In caso di data breach, quella del silenzio non è mai una strategia corretta. Non lo è neanche improvvisare una comunicazione, dal momento che si devono seguire non solo gli obblighi previsti da talune norme – cui deve corrispondere una capacità organizzativa di aver predisposto misure adeguate a riguardo – ma anche le regole di comunicazione per la gestione della crisi.
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Chi parla del data breach?
Quando c’è un data breach, la strategia del silenzio è fallimentare. Ma lo è anche non aver integrato nei piani di incident response un’attività di comunicazione che tenga conto degli obblighi normativi e delle regole per la gestione della crisi, col rischio di aumentare la magnitudo del danno per le organizzazioni

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