SOLUZIONI DI SICUREZZA

Microsoft Exchange: il 92% dei server colpiti dalle vulnerabilità ProxyLogon è stato patchato

Microsoft ha comunicato che il 92% dei server Exchange on-premise affetti dalle vulnerabilità ProxyLogon (già sfruttate attivamente da un gruppo di cyber criminali cinesi per accedere alle mailbox di migliaia di aziende, anche italiane) è stato patchato. Ecco i dettagli e i consigli per mitigare il rischio di un attacco

Pubblicato il 24 Mar 2021

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor

Vulnerabilità in Microsoft Exchange Server

Continuano senza sosta le procedurre di aggiornamento dei server Microsoft Exchange per correggere le quattro vulnerabilità 0-day identificate collettivamente come ProxyLogon e ora risolte: secondo quanto rilevato dalla stessa Microsoft, il 92% dei server a livello mondiale sarebbe stato già patchato.

Un dato significativo in quanto, finora, le vulnerabilità ProxyLogon sono state già sfruttate attivamente da almeno cinque gruppi di cyber criminali: tra questi, il più attivo e anche il primo ad aver sfruttato le falle di sicurezza è Hafnium, un nuovo gruppo di attacco sponsorizzato dallo stato cinese il cui obiettivo era quello di esfiltrare dati in modo persistente all’interno delle infrastrutture colpite.

Gli attacchi, di tipo targettizzato, hanno consentito di accedere ai server Exchange locali delle vittime e quindi agli account di posta elettronica, aprendo la strada all’installazione di malware aggiuntivo per facilitare accesso a lungo termine agli ambienti compromessi.

Dalle analisi delle TTPs (tattiche, tecniche e procedure) del gruppo Hafnium si deducono capacità di attacco sofisticate e altamente qualificate.

Anche TIM Business colpita nell’attacco a Microsoft Exchange

Si stima che, al momento del rilascio delle patch, erano circa 400.000 i server potenzialmente compromessi dalle vulnerabilità ProxyLogon: tra questi, anche quelli dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) che, come misura precauzionale, ha deciso di mettere offline i suoi sistemi di posta elettronica.

Ad essere state colpite dall’attacco ai server Exchange anche migliaia di aziende italiane tra cui TIM Business che, con una nota ufficiale, ha informato i suoi clienti che i server di posta sono stati probabilmente compromessi.

La stessa nota informa anche che l’azienda ha prontamente avviato l’installazione della patch rilasciata da Microsoft, ma l’analisi di sicurezza avviata subito dopo la divulgazione delle vulnerabilità ha riscontrato tracce di accessi non autorizzati ad alcuni domini di posta elettronica.

Inoltre, poiché sono in corso ulteriori verifiche per confermare o meno l’effettiva compromissione del sistema, l’azienda consiglia in via precauzionale di effettuare il cambio della password dell’account e-mail.

Numerosi i server Exchange ancora a rischio

Ad aggravare la faccenda, il fatto che le vulnerabilità in Microsoft Exchange sono state attivamente sfruttate per almeno due mesi prima che le patch di sicurezza fossero disponibili. Di conseguenza, anche se la patch è stata applicata immediatamente, i server Exchange potrebbero ancora essere compromessi.

La buona notizia, sulla base dei dati di telemetria raccolti dai ricercatori di Palo Alto Networks, è che il numero di server Exchange in tutto il mondo a non aver ricevuto alcuna patch e quindi ancora vulnerabili è sceso dagli oltre 125.000 a pochi giorni dopo il rilascio delle patch a circa 80.000 lo scoro 14 marzo.

Nella classifica dei paesi con il maggior numero di server Exchange vulnerabili confermati, l’Italia si conferma al quinto posto:

  • USA: 20.000
  • Germania: 11.000
  • Regno Unito: 4.900
  • Francia: 4.000
  • Italia: 3.700

Microsoft rilascia i mitigation tool

Nel frattempo, in attesa che venga rilasciato un aggiornamento risolutivo delle vulnerabilità nei server Exchange, probabilmente nel Patch Tuesday di aprile, Microsoft ha rilasciato delle utili linee guida per la risoluzione delle vulnerabilità di Exchange Server.

Microsoft ha reso disponibili anche due mitigation tool per verificare la presenza delle vulnerabilità CVE-2021-26855, CVE-2021-26857, CVE-2021-26858, CVE-2021-27065:

  • una versione aggiornata del Microsoft Defender per Endpoint;
  • l’Exchange On-premise Mitigation Tool che consente di arginare facilmente il problema e ridurre il potenziale impatto di un attacco, condotto ad esempio attraverso il nuovo ransomware DearCry. Il tool è, in realtà, uno script “one-clic” che può essere scaricato da GitHub e per il quale la stessa Microsoft ha rilasciato anche una semplice guida all’uso.

Sono stati inoltre rilasciati altri due script:

  • EOMT.ps1, che consente di applicare le mitigazioni nel caso di esposizione alla vulnerabilità CVE-2021-26855 e di eseguire il tool Microsoft Safety Scanner (MSERT) per le attività di verifica e rimozione di eventuali web shell o backdoor, da applicare a server con connettività Internet;
  • ExchangeMitigations.ps1, che consente esclusivamente l’applicazione delle mitigazioni, da utilizzare nel caso di server offline.

È infine possibile monitorare l’evoluzione dell’evento e la presenza di nuove patch e IoC collegandosi alla pagina dedicata sul sito Microsoft.

Le vulnerabilità in Microsoft Exchange Server

È importante sottolineare che, affinché l’attacco funzioni, i criminali hanno bisogno di accedere ad una istanza locale di un server Microsoft Exchange sulla porta 443.

Se l’accesso è disponibile, allora le vulnerabilità CVE-2021-26855, CVE-2021-26857, CVE-2021-26858 e CVE-2021-27065 vengono utilizzate per ottenere l’accesso remoto.

Dalle analisi condotte dagli specialisti Microsoft, risultano essere esposte ad attacco le seguenti versioni installate on-premises di Exchange:

  • Microsoft Exchange Server 2013
  • Microsoft Exchange Server 2016
  • Microsoft Exchange Server 2019

Microsoft specifica come tutte le vulnerabilità siano state risolte nel blocco di aggiornamenti rilasciato il 2 Marzo per la versione on-premise. In effetti, la versione di Exchange Online non è interessata dalle criticità e non risulta vulnerabile.

Vulnerabilità in Microsoft Exchange Server: aspetti critici

Per chiarire alcuni degli aspetti critici che le quattro vulnerabilità comportano abbiamo interpellato Antonio Blescia, IT Security Consultat di CYS4. Una prima osservazione dell’esperto riguarda l’estensione della potenziale superficie di attacco: “Sebbene il passaggio alla soluzione cloud di Office365 stia avvenendo in maniera graduale, molte realtà continuano ad utilizzare Exchange on-premise senza che sia adeguatamente “perimetrato” (cioè messo in sicurezza all’interno del perimetro di sicurezza aziendale), ad esempio senza un vincolo VPN. A dimostrazione di questa “mancanza”, si può verificare l’esistenza di circa 280.000 server Exchange esposti su internet. In questo caso e come avvenuto in passato, le potenziali criticità possono compromettere l’integrità, la disponibilità e le informazioni presenti in un servizio esposto pubblicamente su Internet”.

I dettagli tecnici delle vulnerabilità

L’avviso di sicurezza di Microsoft segnala le seguenti vulnerabilità (fonte: CSIRT nazionale):

  • CVE-2021-26855: vulnerabilità di tipo Server-Side Request Forgery (SSRF) che permetterebbe a un attaccante di mandare, richieste HTTP e autenticarsi sul server Exchange;
  • CVE-2021-26857: vulnerabilità del sottosistema di de-serializzazione nel Unified Messaging service, che potrebbe permettere, sotto talune condizioni, agli attaccanti di eseguire codice arbitrario con diritti dell’utente SYSTEM sul server Exchange. Lo sfruttamento prescinde dall’esposizione su internet, del servizio Web di Exchange, quindi sembrerebbero essere vulnerabili tutte le istanze on-premises abilitate alla ricezione di messaggi dall’esterno;
  • CVE-2021-26858 e CVE-2021-27065: dopo l’autenticazione, queste due vulnerabilità permetterebbero la scrittura arbitraria di file su un server Exchange il cui servizio Web sia esposto online. Un attaccante che si sia autenticato sul server (ad esempio sfruttando la CVE-2021-26855 o compromettendo legittime credenziali di amministratore) potrebbe utilizzare queste falle per scrivere un file in qualunque percorso del sistema.

Cosa sappiamo del gruppo Hafnium

Secondo il Microsoft Threat Intelligence Center (MTIC), il gruppo HAFNIUM è formato da attaccanti cinesi sponsorizzati dallo Stato ed esegue le sue operazioni fuori dal suolo cinese principalmente utilizzando Server Privati Virtuali (VPS) in affitto negli Stati Uniti e sempre sul suolo americano risiedono la maggioranza delle vittime da cui tenta di esfiltrare informazioni.

I suoi target spaziano da specifici settori industriali a ricercatori di malattie infettive con sede negli Stati Uniti, gruppi di riflessione sulle politiche, istituti di istruzione superiore, studi legali, appaltatori della difesa e ONG.

Nelle campagne precedenti non correlate a queste vulnerabilità, Microsoft ha osservato Hafnium interagire con i tenant di Office 365 delle vittime. Questa attività di ricognizione aiuta gli attaccanti a identificare maggiori dettagli sugli ambienti dei loro obiettivi, anche se spesso non riescono a compromettere gli account dei clienti. Un profiling dettagliato del gruppo Hafnium è stato reso disponibile da Microsoft nella pagina dedicata.

Impatti possibili e rischi dei server non aggiornati

Antonio Blescia sottolinea come queste vulnerabilità, catalogate con gli identificativi siano state eseguite “in catena” permettendo agli attaccanti di ottenere accessi illegittimi a diversi server Exchange on-premise esposti su Internet.

A fronte della patch rilasciata da Microsoft, altri gruppi criminali hanno iniziato ad effettuare attività di ricognizione ed exploiting. Nel dettaglio, la prima vulnerabilità, catalogata come CVE-2021-26855, sfrutta una tipologia di criticità SSRF (Server Side Request Forgery) che permette agli attaccanti di leggere e rubare il contenuto delle e-mail delle caselle postali senza autenticazione ed è inoltre sfruttata per ottenere una esecuzione remota di codice sul server in catena con le vulnerabilità sotto riportate.

La seconda vulnerabilità, CVE-2021-26857, mediante una problematica nota come Insecure Deserialization Vulnerability contenuta all’interno del servizio Exchange di Unified Messaging, ha permesso agli attaccanti di eseguire codice malevolo sul server Exchange con privilegi SYSTEM.

La terza e la quarta vulnerabilità, identificate rispettivamente come CVE-2021-26858e CVE-2021-27065, hanno permesso agli attaccanti di effettuare la scrittura di file in qualsiasi locazione del file system sul server Exchange.

Secondo Mat Gangwer, senior director, Sophos Managed Threat Response, “attacchi come quello sferrato da Hafnium devono essere gestiti con estrema attenzione: permettono infatti agli aggressori di eseguire da remoto i comandi sui server senza bisogno di credenziali, consentendo a qualsiasi malintenzionato di sfruttarli a proprio piacimento. L’elevata diffusione di Exchange e la sua esposizione alla rete Internet significano che molte organizzazioni che utilizzano un server Exchange on-premises sono potenzialmente a rischio”.

“Gli aggressori”, secondo l’analista Sophos, “stanno attivamente sfruttando queste vulnerabilità con la tecnica del web shell che, se non rilevata e bloccata tempestivamente, consente ai cyber criminali di eseguire comandi da remoto per tutto il tempo in cui la shell web resta attiva. Le aziende che utilizzano un server Exchange on-premises dovrebbero verificare la corretta applicazione delle patch ai device Exchange e assicurarsi che gli aggiornamenti siano andati a buon fine. Tuttavia, la semplice applicazione delle patch non rimuove dalla rete gli attacchi precedenti alla patch. Le aziende hanno dunque bisogno di supporto di tecnici e di intelligence in grado di determinare se sono state colpite e in che misura, e, soprattutto, neutralizzare l’attacco e chiudere gli aggressori fuori dalle proprie reti”.

Come avviene lo sfruttamento delle vulnerabilità in Microsoft Exchange

La catena di accatto utilizzata dal gruppo Hafnium, una volta ottenuta l’esecuzione di codice sul server Exchange, si basa principalmente su queste macro-fasi:

  • dump del processo LASS per la ricerca di possibili credenziali attraverso l’utility Procdump;
  • utilizzo del gestore di archivi compressi 7-zip per esfiltrare informazioni sensibili;
  • utilizzo di framework come Nishang e Powercat per creare un canale di comunicazione più stabile con il server compromesso.

Con lo scopo di eludere gli attuali indicatori di compromissione, altri gruppi criminali stanno cambiando la catena di attacco, ove possibile, continuando il lavoro di compromissione e backdooring di server.

Una possibile strada per l’identificazione di eventuali indicatori è attraverso lo script Microsoft rilasciato nel repository GitHub.

Nel caso venga utilizzato Microsoft Defender ATP, si consiglia di eseguire le seguenti query kusto sul proprio portale Microsoft Defender ATP for Endpoint:

  • KUSTO_UMWorkerProcess|AbnormalFileCreation

DeviceFileEvents| where InitiatingProcessFileName == “UMWorkerProcess.exe” and FileName != “CacheCleanup.bin” and FileName !endswith “.txt” and FileName !endswith “.LOG” and FileName !endswith “.cfg” and FileName !=”cleanup.bin”

  • KUSTO_UMWorkerProcess|SpawnUnknowProcessDevice

ProcessEvents| where InitiatingProcessFileName == “UMWorkerProcess.exe” and FileName !in(“wermgr.exe”, “WerFault.exe”)

  • KUSTO_UMWorkerProcess|ExecessiveErrorReporting

DeviceProcessEvents| where InitiatingProcessFileName == “UMWorkerProcess.exe” and FileName !in(“wermgr.exe”, “WerFault.exe”)| summarize count() by FileName

Si consiglia di verificare gli indicatori sopra citati e di richiedere un controllo approfondito, da parte di società specializzate, nel caso in cui il proprio server Exchange dovesse essere utilizzato on-premise.

Kevin Beaumont, analista Microsoft Senior Threat Intelligence, ha creato uno script Nmap che può essere utilizzato per eseguire la scansione di una rete alla ricerca di server Microsoft Exchange potenzialmente vulnerabili. Per utilizzare lo script, è necessario scaricarlo dalla pagina GitHub dell’analista e memorizzarlo in “/usr/share/nmap/scripts”, e poi lanciare il comando “nmap –script http-vuln-exchange” come spiegato nei suoi tweet in proposito.

Correre ai ripari: aggiornamenti di release e patching

Il CSIRT italiano informa sulle modalità di mitigazione che passano per l’installazione delle patch rilasciate dal Vendor e il monitoraggio degli IoC condivisi suggerendo anche di verificare accuratamente i bollettini di sicurezza rilasciati dal vendor e di monitorare se il livello di patching sia applicabile alla versione di prodotto attualmente installata.

Alternativamente, è necessario prima intervenire con gli aggiornamenti e solo dopo con le patch. Solo dopo si potranno installare i Security Update relativi alle quattro vulnerabilità.

Antonio Blescia, a proposito delle remediation, oltre all’importanza di agire in modo tempestivo per applicare tutte le patch di sicurezza relative a Microsoft Exchange, suggerisce di perimetrare le connessioni verso le porte 80 e 443 utilizzate da Microsoft Exchange, abilitare Credential Guard(ove possibile) sul server su cui viene offerto il servizio di Exchange e dotarsi di una tecnologia comportamentale in grado di riconoscere potenziale creazione di file sospetti su server, come webshell e lo spwan di processi child da processi anomali.

Infine, il CSIRT a livello preventivo, tenendo conto operativamente dei tempi tecnici di aggiornamento e dell’inevitabile tempo di disservizio che ne consegue, consiglia di innalzare il livello di monitoraggio delle infrastrutture Exchange attuando le attività di detection consigliate dal vendor e di valutare l’implementazione degli Indicatori di Compromissione forniti dal vendor sui propri apparati di sicurezza.

Articolo pubblicato il 5 marzo e aggiornato con i nuovi dettagli sulle vulnerabilità in Microsoft Exchange.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati