machine learning per eludere i controlli tradizionali.

Anche la carenza di personale specializzato è preoccupante: il 39% delle aziende lamenta l’assenza di esperti InfoSec qualificati.

Questa situazione aggrava ulteriormente il rischio di subire attacchi devastanti, soprattutto quando i criminali utilizzano strumenti automatizzati per individuare vulnerabilità e orchestrare intrusioni mirate.

Soluzioni integrate: la risposta delle aziende

Per rispondere a queste sfide, le aziende italiane stanno adottando una strategia combinata di formazione interna e supporto esterno. Il 48% delle organizzazioni ha avviato programmi di formazione interna, mentre il 49% si affida a competenze esterne. Questo approccio ibrido evidenzia una crescente consapevolezza della necessità di aggiornare costantemente le competenze e le tecnologie di difesa.

Kaspersky suggerisce soluzioni multilivello e integrate per proteggere le reti IT. Tecnologie come l’XDR (Extended Detection and Response), offrono una visione unificata della sicurezza aziendale e migliorano la capacità di rilevare e rispondere agli attacchi complessi.

Le conseguenze di una mancata preparazione

Il report sottolinea come le conseguenze di una scarsa preparazione siano gravi e di vasta portata. Il 57% degli intervistati teme danni reputazionali, mentre il 53% è preoccupato per fughe di dati riservati. Altre ripercussioni includono la perdita di fiducia dei clienti (41%), danni finanziari (34%), e perfino la chiusura parziale dell’attività (12%).

Questi numeri evidenziano l’importanza di investire in cyber security come priorità aziendale. La difesa contro le minacce AI-driven non è più opzionale, ma una necessità imprescindibile per garantire la continuità operativa e la reputazione del brand.

In questa nuova era di minacce informatiche avanzate, le aziende italiane devono agire con decisione e rapidità adottando soluzioni basate sull’AI per sfruttare i progressi tecnologici nella difesa informatica.

Allo stesso tempo, la formazione dei dipendenti rappresenta un ulteriore livello di protezione.

Il messaggio è chiaro: nell’era dell’intelligenza artificiale, essere preparati significa sopravvivere.

Le aziende devono rafforzare le loro difese integrando competenze, tecnologie e strategie innovative per anticipare e contrastare minacce sempre più sofisticate.

La cyber security non è più un costo, ma un investimento strategico per il futuro.

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