TECNOLOGIA E SICUREZZA

Nuovi regolamenti sull’intelligenza artificiale, tra punti di forza e criticità

Su entrambe le sponde dell’Atlantico continuano gli sforzi dei legislatori per creare un quadro normativo che garantisca uno sviluppo sicuro, protetto e trasparente dell’intelligenza artificiale. Tanti i punti di forza, ma anche le perplessità avanzate dagli addetti ai lavori. Facciamo chiarezza

Pubblicato il 01 Ago 2023

Luisa Franchina

Presidente Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche

Davide Agnello

Analyst, Hermes Bay

Nunzia Alfano

Analyst, Hermes Bay

Gaia D'Ariano

Osint Junior Analyst, Hermes Bay

Nuovi regolamenti intelligenza artificiale

Il 21 luglio 2023 l’amministrazione Biden ha annunciato di aver incontrato i dirigenti di sette aziende leader nel settore tecnologico, fra cui Amazon, Anthropic, Google, Inflection, Meta, Microsoft e OpenAI, per raggiungere un accordo su uno sviluppo sicuro, protetto e trasparente dell’intelligenza artificiale (IA).

Tale intesa si fonda su tre capisaldi: sicurezza, protezione e fiducia.

Dal punto di vista della sicurezza, le imprese hanno il dovere di garantire che i loro prodotti siano affidabili prima di essere introdotti nel mercato; per quanto riguarda la protezione, è stata manifestata la necessità di mettere a punto soluzioni che salvaguardino i sistemi da minacce informatiche interne ed esterne, condividendo le best practise e gli standard per proteggere la sicurezza nazionale.

Infine, le aziende hanno il compito di stabilire e mantenere un rapporto di fiducia e trasparenza con i propri utenti, tutelando i loro diritti alla privacy e informandoli nel caso in cui i contenuti audiovisivi a cui sono sottoposti siano originali o alterati dall’IA.

Ma l’intelligenza artificiale, così com’è, è insostenibile

Le misure da adottare per la sicurezza dei sistemi IA

Nello specifico, tra le misure proposte dalle sette multinazionali alla Casa Bianca si rilevano:

  1. la conduzione di test di sicurezza interna ed esterna, i cosiddetti red-teaming, sui sistemi IA prima del rilascio, affidando parzialmente le verifiche a esperti indipendenti relativamente ai rischi legati alla sicurezza nazionale, quali la capacità di progettare armi di distruzione di massa, le discriminazioni sociali o le minacce cyber;
  2. una maggiore condivisione delle informazioni sui progressi raggiunti in campo IA, sulle minacce emergenti e sulle rispettive misure di protezione, non solo all’interno del settore IT ma anche con i governi, la società civile e il mondo accademico;
  3. gli investimenti nella cyber sicurezza e nelle misure contro le minacce interne volte a tutelare la proprietà intellettuale al fine di ridurre il rischio di diffusione non autorizzata;
  4. l’agevolazione per le segnalazioni da parte di terzi delle vulnerabilità dei sistemi IA, alcuni dei quali continuerebbero a presentare delle inefficienze a seguito dell’esecuzione dei test di sicurezza. Tale misura incentiverebbe la notifica da parte degli utenti attraverso sistemi di bug bounty;
  5. lo sviluppo e l’implementazione di meccanismi tecnici in grado di avvertire gli utenti laddove i contenuti audiovisivi a cui sono sottoposti siano generati dall’IA. L’obiettivo potrebbe essere perseguito attraverso sistemi di provenienza e/o watermarking e sarebbe fondamentale per stabilire un rapporto di fiducia con il pubblico;
  6. la comunicazione delle capacità, dei limiti e degli ambiti di utilizzo appropriati e inappropriati per i sistemi IA, attraverso la pubblicazione di report sui nuovi modelli rilasciati, incluse le valutazioni di sicurezza condotte sui prodotti e i rispettivi limiti nelle prestazioni;
  7. la ricerca sui rischi sociali dei dispositivi IA, al fine di evitare discriminazioni e proteggere la privacy;
  8. lo sviluppo e la distribuzione dei “sistemi IA di frontiera” per contribuire ad affrontare le sfide moderne della società come l’avanzamento del cambiamento climatico, la lotta al cancro e le minacce in ambito informatico, investendo nella formazione del personale.

I punti critici ancora da risolvere

Tuttavia, come sottolinea Kevin Roose, autore del The New York Times ed esperto del settore tecnologico, le proposte avanzate presenterebbero delle criticità, poiché mancherebbero degli standard comuni sulla conduzione di test di sicurezza e garanzie di imparzialità, in quanto i controlli verrebbero condotti prevalentemente dalle stesse aziende.

Inoltre, riguardo la segnalazione di vulnerabilità da parte di terzi e lo sviluppo di meccanismi trasparenti, Roose afferma che tali procedure non sarebbero adeguatamente chiare e lascerebbero ampi margini di interpretazione.

Infine, conclude l’autore, non sarebbero presenti meccanismi di controllo che vigilino sull’adempimento degli impegni, molti dei quali sarebbero già stati adottati nel settore.

Biden sembra voler prendere le redini del controllo sul tema, anche rispetto all’Europa, attraverso meccanismi legislativi e non solo volontari. Questi ultimi sono privi di procedure di controllo e non potranno garantire in alcun modo il rispetto di una deontologia rispetto ai rischi prevedibili.

AI Act: gli impatti del nuovo regolamento europeo

Parallelamente, il 14 giugno 2023 il Parlamento Europeo ha approvato l’AI Act, il quale prevede nuove restrizioni su quelli che sono considerati gli usi più rischiosi di tale tecnologia.

Il documento limiterebbe l’uso di software per il riconoscimento facciale e richiederebbe ai produttori di sistemi IA di divulgare i dati utilizzati per creare le proprie applicazioni.

L’IA generativa dovrebbe soddisfare nuovi requisiti di trasparenza: tra questi, la pubblicazione di sommari sul materiale protetto da diritto d’autore utilizzato per l’implementazione dei sistemi, considerata necessaria dall’industria editoriale ma contestata dagli sviluppatori poiché ritenuta tecnicamente irrealizzabile.

Inoltre, i produttori dovrebbero adottare delle misure di salvaguardia per evitare che vengano generati dei contenuti illegali tramite le loro piattaforme.

Francine Bennett, Direttrice ad interim dell’Ada Lovelace Institute, un’organizzazione londinese che ha spinto per l’introduzione di nuove leggi sull’IA, ha dichiarato che la proposta dell’Unione Europea rappresenta un “importante punto di riferimento”, poiché è stato adottato un approccio basato sul rischio che si concentra sulle applicazioni con il maggior potenziale di danno umano.

Tale metodo includerebbe i casi in cui i sistemi di IA sono utilizzati per gestire infrastrutture critiche, negli apparati legali e nell’accesso ai servizi pubblici, conducendo una valutazione delle minacce prima di mettere in commercio la propria tecnologia.

Allo stesso tempo, la Computer & Communications Industry Association, ha affermato che l’Unione Europea dovrebbe evitare regolamenti che inibiscano l’innovazione. In base a quanto dichiarato da Boniface de Champris, responsabile delle politiche europee del gruppo, la nuova normativa europea dovrebbe affrontare i rischi chiaramente definiti, lasciando al contempo sufficiente flessibilità agli sviluppatori per realizzare applicazioni utili a beneficio di tutti i cittadini.

AI Act, l’intelligenza artificiale rispetti l’umano: i punti salienti del regolamento UE

Nuovi regolamenti sull’intelligenza artificiale: le perplessità

Allo stesso tempo, i rappresentanti del settore tecnologico hanno manifestato le loro perplessità sulle misure legislative comunitarie. Samuel Altman, Amministratore Delegato di OpenAI, negli ultimi mesi ha incontrato almeno 100 legislatori americani e altri responsabili politici in Sud America, Europa, Africa e Asia, tra cui la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, chiedendo una regolamentazione equilibrata e bilanciata dell’IA.

Già nel 2022, OpenAI aveva sostenuto che la legge non avrebbe dovuto considerare i suoi sistemi per scopi generali, tra cui GPT-3 (il precursore di ChatGPT) e il generatore di immagini Dall-E 2, come modelli ad “alto rischio”, poiché li sottoporrebbe a requisiti legali inerenti la trasparenza, la tracciabilità e la supervisione.

Questa posizione è stata condivisa anche da Google e Microsoft, le quali hanno sostenuto che l’onere di rispettare obblighi più stringenti dovrebbe ricadere sulle società che hanno esplicitamente deciso di applicare l’IA a un caso d’uso ad alto rischio, ma non su quelle che costruiscono sistemi per scopi generici.

OpenAI ha avanzato la necessità di prevedere delle eccezioni che permettano alcuni usi dell’IA generativa nei settori dell’istruzione e dell’occupazione, i quali in accordo con l’AI Act dovrebbero essere considerati casi d’uso ad “alto rischio”.

Oltre alle imprese tecnologiche, altre aziende hanno manifestato i propri dubbi sulle possibili limitazioni sull’IA generativa.

In una lettera firmata da più di 150 esponenti di grandi compagnie, come l’Airbus e la Renault, è stato ribadito ai legislatori europei che, con l’attuale versione dell’AI Act, le imprese si troverebbero ad affrontare costi di conformità e rischi di responsabilità sproporzionati.

Tale regolamentazione potrebbe portare realtà altamente innovative a trasferire le loro attività all’estero e gli investitori a ritirare i loro capitali, comportando un divario di produttività con gli Stati Uniti.

Sebbene sia necessaria una normativa in materia, prosegue la lettera, la volontà di procedere con una rigida logica di conformità sarebbe un approccio inefficace.

Intelligenza artificiale: serve collaborazione transatlantica

In un contesto in cui non sarebbero chiare le minacce dell’IA generativa, la legislazione europea dovrebbe limitarsi a enunciare i principi generali in un approccio basato sul rischio e a creare una collaborazione transatlantica, al fine di stabilire un quadro omogeneo e giuridicamente vincolante.

Nonostante i pareri negativi espressi da alcune aziende, Melinda Rankin, ricercatrice dell’Università del Queensland e Direttore Associato di KPMG Australia, ha messo in evidenza come l’AI Act rappresenti il provvedimento più completo al mondo in materia di regolamentazione dell’IA. Tra le altre misure, il progetto di legge mira a introdurre tre categorie di rischio: rischio inaccettabile, alto rischio e minimo. Per quanto riguarda i primi, essi sono vietati come quei sistemi impiegati per calcolare un punteggio sociale.

I sistemi cd. ad alto rischio devono attenersi a particolari obblighi legali e a un modello che sia trasparente, equo e imparziale, soddisfacendo standard di responsabilità in termini di formazione e operatività.

Infine, i modelli considerati non rischiosi o a rischio minimo, come quelli utilizzati nei videogiochi, non prevedono restrizioni.

Piuttosto che limitare l’innovazione, conclude la Rankin, tale processo di categorizzazione del rischio fornirebbe alle aziende e ai consumatori delle regole chiare su ciò che è considerato attendibile, responsabile e affidabile dell’IA, in particolare in un mondo che sta diventando meno fiducioso nei confronti della tecnologia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 5