EDPS Strategy 2020-2024

Protezione dei dati: nuove regole del Garante UE per un trattamento responsabile e sostenibile

Sottolineando che i diritti umani non dovrebbero mai essere dati per scontati, il Garante europeo della protezione dei dati ha presentato la sua strategia quadriennale in cui vengono individuati i pilastri su cui fondare un trattamento responsabile e sostenibile. Ecco tutti i dettagli

Pubblicato il 02 Lug 2020

Luigi Mischitelli

Legal & Data Protection Specialist at Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza

Protezione dei dati personali EDPS Strategy 2020-2024

Lo European Data Protection Supervisor (EDPS), organismo che “sorveglia” – tra le altre – il trattamento dei dati effettuato dagli organismi dell’Unione Europea, ha varato la sua strategia per il quadriennio 2020-2024.

Il presidente dell’autorità guidata da Wojciech Wiewiórowski, successore e già braccio destro del compianto Giovanni Buttarelli, ha dichiarato che il suo Ufficio di Bruxelles intende monitorare i progressi della tecnologia relativamente alla protezione dei dati, rafforzare il ruolo dell’EDPS nella supervisione, applicazione e consulenza degli organi dell’Unione Europea e promuovere la giustizia digitale nell’applicazione di un trattamento dei dati responsabile e sostenibile.

Wiewiórowski ha inoltre delineato tre pilastri fondamentali di previsione, azione e solidarietà per affrontare le sfide digitali da qui al 2024. Ogni pilastro, che figura come un valore per l’EDPS, è sintetizzato come segue:

  1. previsione: l’EDPS si impegna ad essere un’istituzione “intelligente” che adotta una visione sul lungo periodo, con uno sguardo costante alle “tendenze” in materia di protezione dei dati nonché al relativo contesto giuridico, sociale e tecnologico;
  2. azione: l’EDPS mira a sviluppare in modo proattivo strumenti che permettano all’Unione Europea di essere il leader mondiale nella protezione dei dati. Per l’autorità di Wiewiórowski è necessario promuovere la coerenza nelle attività degli organismi preposti all’applicazione della normativa europea, con una più forte espressione di autentica assistenza reciproca tra gli stati membri, condivisione degli oneri e approccio comune;
  3. solidarietà: per l’EDPS è importante che la protezione dei dati sia salvaguardata per tutti, in ogni organismo dell’Unione Europea. Al contempo la sostenibilità dovrebbe essere il motore del trattamento dei dati nell’interesse pubblico.

I tre pilastri dello European Data Protection Supervisor si poggiano sui principi che seguono:

  1. Imparzialità. L’EDPS deve lavorare all’interno del quadro legislativo e politico dell’Unione Europea, con piena indipendenza e orientata ai suoi obiettivi, trovando al contempo il giusto equilibrio tra gli interessi in gioco.
  2. Integrità. L’EDPS deve sostenere i più alti standard di comportamento e fare sempre ciò che è giusto.
  3. Trasparenza. L’EDPS deve spiegare ciò che fa, con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti.
  4. Pragmatismo. L’EDPS deve comprendere le esigenze dei propri stakeholder, contribuendo a cercare soluzioni che “funzionino” in modo pratico.

Il pilastro della previsione

L’EDPS lavora costantemente per consolidarsi, nell’Unione Europea e nel mondo, come un centro di competenza riconosciuto che aiuta a comprendere l’impatto della progettazione, dell’evoluzione, dei rischi e della diffusione della tecnologia digitale sui diritti fondamentali relativi alla protezione dei dati.

Per l’EDPS la conoscenza è una risorsa essenziale, che mira a sostenere efficacemente gli obiettivi strategici. Tuttavia, tale autorità non punta a diventare un centro di eccellenza in modo che non vada a beneficio del “mondo esterno” alla sua realtà. L’autorità di Wiewiórowski mira a condividere le sue conoscenze e competenze, nonché a contribuire all’amministrazione intelligente degli organismi dell’Unione Europea.

L’obiettivo dell’EDPS è quello di utilizzare le migliori competenze e le più recenti tecnologie sostenibili, di prendersi cura del proprio personale, di promuovere la diversità in tutte le sue forme, nonché di essere trasparenti e inclusivi nei confronti dei propri stakeholder.

Il Supervisor in esame attribuisce un’importanza strategica all’integrazione della dimensione tecnologica della protezione dei dati nel proprio lavoro. In qualità di autorità di controllo della protezione dei dati degli organismi dell’Unione Europea, l’EDPS mira ad esaminare attentamente sia i rischi potenziali che le opportunità offerte dai progressi tecnologici, con la comprensione delle infinite possibilità connesse alle nuove tecnologie e, allo stesso tempo, incoraggiare l’integrazione della protezione dei dati fin dalla progettazione (data protection by design) e per impostazione predefinita (data protection by default).

Inoltre l’EDPS punta a spiegare in modo semplice l’interazione tra queste tendenze con l’inclusione della protezione dei dati nella prossima “agenda” dell’Unione Europea. Infine, con la consolidata “partnership” con l’EDPB (European Data Protection Board – Comitato Europeo per la Protezione dei Dati), nonché con l’attività di consulenza fornita agli organismi dell’Unione Europea, l’EDPS si concentra maggiormente su aree in cui gli interessi della protezione dei dati interagiscono con la tecnologia e con altri “rami del sapere”, tra cui il diritto della concorrenza, il diritto dei consumatori, la finanza e i servizi di pagamento.

L’EDPS è, in pratica, in una posizione unica per monitorare gli sviluppi nei settori della libertà, della sicurezza e della giustizia dell’Unione Europea.

Il pilastro dell’azione

Lo European Data Protection Supervisor dichiara che continuerà a fornire il necessario sostegno all’Unione Europea, in modo che possa continuare a dare il proprio esempio nella salvaguardia dei diritti digitali e nel trattamento “responsabile” dei dati.

Per l’EDPS la privacy e la protezione dei dati sono pietre miliari in ogni società democratica basata sullo stato di diritto e sui diritti fondamentali. Allo stesso modo, una “Internet Society” libera dipende dal “design” della tecnologia. Ciò è particolarmente importante ogni volta che l’Unione Europea adotta leggi e politiche relative al trattamento dei dati personali, od ogni volta che l’Unione Europea tratta dati personali tramite i suoi organismi.

Per l’autorità di Wiewiórowski i dati personali hanno svolto e continueranno a svolgere un ruolo importante nella lotta contro la pandemia di Covid-19. Per l’EDPS le norme europee – come il GDPR e la normativa ePrivacy – consentono il trattamento dei dati personali per scopi di salute pubblica, anche in momenti di emergenza.

La normativa in materia di protezione dei dati è, a detta dell’autorità in esame, “adeguatamente attrezzata” per contribuire a sostenere il bene pubblico, non rappresentando un ostacolo nella lotta contro la Covid-19. È certamente possibile per l’EDPS costruire soluzioni tecnologiche che siano conformi al quadro normativo sulla protezione dei dati. Alcune recenti applicazioni dimostrano che le società possono adottare le tecnologie nel rispetto della privacy e dei diritti di protezione dei dati.

Rimane tuttavia fondamentale che l’Unione Europea e gli Stati membri continuino a impegnarsi attivamente con le autorità di protezione dei dati dei paesi membri dell’Unione Europea.

L’EDPS riprende il “mantra” dovuto al fatto che il GDPR è direttamente applicabile in tutta l’Unione Europea. Ciononostante, tale regolamento europeo offre agli Stati membri la possibilità di “scendere nel dettaglio” con una propria normativa nazionale adeguata al GDPR. L’EDPS rileva il problema connesso all’aggravio della frammentazione degli approcci nazionali e spinge verso soluzioni più centripete.

Infine, il Supervisor in esame sottolinea come esso abbia un duplice ruolo, unico nel suo genere: membro dell’EDPB e suo consulente in seno al Segretariato dell’EDPB (supporto analitico, amministrativo e logistico dell’EDPS al Comitato Europeo per la Protezione dei Dati).

L’EDPS esercita questo duplice ruolo in modo “creativo”, cercando di rappresentare l’interesse più ampio dell’Unione Europea e di contribuire al successo dell’EDPB. Infine punta a garantire l’applicazione e l’attuazione coerente del GDPR e delle normative applicabili in materia di protezione dei dati. L’obiettivo dell’EDPS, chiosa l’autorità di Bruxelles, è quello di sviluppare insieme ad altre autorità di protezione dei dati un insieme comune di strumenti (e di intenti).

Il pilastro della solidarietà

Per quanto attiene l’ultimo pilastro, l’EDPS promuove una visione positiva della digitalizzazione che permette di valorizzare e rispettare tutte le persone. Il pieno potenziale dei dati è dedicato al bene della società e al rispetto dei diritti umani, della dignità e dello stato di diritto.

La solidarietà è al centro del progetto dell’Unione Europea, con piena consapevolezza circa i valori, gli interessi e gli obiettivi condivisi tra gli stati membri. Come istituzione dell’Unione, l’EDPS è impegnato a sostenere lo stato di diritto e la democrazia. In qualità di autorità indipendente di controllo della protezione dei dati, l’EDPS agisce in linea con questi valori.

L’autorità di Wiewiórowski si esprime sempre quando tali valori vengono minacciati, difendendoli con vigore. Allo stesso modo, l’EDPS interviene se l’indipendenza delle altre autorità di protezione dei dati e dell’EDPB sono messe a repentaglio.

A detta dell’EDPS, quando pianifica strategie sulla democrazia e i diritti umani, l’Unione Europea dovrebbe promuovere la giustizia digitale e la privacy per tutti. Per l’autorità in esame, la privacy e la protezione dei dati non possono mai essere scambiate per l’accesso a servizi essenziali. La protezione dei dati è una delle ultime linee di difesa per gli individui vulnerabili, come i migranti e i richiedenti asilo che si avvicinano alle frontiere esterne dell’Unione Europea.

Sebbene l’Unione Europea abbia accumulato un mosaico di misure nei settori della cooperazione giudiziaria e di polizia, nonché nella gestione delle frontiere, il quadro giuridico rimane frammentato, creando – a detta dell’EDPS – inutili discrepanze. Ciò pone dei vincoli ingiustificati ai poteri di controllo e di esecuzione dell’autorità in esame.

Infine, per l’EDPS il continuo sviluppo di tecnologie basate su Intelligenza Artificiale e sulla Blockchain, così come il tracciamento e la profilazione illegale degli individui, generano una quantità crescente di rifiuti pericolosi, a causa di merci “di breve durata” (cd. obsolescenza programmata), combinate con le emissioni esponenziali di anidride carbonica.

Questo è – per l’EDPS – un grande motivo di preoccupazione alla luce del Green Deal dell’Unione Europea e della protezione dei dati in questo nuovo decennio “appena” iniziato. Per l’EDPS, la riduzione al minimo dell’utilizzo di dati personali e il loro trattamento “responsabile” possono fornire alcune soluzioni atte a contribuire a contrastare queste tendenze dannose.

Per l’EDPS, dovrebbe esserci concorrenza sui modi più vantaggiosi di utilizzare i dati, non su chi può raccoglierne di più.

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