La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha sancito che Google non dovrà applicare il diritto all’oblio in tutto il mondo, ma solo in territorio europeo. Così, i contenuti da eliminare in Europa saranno visibili nei risultati del motore di ricerca fuori dai confini europei. Una sentenza che pare manifestare “una posizione che restringe molto gli effetti del diritto all’oblio”, spiega Francesco Pizzetti, ex Garante della privacy.
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Google e il diritto all’oblio
Secondo la Corte, Google potrà evitare di applicare il diritto all’oblio su scala globale. La contesa va avanti dal 2016, quando la CNIL aveva multato il colosso del web perché non aveva cancellato in tutto il mondo i contenuti ritenuti soggetti al diritto all’oblio in Europa. La sanzione dell’autorità francese ammontava a 100.000 euro, la vicenda poi era finita in tribunale e la corte francese aveva indicato come competente per il caso la Corte di giustizia europea.
Ora bisognerà leggere la sentenza: “Leggeremo le motivazioni della decisione della Corte di Giustizia, che però ha sicuramente un impatto rilevante sulla piena effettività del diritto all’oblio. In un mondo strutturalmente interconnesso e in una realtà immateriale quale quella della rete, la barriera territoriale appare sempre più anacronistica – spiega il Garante della privacy Antonello Soro in una nota ufficiale -. A maggior ragione, acquista ulteriormente senso l’impegno delle Autorità europee di protezione dati per la garanzia universale di questo diritto, con la stessa forza su cui può contare in Europa. L’equilibrio tra diritto di informazione e dignità personale, raggiunto in Europa anche grazie alla disciplina dell’oblio, dovrebbe rappresentare un modello a livello globale”.
Il ruolo del GDPR
Il GDPR contempla il diritto all’oblio delle persone fisiche all’articolo 17. La decisione della Corte di giustizia europea per Pizzetti sembra “restringere molto gli effetti del diritto all’oblio” come previsto dal GDPR.
Infatti, “la sentenza sembra accettare la richiesta di Google relativa all’effetto del diritto all’oblio solo in ambito UE, essendo attivato nella regolamentazione europea. Le autorità europee invece dicono che i cittadini europei hanno diritto di essere tutelati ovunque”. Dunque sembra che “la corte abbia dato un’applicazione restrittiva e formale della competenza territoriale del GDPR, con riferimento all’ambito territoriale europeo. Sarà importante leggere la sentenza”.