LA SENTENZA CGUE

Violazione GDPR, i Garanti privacy non hanno obbligo di sanzionare le aziende: le ricadute



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La Corte di Giustizia UE ha stabilito, in una recente sentenza, che un’Autorità Garante nazionale per la protezione dei dati personali non è tenuta ad adottare misure correttive in caso di violazione del GDPR men che meno irrogare sanzioni pecuniarie. Si tratta di accountability pura. Ma vediamo le ricadute pratiche

Pubblicato il 1 ott 2024

Chiara Ponti

Avvocato, Privacy Specialist & Legal Compliance e nuove tecnologie – Giornalista



La sentenza Deloitte e la costruzione para-giuridica della pseudo-anonimizzazione

Con una recente sentenza della Corte di Giustizia UE emerge il sacro fuoco dell’accountability, stabilendo che “l’Autorità di controllo non è tenuta ad adottare una misura correttiva in tutti i casi di violazione e, in particolare, a infliggere una sanzione pecuniaria”, come si legge nel comunicato stampa diffuso sul sito CURIA.

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