Seppur quella delle eSIM sia una tecnologia emergente e sempre più diffusa, sono molte le persone che non sanno ancora cosa essa sia e, cosa ancora più importante, in che cosa differisce dalle schede SIM standard utilizzate nei nostri smartphone. Approfondiamo l’argomento.
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eSIM: Cosa sono e come funzionano
L’onnipresente SIM card (Subscriber Identity Module) svolge un ruolo fondamentale nelle telecomunicazioni mobili da oltre 25 anni, fornendo un mezzo sicuro per l’autenticazione dei dispositivi sulle reti, il tutto all’interno di un elemento rimovibile e facilmente trasferibile tra i dispositivi mobili.
Sebbene il ruolo della SIM stessa non stia cambiando, GSMA (Global System for Mobile Communications), associazione che rappresenta gli operatori di rete dei servizi di telefonia mobile in tutto il mondo, ha definito un modo nuovo per disporre delle stesse nei dispositivi. Ora la SIM può essere infatti presente in un “elemento protetto” che può essere incorporato in modo permanente all’interno di qualsiasi tipo di dispositivo, e da qui la lettera “e” che scandisce la parola “embedded”. Un chip collegato alla scheda madre che, proprio come le normali schede, consente di archiviare in modo sicuro l‘IMSI (International Mobile Subscriber Identity), un numero univoco associato a tutti gli utenti di telefonia mobile di reti GSM o UMTS, acquisito dall’utente nel momento in cui viene stipulato un contratto con l’operatore telefonico. A tutto questo si unisce il vantaggio delle dimensioni con soli 6mm di lunghezza e 5mm di larghezza.
La tecnologia delle eSIM
Concettualmente il principio alla base delle eSIM è molto semplice. L’integrità delle tradizionali SIM è tutelata dall’utilizzo di strutture sicure per la loro fabbricazione, che includono il caricamento del software e le credenziali dell’operatore. Gli operatori distribuiscono quindi le SIM agli endpoint richiesti, quali ad esempio negozi al dettaglio, partner al dettaglio o clienti aziendali. eSIM estende la portata delle strutture sicure da posizioni fisiche specifiche a qualsiasi posizione in cui il dispositivo può essere raggiunto su Internet.
A differenza delle normali SIM, le eSIM sono inoltre riprogrammabili e offrono la possibilità di effettuare un cambio operatore via software comodamente dalla propria scrivania o device, semplificando in maniera importante l’iter attuale di portabilità telefonica a cui tutti noi siamo abituati. Basta infatti selezionare il gestore ed eseguire l’accesso per far sì che lo smartphone si colleghi alla rete giusta, senza necessità di sostituire fisicamente la scheda.
I vantaggi
Come sottolinea GSMA nel suo “eSIM Whitepaper”, il passaggio dalla SIM rimovibile a un eSIM offre numerosi vantaggi per tutti gli attori in gioco:
- Per tutti, eSIM offre un livello equivalente di sicurezza a quello della SIM rimovibile. Di grande importanza in quanto le credenziali di abbonamento archiviate sulla carta SIM consentono l’accesso sicuro e privato alle reti mobili. Supporta inoltre l’integrità del processo di fatturazione, in particolare negli scenari di roaming;
- Per l’utente finale del dispositivo, eSIM consente una gestione semplificata di abbonamenti e connessioni;
- Per le organizzazioni, eSIM consente la gestione remota degli abbonamenti. Vantaggio significativo laddove i dispositivi non siano gestiti dall’utente finale o non siano facilmente accessibili;
- Per i distributori, è possibile una logistica semplificata;
- Gli operatori disporranno di mezzi più semplici per espandere le loro attività nei mercati emergenti, come ad esempio nel settore automotive, wereable e nell’elettronica di consumo. I costi di distribuzione della carta SIM saranno eliminati e le eSIM consentiranno nuovi modelli di distribuzione per i dispositivi e per gli abbonamenti;
- I produttori di dispositivi possono sfruttare lo spazio ridotto all’interno dei loro prodotti per creare dispositivi più piccoli e avere una maggiore flessibilità in termini di design. Con la scheda SIM incorporata nell’hardware interno del dispositivo, le cornici potrebbero teoricamente ridursi, i telefoni potrebbero diventare leggermente più sottili, e tutto questo senza importanti compromessi.
Attivazione e cambi operatore semplificati
Seppur ad oggi non esistono standard univoci per l’utilizzo delle eSIM da parte dei produttori, alcune importanti aziende si sono mosse e si stanno muovendo a questo proposito, per rendere questo tipo di utilizzo, il più possibile facile e veloce all’utente finale. Una di queste è Apple che ha presentato un piano chiaro a riguardo per gli utenti. Per registrare una eSIM basta infatti accedere al menu Impostazioni e quindi alla sezione cellulare. Dopo aver atteso qualche istante, comparirà una scheda informativa dove è possibile selezionare uno degli operatori telefonici disponibili nella zona. Sarà possibile scegliere tra le varie tariffe e promozioni disponibili in quel momento e sottoscrivere così il contratto con l’operatore che si preferisce. Al momento questa soluzione è possibile solo su iOS, ma considerata l’importanza dell’argomento, non è da escludere che a breve anche molti altri produttori illustreranno i propri piani.
Per quello che riguarda il cambio operatore invece, sarà sufficiente comunicare con il nuovo operatore telefonico, che fornirà tutte le credenziali necessarie per connettersi con la nuova scheda. Non occorrerà più disattivare la vecchia scheda, richiedere la portabilità del numero, e aspettare che la nuova SIM venga inviata, ma il tutto avverrà nel giro di pochi minuti.
eSIM nel contesto nazionale
Fatta eccezione per TIM, che fu l’unico operatore a supportare le eSIM di Samsung Gear S2 nel 2016, attualmente l’unico gestore che sembra dare un segnale di apertura sul fronte delle schede virtuali è Vodafone.
Proprio Vodafone, infatti, rappresenta l’unico operatore per chi vuole acquistare un Apple Watch Series 4 con supporto alle reti LTE, mentre invece tutto tace per quanto riguarda soluzioni analoghe per sfruttare questa tecnologia all’interno dei melafonini. Non ci sono invece ancora in merito, per quello che riguarda Wind, Tre, Iliad e gli altri operatori.
Conclusioni
Quella delle eSIM rappresenta una soluzione che viene incontro a diverse esigenze, divenendo una tecnologia su cui puntare anche in vista della transizione al 5G, caratterizzato da dispositivi con potenza di elaborazione incredibilmente solida e che si affideranno alle eSIM per gestire la loro connessione. Da un’analisi pubblicata da Counterpoint ETO (Emerging Technology Opportunities), emerge la rapida delle eSIM all’interno di prodotti appartenenti a categorie disparate, con cifre che vanno da 364 milioni di unità di spedizioni solo nel 2018, e con una previsione di 2 miliardi di unità entro il 2025.
Di sicuro il percorso per far diventare questa tecnologia un vero e proprio standard è ancora lungo, ma incominciano ad esserci diversi segnali da parte di importanti attori sul mercato, che molto probabilmente, a breve, faranno andare in pensione le SIM a cui tutti noi siamo oggi abituati.