
L’obiettivo della manipolazione, infatti, non sono i dati memorizzati sulla chiavetta, bensì il controller USB e il relativo firmware. I comuni programmi di protezione antivirus non sono efficaci. Non appena una chiavetta “BadUSB” viene collegata a un PC è già troppo tardi: è come se un hacker si fosse seduto alla tastiera del computer e avesse subito preso il totale controllo.
In questo documento, a cura degli specialisti di G Data, le spiegazioni utili a capire il fenomeno e tutti i consigli per fronteggiare il problema delle chiavette. In dettaglio viene raccontato:
- come funziona un attacco tramite chiavetta BadUsb
- in che modo il malware può arrivare a bloccare la continuità operativa aziendale
- come instaurare una sicurezza efficace che tuteli gli utenti nelle loro interazioni con i dispositivi
- quali strumenti di supporto sono più efficaci per garantire all’azienda e i sistemi dalle minacce associate a una chiavetta USB
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