Dopo aver raccontato perché il FNCDP 2.1, per quanto autorevole e strutturato, non possa essere semplicemente applicato come un elenco di controlli, ma debba, invece, essere contestualizzato cioè calato nella realtà specifica di ogni organizzazione e quindi tradotto in azione e integrato nei processi, ora si entra nel vivo del metodo della proposta di contestualizzazione, analizzando i tre pilastri fondamentali che ne costituiscono l’ossatura del NIST CSF 2.0: il Core, i profili e i livelli di implementazione.
La proposta
Framework nazionale cyber in azione: metodologia di contestualizzazione ispirata al NIST CSF 2.0
Un metodo efficace parte dagli strumenti che permettono di trasformare il Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection, versione 2.1, da documento tecnico a leva concreta di governo e responsabilità. Ecco come mutuare il metodo dal NIST CSF 2.0
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