L'APPROFONDIMENTO

Sicurezza delle telecomunicazioni: best practice e soluzioni per la resilienza delle reti di comunicazione

La pandemia ha messo in luce l’importanza dell’infrastruttura delle telecomunicazioni e incrementato la consapevolezza dei rischi a cui il settore è esposto. Ecco quali lezioni autorità e provider devono imparare per incrementare la resilienza delle reti di comunicazione elettronica

Pubblicato il 08 Feb 2021

Davide Lo Prete

Analista Difesa e Sicurezza

Sicurezza delle telecomunicazioni report ENISA

La pandemia ha messo a dura prova il settore delle telecomunicazioni: l’incremento dell’utilizzo di canali di comunicazione digitale, sia per lo smart working sia per la didattica a distanza, ha accresciuto l’importanza della sicurezza e della resilienza delle reti di comunicazione elettronica.

In questo contesto, il report pubblicato dall’ENISA lo scorso 26 novembre 2020 vuole essere un focus sulle “good practice” messe in atto da aziende e stati per far fronte alle crescenti minacce di sicurezza che il settore delle telecomunicazioni ha dovuto affrontare.

Sicurezza delle telecomunicazioni: una risposta immediata

Il documento approvato dall’Agenzia europea per la sicurezza informatica analizza in primis le soluzioni adottate, in tempi molto brevi, dalle aziende provider nel settore delle TLC, in risposta all’aumentato traffico di dati e il maggiore utilizzo delle reti. Data la loro importanza, le reti di telecomunicazioni hanno acquisito, fin dall’inizio della pandemia, lo status di “infrastruttura critica”.

La maggior parte dei provider ha attivato il piano di business continuity, modificando le modalità di lavoro, riducendo il contatto personale e incentivando i meeting su piattaforme digitali. È il caso di Telstra, Verizon e Veon, che ha addirittura chiuso gli uffici ad Amsterdam, Londra e Lussemburgo e ha predisposto lo smart working per i servizi di call center.

All’inizio della pandemia, le reti di telecomunicazioni hanno subito un forte stress dovuto all’utilizzo, da parte dei governi, di comunicazioni di emergenza e di sistemi di allerta pubblici per informare la popolazione riguardo le misure principali da adottare per contrastare la diffusione del virus.

Inoltre, le chiamate dei cittadini ai numeri di emergenza hanno comportato un sovraccarico senza precedenti per le reti dei call center. In Italia, ad esempio, le chiamate al 112 sono raddoppiate in un solo giorno quando è stato confermato il primo caso di persona positiva alla COVID-19.

Tutto ciò ha richiesto una risposta rapida e immediata da parte dei principali provider. Vodafone UK, ad esempio, ha raddoppiato la capacità della linea telefonica di assistenza (111) del servizio sanitario nazionale (NHS), raggiungendo una capacità di 2400 chiamate contemporanee.

I report pubblicati da EE and Virgin evidenziano come molti provider in tutto il mondo abbiano affrontato un sovraccarico di traffico di dati durante la prima fase della pandemia, con la conseguenza di brevi congestioni.

In Europa e negli Stati Uniti, l’aumento del volume di traffico ha eguagliato il picco che si verifica, di norma, durante i giorni di Natale e Capodanno, ma con una durata più lunga.

Inoltre, l’Italia e la Spagna sono le nazioni europee in cui si è verificato un maggior picco di traffico di dati. Vodafone Italia ha evidenziato un aumento del traffico dell’80%, con picchi del 90%. Secondo Telecom Italia, invece, il traffico sulle loro reti è aumentato del 70% dopo il lockdown.

Il cambiamento dovuto alla pandemia non è stato solamente quantitativo, ma anche qualitativo. Il report dell’ENISA, infatti, mostra tre principali variazioni del traffico di dati:

  • una variazione delle ore di picco; oltre al consueto picco serale, infatti, si sono verificati due picchi, uno di mattina e uno nel pomeriggio;
  • un incremento del volume di traffico in upload, dovuto a un maggiore utilizzo delle videoconferenze e di strumenti di collaborazione online;
  • uno spostamento dei luoghi di hotspot. A causa dello smart working, infatti, il volume del traffico è diminuito nei centri città, nei distretti economici e industriali.

A causa del lockdown, è aumentato vertiginosamente il traffico di dati sulle reti fisse a banda larga. Tali reti non sono in grado di sopportare un volume così ingente di dati e ciò ha determinato un’insufficienza di copertura di rete in alcune aree, specialmente quelle ad alta densità abitativa. In Europa Vodafone ha riscontrato un aumento del 15% del traffico sulla rete a banda larga durante le prime due settimane di quarantena. In Italia e in Spagna, invece, l’utilizzo delle reti fisse a banda larga è aumentato più del 50%.

La gestione delle reti durante la pandemia

I cambiamenti nell’utilizzo di internet e l’incremento del traffico hanno spinto i maggiori providers del settore TLC a intervenire per adattare le reti alle nuove necessità. Tra gli interventi attuati, vi sono:

  • modifiche delle configurazioni delle reti;
  • sviluppo di nuove tecnologie;
  • necessità di assicurarsi uno spettro ulteriore o condividere lo spettro con altri provider;
  • messa in atto di “dispiegamenti” di emergenza, utilizzando nuove tecnologie come il 5G.

Tra i tanti interventi e modifiche, si possono evidenziare quello di Orange France che ha riconfigurato i parametri delle reti, o quello di Telecom Italia che ha apportato alcune migliorie alla rete in modo da aumentare del 37% la larghezza di banda.

All’inizio della pandemia i provider hanno deciso di ritardare tutti gli investimenti non essenziali per concentrarsi sulla gestione e manutenzione delle reti. Da subito, per evitare l’esposizione di lavoratori essenziali, sono stati utilizzati il monitoraggio remoto e “unmanned”, la sorveglianza remota delle infrastrutture e la diagnostica online. La pandemia è stata anche un’occasione per apportare quelle migliorie dovute da tempo, quali ad esempio l’installazione in Germania della fibra ottica nelle scuole.

Sicurezza delle telecomunicazioni: gli interventi delle autorità

Sebbene le aziende operanti nel settore delle TLC si siano mosse in modo celere per far fronte alle nuove sfide poste dalla pandemia, si sono resi necessari gli interventi delle autorità nazionali per la sicurezza delle telecomunicazioni.

In particolare, fin dall’inizio della pandemia, sono stati creati meccanismi di segnalazione, in modo da aumentare notevolmente la cooperazione tra le aziende providers e le autorità.

In Francia, l’autorità competente, l’Agence nationale de la sécurité des systèmes d’information, ha adottato misure per disattivare siti web dannosi in modo più rapido.

In Germania, invece, al di là di un incremento del traffico di dati e di chiamate, le reti si sono rivelate molto stabili, non richiedendo seri interventi da parte delle autorità. La German Federal Network Agency ha fornito delle linee guida agli operatori per adottare misure per la gestione del traffico, in caso di sovraccarico delle reti durante la pandemia.

In Svezia, la Swedish Post and Telecom Authority (PTS) ha attivato fin da subito l’organizzazione di crisis management per monitorare la situazione e preparare piani di risposta alle crisi. Inoltre, il National Telecommunications Coordination Group si è riunito frequentemente per provare a prevedere cosa sarebbe accaduto alle comunicazioni elettroniche e per essere in grado di ridurre l’impatto sulla società di eventuali malfunzionamenti o addirittura di crisi.

Infine, l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) e la Commissione europea hanno emanato una dichiarazione congiunta per fare fronte all’aumento del traffico e dell’utilizzo delle reti.

Oltre a queste iniziative, sono state create delle piattaforme online per condividere best practice e misure adottate per garantire il funzionamento delle reti. Tra queste:

  • la International Telecommunication Union (ITU) ha lanciato la Global Network Resiliency Platform, attraverso cui policymakers e autorità possono condividere informazioni su misure e iniziative messe in atto;
  • la Broadband Commission for Sustainable Development ha pubblicato la Agenda for Action per adottare strategie che ruotino attorno ai 3 pillar della connessione resiliente, accesso agevole e un utilizzo sicuro dei servizi online

I consigli ENISA per incrementare la resilienza delle reti

Nonostante le compagnie operanti nel settore delle telecomunicazioni abbiano dovuto far fronte a nuove sfide per la sicurezza delle reti, le risposte messe in atto hanno garantito, nella maggior parte dei casi, l’erogazione di un servizio adeguato alle richieste dei clienti.

L’ENISA ha delineato una serie di lezioni che gli operatori e le autorità dovrebbero apprendere dalle sfide poste dalla pandemia.

Innanzitutto, gli operatori dovrebbero supportare servizi di emergenza e disporre di piani di crisis response, in modo da garantire un livello sufficiente di comunicazioni.

È necessario, poi, mantenere un alto livello di cooperazione per monitorare la situazione e permettere la condivisione di informazioni.

Inoltre, i piani per la gestione della crisi dovrebbero essere flessibili e in grado di adattarsi all’evolversi della situazione.

Infine, sarebbe utile implementare l’utilizzo di monitoraggio e sorveglianza remota, in modo da evitare l’esposizione del personale “essenziale”.

Le autorità di controllo, invece, dovrebbero promuovere iniziative per incrementare la consapevolezza dei rischi per la sicurezza delle reti.

Ulteriori iniziative dovrebbero essere adottate per incrementare la cooperazione e una più rapida risposta alle crisi.

Come evidenziato dal report, gli operatori, attraverso i business continuity plans, hanno continuato, anche durante la pandemia, a garantire un adeguato servizio. Inoltre, le aziende hanno mantenuto un buon livello di cooperazione con le autorità, rafforzando la capacità di risposta alle crisi.

Il settore delle TLC si è rivelato, quindi, essenziale. Dopo essere stato riconosciuto come infrastruttura critica, anche i cittadini hanno preso coscienza di quanto le comunicazioni elettroniche siano diventate un fattore chiave per l’economia e la società.

La pandemia ha quindi messo in luce l’importanza dell’infrastruttura delle TLC e incrementato la consapevolezza, sia per le autorità che per i provider, dei rischi a cui il settore è esposto. Proprio per questo, le crisi affrontate durante l’anno passato possono rappresentare un buon punto di partenza per incrementare la resilienza delle reti di comunicazione elettronica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati